Il manto di una falsa democrazia.
Nell'anniversario della Liberazione rivive un passato glorioso, quello della Resistenza di migliaia di giovani, che hanno sacrificato la loro vita contro il nazifascismo, creando le basi della Repubblica e della Costituzione democratica, scrivendo pagine di eroismo e di amore per la Patria per il riscatto del popolo italiano. Ma i valori di libertà e giustizia sociale sono stati traditi. La reazione, che qualcuno illudendosi credeva stroncata il 25 aprile 1945, ha rialzato la testa, e guida il Paese sotto il manto di una falsa democrazia. Gravi problemi urgono e si aggravano : riguardano la dignità del lavoro vilipesa, la scuola pubblica umiliata, le diseguaglianze tra un piccolo ceto di privilegiati e una grande massa di cittadini in stato di bisogno . Ciò che delude più di tutto è l'assenza dei giovani dalla vita sociale e politica, la loro indifferenza, la mancanza di ideali, il precoce scetticismo. Un'impressionante moltitudine lontana da ogni umana passione, da ogni ideale , da ogni speranza. Ed è responsabilità del potere e della opposizione non avere saputo creare un ambiente ove la speranza fosse possibile. I Governi che si sono succeduti sono stati indifferenti ai diritti materiali e morali di milioni di lavoratori e giovani. La libertà è in pericolo per leggi che stravolgono l'equilibrio dei poteri . La legge elettorale esclude libertà di scelta dei candidati , la concentrazione del potere nelle mani di un uomo solo, la distruzione della scuola pubblica, la corruzione dilagante, media asserviti a oligarchie dominanti sono segnali gravi del declino della democrazia.
C'è un solo modo per onorare la Liberazione. Pensiamo al presente e al domani che ci sta di fronte con le sue preoccupanti incognite. E rilanciamo insieme una nuova Resistenza per attuare l'eguaglianza dei diritti sociali a favore del popolo. Lavoratori, insegnanti , studenti, donne e disoccupati devono unirsi per contrastare le forze della conservazione e del privilegio e creare, con la lotta democratica, una nuova classe dirigente perché la Repubblica , lungi dall'essere vuoto simulacro a tutela di potenti gruppi di potere, diventi strumento di libertà eguaglianza e giustizia sociale. Noi crediamo sia possibile e ci batteremo perché questo avvenga.
Nell'anniversario della Liberazione rivive un passato glorioso, quello della Resistenza di migliaia di giovani, che hanno sacrificato la loro vita contro il nazifascismo, creando le basi della Repubblica e della Costituzione democratica, scrivendo pagine di eroismo e di amore per la Patria per il riscatto del popolo italiano. Ma i valori di libertà e giustizia sociale sono stati traditi. La reazione, che qualcuno illudendosi credeva stroncata il 25 aprile 1945, ha rialzato la testa, e guida il Paese sotto il manto di una falsa democrazia. Gravi problemi urgono e si aggravano : riguardano la dignità del lavoro vilipesa, la scuola pubblica umiliata, le diseguaglianze tra un piccolo ceto di privilegiati e una grande massa di cittadini in stato di bisogno . Ciò che delude più di tutto è l'assenza dei giovani dalla vita sociale e politica, la loro indifferenza, la mancanza di ideali, il precoce scetticismo. Un'impressionante moltitudine lontana da ogni umana passione, da ogni ideale , da ogni speranza. Ed è responsabilità del potere e della opposizione non avere saputo creare un ambiente ove la speranza fosse possibile. I Governi che si sono succeduti sono stati indifferenti ai diritti materiali e morali di milioni di lavoratori e giovani. La libertà è in pericolo per leggi che stravolgono l'equilibrio dei poteri . La legge elettorale esclude libertà di scelta dei candidati , la concentrazione del potere nelle mani di un uomo solo, la distruzione della scuola pubblica, la corruzione dilagante, media asserviti a oligarchie dominanti sono segnali gravi del declino della democrazia.
C'è un solo modo per onorare la Liberazione. Pensiamo al presente e al domani che ci sta di fronte con le sue preoccupanti incognite. E rilanciamo insieme una nuova Resistenza per attuare l'eguaglianza dei diritti sociali a favore del popolo. Lavoratori, insegnanti , studenti, donne e disoccupati devono unirsi per contrastare le forze della conservazione e del privilegio e creare, con la lotta democratica, una nuova classe dirigente perché la Repubblica , lungi dall'essere vuoto simulacro a tutela di potenti gruppi di potere, diventi strumento di libertà eguaglianza e giustizia sociale. Noi crediamo sia possibile e ci batteremo perché questo avvenga.
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