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galero
"Sgargiante cappello rosso per Papa Benedeto XVI. Il pontefice ha sfoggiato il nuovo copricapo arrivando a piazza S. Pietro per l'udienza generale settimanale."qui
''Finalmente''. Marco Pannella e' soddisfatto che torni il confronto sui ''privilegi fiscali'' della Chiesa cattolica in Italia. Ma sottolinea che non si tratta di qualche ''agguato orchestrato da Emma Bonino'', piuttosto del risultato del ''lavoro ultradecennale, politico e parlamentare, europeo e italiano, condotto dal Partito radicale e dal suo movimento''. L'obiettivo polemico, sottolinea, non e' ''solo il Concordato ma piuttosto il Trattato'' che regola i rapporti tra Stato italiano e Chiesa, che non e' stato modificato nell'84, ma e' rimasto quello del 1929. E' grazie al Trattato, attacca Pannella - citando i numeri forniti dalla banca dati dell'Ue sulle esportazioni (Cats) - che ''lo Stato Citta' del Vaticano diventa una sorta di stazione di smistamento di quantita' inverosimili di merci, proteggendone un uso tecnicamente criminale''. E che ''lo Stato italiano si trasforma in braccio mondano per truffe costosissime contro la legalita' europea e la correttezza dei mercati internazionali'. I radicali - insieme a Pannella, l'eurodeputato Maurizio Turco - citano i numeri indicati nelle prime interrogazioni al Parlamento europeo, della primavera del 2003. ''Dai dati ufficiali in possesso dell'Unione - dice Turco - risulta ad esempio che dal 1998 e il 2001, con l'aiuto finanziario dell'Ue pari a 4 milioni di euro, sono state esportate verso il Vaticano dai paesi membri dell'Unione, ma in larga parte dall'Italia: 2.560 tonnellate di zucchero; 622 tonnellate di burro; 2.252 tonnellate di carne bovina. Quantita' ingentissime, soprattutto se rapportate alla popolazione dello Stato vaticano''. Non solo. Dai numeri emergono anche ''incongruenze'' che l'Unione non e' in grado di spiegare e che attribuisce alla responsabilita' dell'Italia che ha fornito i dati. ''Ad esempio - prosegue Turco - nel 2000 sono stati esportati, tra l'altro, dall'Italia 38,985 chili di carne bovina per una restituzione di 305.341,16 euro pari a un aiuto di 7.832,27 euro per chilo...''. Fatti che, dice Pannella, devono diventare ''consapevole scandalo'', grazie al riesplodere di un dibattito ''che fu centrale anche nel Concilio Vaticano II, oltre che nelle iniziative laiche che hanno mutato la societa' italiana negli anni '70 e '80, e che connota l'equivoco presente italiano in Europa''. Ma non bisogna discutere solo di Concordato. ''Altrimenti si continua a rimuovere il fatto (o meglio misfatto) che nei Patti Lateranensi Bettino Craxi modifico' male e peggiorandolo il Concordato, ma non tocco' la parte peggiore di quegli accordi: il Trattato. E' in base al Trattato, per limitarci al costume italiano, che per decenni ceto medio e borghesia romana si sono riforniti di alcol, tabacco, indumenti, farmaci, spesso non ancora a disposizione sul mercato italiano, nella Citta' del Vaticano. Dietro questo fatto di costume ci limitiamo oggi a fornire un esempio, un ulteriore campione, della realta' che, a partire dal Parlamento europeo, sin dal 1999 abbiamo fatto emergere anche a livello istituzionale dell'Ue''. Si tratta, aggiunge, di ''un altro aspetto eloquente'' dei rapporti tra Stato italiano e Vaticano, oltre a quello del trattamento fiscale degli immobili sul quale i radicali si augurano ''decisioni'' da Bruxelles entro dicembre. Pannella va giu' durissimo. ''Vicende come quelle dello Ior, di Marcinkus, di impegni in settori di produzione e traffico di armi - attacca - vanno probabilmente e d'urgenza riesplorati e portati alla luce della conoscenza e della condanna, quanto meno 'etica' che sta nominalmente cosi' a cuore al Vaticano o alla Chiesa che dir si voglia''. [ qui ]
camauro
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Sostiene Bonino: “quando si indica la luna lo stolto guarda il dito”
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“Trovo ridicolo che nella polemica sulla richiesta di informazioni da parte della Commissione europea sulle agevolazioni fiscali alla Chiesa vi sia chi se la prenda col dito, e cioè con noi radicali, perdendo di vista la luna. Così come è grottesco pensare che, da Ministro per le Politiche Europee, io stia aiutando la Commissione a vigilare sul rispetto della normativa comunitaria, ruolo che come tutti sanno la Commissione sa svolgere benissimo da sola e lo dimostra, ahimé, l’alto numero di procedure di infrazione aperte contro l’Italia”. Così il Ministro per le Politiche Europee, Emma Bonino risponde alle accuse di diversi esponenti politici riportate oggi dai giornali. [...]
