mercoledì 31 agosto 2005

Verità e Giustizia per Nicola Calipari


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"Non c’è Pace senza Giustizia "



di Rosa Calipari
3 marzo 1983 - 4 marzo 2005 due date che segnano l’inizio e la fine di un progetto di vita condiviso. Ventidue anni sono pochi per chi ha programmi, ideali e valori comuni; sono pochi per chi rimane ed è travolto in poche decine di secondi da un incubo senza fine. Non è possibile dimenticare la sera del 4 marzo quando al rientro a casa ho trovato ad attendermi alcuni colleghi ed amici di Nicola. Una scena che si affaccia spesso alla mente di chi ha vissuto con un funzionario di polizia «operativo» ma che si tende a rimuovere per difesa e per non farsi sopraffare da un’angoscia paralizzante.


CON ORRORE HO URLATO il mio «No!» di fronte a ciò che intuivo essere la verità ma che nessuno dei presenti era in grado di confermarmi. E poi: «Ucciso dagli americani, un incidente…. Non si sa cosa è successo». Attonita da quella sera continuo a pormi
sempre la stessa domanda «Perché?» ancor più dopo gli esiti contrastanti raggiunti dal Gruppo investigativo congiunto italo-statunitense, incaricato di esaminare la dinamica dei fatti accaduti il 4 marzo. Un’indagine che se negli intenti doveva svolgersi congiuntamente di fatto ha portato alla pubblicazione di due relazioni. Molti i limiti e le restrizioni incontrati dai rappresentanti italiani. Vincoli allo svolgimento delle indagini sono, innanzitutto, derivati dall’esclusiva applicazione della normativa statunitense, Army Regulation 15-6, che disciplina le procedure e le modalità per le inchieste nell’ambito dell’esercito Usa, e che, come risulta dal rapporto italiano, ha posto 14 dei limiti non trascurabili rispetto a quanto previsto dall’ordinamento italiano per analoghe attività. ...


Era certamente nota agli americani la sua partecipazione e collaborazione anche ad altre vicende di sequestri avvenute sul territorio iracheno ed anche in questo caso della giornalista italiana rapita, pur in assenza di una espressa comunicazione formale ai Comandi militari Usa del motivo della missione, Nicola e la sua squadra, come molte altre volte, hanno richiesto l’autorizzazione per atterrare all’aeroporto di Baghdad, per poter alloggiare a Camp Victory e, muniti di tesserini identificativi e di armi, per i loro successivi spostamenti nella capitale irachena. Nicola ha non solo condotto a termine la sua missione, la liberazione di Giuliana Sgrena, ma ha anche sacrificato la sua vita per proteggerla dal «fuoco amico» e, proprio per rispettare quella bandiera nella quale è tornato avvolto da Baghdad, continuo a chiedere con forza e determinazione la verità su quanto è realmente successo e di far luce sulle responsabilità di coloro che direttamente o indirettamente ne hanno causato la morte.
Non è possibile avere pace se non c’è giustizia.


Chiede giustizia la moglie di Nicola Calipari, caro diario. Siamo in molti a chiedere giustizia, e non solo per lui. Oggi ho firmato l'ennesimo appello, che estendo anche ai viandanti del web, amiche e amici tutti. Gli appelli non finiscono mai, ed è triste che sia così, perché vuol dire che le istituzioni hanno bisogno di stimoli per fare ciò che è giusto fare. Non penso che siano tenuti in gran conto gli appelli, ma continuo a firmarli.












Sottoscrivi l'appello
Verità per Nicola Calipari


Articolo 21 si rende parte attiva di una raccolta di firme che saranno consegnate al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed ai presidenti del Senato Marcello Pera e della Camera Pier Ferdinando Casini.  Chiederà alle massime istituzioni italiane una risposta coerente che dia chiare risposte sulla morte di Nicola Calipari. Non vogliamo che il buio e l'opportunismo possano arrivare a cancellare il suo atto eroico.


http://www.articolo21.info/appelli_form.php?id=47


 Ottenere verità e giustizia significherebbe molto, caro diario, perché potrebbe aprire un primo varco nella grande menzogna, sostanziata da tante menzogne più o meno grandi.


La lettera di Rosa Calipari: http://www.articolo21.info/notizia.php?id=2402


20 commenti:

  1. Ho sottoscritto anche se ..
    Penso a tutti i NOOO gridati forte e lasciati nel silenzio
    Ti abbraccio

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  2. Ma chi? Quel pirata della strada? Se l'è cercata, ha mancato di rispettto agli Usa ed al codice della strada...