“Come Governo aspetteremo la nuova richiesta della Commissione. Come Ministro radicale e della Rosa nel Pugno ribadisco il mio convincimento personale: la richiesta di maggiori informazioni della Commissione trova fondamento laddove, lungi dall’applicarsi solo a quei beni che abbiano un nesso immediato e diretto con i fini di religione e di culto, le esenzioni fiscali e le altre agevolazioni riguardino attività prettamente commerciali. Ricordo che la Commissione sta indagando su analoghe esenzioni fiscali in Spagna. Credo che non dovremmo aspettare, come al solito, l’imbeccata di Bruxelles”. Roma, 29 agosto 2007 [ qui ]
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panama
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Sostiene Monsignor Kasteel Ministro vaticano della solidarietà e le dichiarazioni politiche
“La Chiesa pronta a riscrivere Concordato e regime fiscale”
Giacomo Galeazzi - 27 agosto, la Stampa
Nessuna chiusura da parte nostra. La Santa Sede è pronta a sedersi al tavolo con il governo per aggiornare il Concordato e per ritoccare la questione del fisco». Soppesa le parole monsignor Karel Kasteel, influente uomo di Curia olandese, segretario del Pontificio Consiglio «Cor Unum» (il ministero vaticano della solidarietà) e Osservatore della Santa Sede.[ ...] «E’ passata una generazione da quando fu sottoscritto il Concordato - apre -. Il testo del 1984 risente del tempo trascorso e quindi sono possibili ritocchi alle questioni del fisco come in quelle dell’educazione cattolica e dello status giuridico delle istituzioni ecclesiali.
Monsignor Kasteel, al sottosegretario all’Economia, Paolo Cento, che protestava per le agevolazioni ecclesiali nella tassazione, Andreotti ha replicato: «Il fisco non è un dogma e la Chiesa non fa barricate a difesa dei privilegi fiscali». Condivide l’impostazione di Andreotti?
«Sì. La Chiesa è il principale ente di aiuto umanitario: “produce” solidarietà ed apostolato, nessuno fa altrettanto da venti secoli. Gli Atti degli Apostoli lo testimoniano e già Sant’Ignazio d’Antiochia descrive il Papa “presiedere l’assemblea della carità”. In Italia non è come in Germania, qui si è liberi di dare il proprio contributo a chi si vuole eppure il 96% dei contribuenti sceglie la Chiesa. Dove c’è un’emergenza, la Caritas corre ai ripari e ogni euro dato alla Chiesa arriva a destinazione. Nel governo qualcuno sembra dimenticarlo».
Ma l’Unione Europea contesta all’Italia le esenzioni fiscali alla Chiesa….
«Non ci sono preclusioni da parte nostra nel distinguere meglio le realtà ecclesiali fra compiti pastorali e attività commerciali. E’ materia da regolare bilateralmente. Però, in nessun paese la Chiesa, cioè un ente d’utilità pubblica, paga tasse come le aziende che fanno profitti. In Italia erano tutte di utilità pubbliche le strutture sottratte alla Chiesa in passato: scuole, confraternite, ospedali. In Francia c’è assoluta separazione tra Chiesa e Stato, ma la Chiesa non ha gli oneri fiscali che ha in Italia e tutte le chiese vengono mantenute dallo Stato. Quindi, va bene adeguare il Concordato, ma in qualche modo va mantenuta l’ “aequa distributio” raccomandata da San Tommaso d’Aquino». ... continua qui .
galero
Non sono in grado di controllare queste notizie che per me hanno dell'inverosimile tanto mi sembrano enormi. L'intervista fa trapelare delle possibilità di cambiamento, ma non sono queste le dichiarazioni che vengono diffuse, in genere sono preferiti Bagnasco e Betori. Le tasse mi sembrano diventate un'ossessione che rimuove l'attenzione dai problemi più urgenti. Per esempio, come far funzionare meglio i "servizi" che con le tasse vengono pagati.
scarpe Prada ( ma come si fa a capire la marca? )
PS. Immagini dal web: Omnia munda mundis ( con rispetto solo un po' birichino, chiedendo venia e attenuanti specifiche )
Letters of support of for Pegah Emambakhsh should be sent to: Rt. Hon. Jacqui Smith MP, Home Secretary, 2, Marsham St, London, SW1P 4DF. Because of the urgency and the holiday weekend, faxing the letter is suggested. The fax numbers are: + 44 (0) 207 035 3262 or +44 (0) 207 035 2362.
In either case the letter (envelope or fax) should be clearly marked for ‘The personal attention of The Home Secretary’. The Home Secretary’s email address is homesecretary.submissions(at)homeoffice.gsi.gov.uk – replace “(at)” with “@”.
“So we can keep a record of what has been written please send a brief email to: pegahletters(at)mac.com to let the campaign group know who you have written to and by what form (letters, fax, email),” the Assist spokesperson requested.