    (mi preoccupo..comincia a venirmi bene fare il feltrino idiota...battutaccia a parte, appena posso, vado a firmare)

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  3. Naturalmente ho subito sottoscritto. Grazie carissima, per dare come sempre la possibilità a chi ti legge di dare il suo piccolo contributo al grande impegno sociale che sempre prodighi.

    (E grazie di cuore - nel privato- per l'affettuosa presenza che costantemente mi hai manifestato,anche mentre ero assente :) )

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  4. Naturalmente ho subito sottoscritto. Grazie carissima, per dare come sempre la possibilità a chi ti legge di dare il suo piccolo contributo al grande impegno sociale che sempre prodighi.

    (E grazie di cuore - nel privato- per l'affettuosa presenza che costantemente mi hai manifestato,anche mentre ero assente :) )

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  5. ottimo Harmonia, ma ho il presentimento che rimarrà un appello inascoltato. Bacio. Alain

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  6. La verità è un dovere-diritto di tutti,ma in casi drammatici come questo diventa un imperativo sollecitare il disvelamento della verità.Grazie per questo post, carissima. Ieri una amica mi raccontava della situazione di Vicenza con la base Nato annessa, se ho ben capito, e l'impunità su suolo italiano degli omicidi e gli stupri commessi dai militari americani, soprattutto al rientro delle missioni in Iraq...

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  7. Ho sottoscritto, anche se credo che il nostro no resterà inascoltato... purtroppo.

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  8. Non deve restare un appello inascoltato..ciao Harmonia..grazie del passaggio da me

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  9. di fronte abbiamo un muro.
    il solito.
    siamo indignati per l'ennesima volta per un fatto che resterà fra gli scheletri nell'armadio dei nostri carissimi alleati Amerikani:i primi a farsi beffe dello spirito democratico.

    Questa lettera della moglie di Calipari,ricorda a tutti quanti che ogni giorno veniamo ingannati nel nome delle più idee e dei più bei discorsi.

    Poi la realtà è altra.

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  10. di fronte abbiamo un muro.
    il solito.
    siamo indignati per l'ennesima volta per un fatto che resterà fra gli scheletri nell'armadio dei nostri carissimi alleati Amerikani:i primi a farsi beffe dello spirito democratico.

    Questa lettera della moglie di Calipari,ricorda a tutti quanti che ogni giorno veniamo ingannati nel nome delle più idee e dei più bei discorsi.

    Poi la realtà è altra.

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  11. di fronte abbiamo un muro.
    il solito.
    siamo indignati per l'ennesima volta per un fatto che resterà fra gli scheletri nell'armadio dei nostri carissimi alleati Amerikani:i primi a farsi beffe dello spirito democratico.

    Questa lettera della moglie di Calipari,ricorda a tutti quanti che ogni giorno veniamo ingannati nel nome delle più idee e dei più bei discorsi.

    Poi la realtà è altra.

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  12. di fronte abbiamo un muro.
    il solito.
    siamo indignati per l'ennesima volta per un fatto che resterà fra gli scheletri nell'armadio dei nostri carissimi alleati Amerikani:i primi a farsi beffe dello spirito democratico.

    Questa lettera della moglie di Calipari,ricorda a tutti quanti che ogni giorno veniamo ingannati nel nome delle più idee e dei più bei discorsi.

    Poi la realtà è altra.

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  13. di fronte abbiamo un muro.
    il solito.
    siamo indignati per l'ennesima volta per un fatto che resterà fra gli scheletri nell'armadio dei nostri carissimi alleati Amerikani:i primi a farsi beffe dello spirito democratico.

    Questa lettera della moglie di Calipari,ricorda a tutti quanti che ogni giorno veniamo ingannati nel nome delle più idee e dei più bei discorsi.

    Poi la realtà è altra.

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  14. Ho firmato naturalmente, ma credo che la verità sia semplice, come provato dalla fucilata ai nostri carabinieri: in Iraq i soldati americani sono autorizzati a sparare prima e a preoccuparsi ( e scusarsi ) poi.

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  15. Cara Harmonia, ho aderito all'appello verita' circa la storia di Nicola Lipari senza dimenticare che di fatti e misfatti della stessa fattispecie ne sono pieni i giornali ogni giorno. La causa principale che va oltre i singoli episodi e' sempre e cmq la guerra e tutto l'entourage politico che l'alimenta e la sostiene con motivazioni assurde ed inconcepibili.
    Non voglio minimizzare il casus Lipari, ci mancherebbe, ma voglio sempre ribadire la mia chiusura totale ed irreversibile verso la guerra quale strumento per risolvere qualsivoglia controversia. Semplice. Ne faccio un problema che mina l'intelligenza degli uomini e li abbrutisce nelle loro nefandezze e brutture.
    Lo so mi ripeto con constatazioni ovvie ma non voglio mai abbassare la guardia contro la guerra sia per noi ma soprattutto per i nostri figli che non abbiano a vedere quello a cui hanno assistito i nostri nonni.
    Ciao Harmonia e' sempre un piacere passarti a trovare. Enzo

    RispondiElimina
  16. Cara Harmonia, ho aderito all'appello verita' circa la storia di Nicola Lipari senza dimenticare che di fatti e misfatti della stessa fattispecie ne sono pieni i giornali ogni giorno. La causa principale che va oltre i singoli episodi e' sempre e cmq la guerra e tutto l'entourage politico che l'alimenta e la sostiene con motivazioni assurde ed inconcepibili.
    Non voglio minimizzare il casus Lipari, ci mancherebbe, ma voglio sempre ribadire la mia chiusura totale ed irreversibile verso la guerra quale strumento per risolvere qualsivoglia controversia. Semplice. Ne faccio un problema che mina l'intelligenza degli uomini e li abbrutisce nelle loro nefandezze e brutture.
    Lo so mi ripeto con constatazioni ovvie ma non voglio mai abbassare la guardia contro la guerra sia per noi ma soprattutto per i nostri figli che non abbiano a vedere quello a cui hanno assistito i nostri nonni.
    Ciao Harmonia e' sempre un piacere passarti a trovare. Enzo

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  17. Cara Harmonia, ho aderito all'appello verita' circa la storia di Nicola Lipari senza dimenticare che di fatti e misfatti della stessa fattispecie ne sono pieni i giornali ogni giorno. La causa principale che va oltre i singoli episodi e' sempre e cmq la guerra e tutto l'entourage politico che l'alimenta e la sostiene con motivazioni assurde ed inconcepibili.
    Non voglio minimizzare il casus Lipari, ci mancherebbe, ma voglio sempre ribadire la mia chiusura totale ed irreversibile verso la guerra quale strumento per risolvere qualsivoglia controversia. Semplice. Ne faccio un problema che mina l'intelligenza degli uomini e li abbrutisce nelle loro nefandezze e brutture.
    Lo so mi ripeto con constatazioni ovvie ma non voglio mai abbassare la guardia contro la guerra sia per noi ma soprattutto per i nostri figli che non abbiano a vedere quello a cui hanno assistito i nostri nonni.
    Ciao Harmonia e' sempre un piacere passarti a trovare. Enzo

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  18. Cara Harmonia, ho aderito all'appello verita' circa la storia di Nicola Lipari senza dimenticare che di fatti e misfatti della stessa fattispecie ne sono pieni i giornali ogni giorno. La causa principale che va oltre i singoli episodi e' sempre e cmq la guerra e tutto l'entourage politico che l'alimenta e la sostiene con motivazioni assurde ed inconcepibili.
    Non voglio minimizzare il casus Lipari, ci mancherebbe, ma voglio sempre ribadire la mia chiusura totale ed irreversibile verso la guerra quale strumento per risolvere qualsivoglia controversia. Semplice. Ne faccio un problema che mina l'intelligenza degli uomini e li abbrutisce nelle loro nefandezze e brutture.
    Lo so mi ripeto con constatazioni ovvie ma non voglio mai abbassare la guardia contro la guerra sia per noi ma soprattutto per i nostri figli che non abbiano a vedere quello a cui hanno assistito i nostri nonni.
    Ciao Harmonia e' sempre un piacere passarti a trovare. Enzo

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  19. Cara Harmonia, ho aderito all'appello verita' circa la storia di Nicola Lipari senza dimenticare che di fatti e misfatti della stessa fattispecie ne sono pieni i giornali ogni giorno. La causa principale che va oltre i singoli episodi e' sempre e cmq la guerra e tutto l'entourage politico che l'alimenta e la sostiene con motivazioni assurde ed inconcepibili.
    Non voglio minimizzare il casus Lipari, ci mancherebbe, ma voglio sempre ribadire la mia chiusura totale ed irreversibile verso la guerra quale strumento per risolvere qualsivoglia controversia. Semplice. Ne faccio un problema che mina l'intelligenza degli uomini e li abbrutisce nelle loro nefandezze e brutture.
    Lo so mi ripeto con constatazioni ovvie ma non voglio mai abbassare la guardia contro la guerra sia per noi ma soprattutto per i nostri figli che non abbiano a vedere quello a cui hanno assistito i nostri nonni.
    Ciao Harmonia e' sempre un piacere passarti a trovare. Enzo

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