Florence Aubenas, Giuliana Sgrena e Hussein Hanoun
"Liberiamo la pace"
A chi dice che non è possibile accettare il ricatto dei terroristi che chiedono il ritiro delle truppe italiane, rispondo che chi non voleva questa guerra ingiusta il ritiro delle truppe italiane lo sta chiedendo da "sempre", senza bisogno di sollecitazioni terroristiche di 'persone' che non sembrano avere come massimo obiettivo la liberazione dell'Iraq.
Il nostro governo e la prona maggioranza non hanno voluto nemmeno riconsiderare i termini della vicenda, appunto dopo il coraggioso risultato delle elezioni in Iraq. Anche volendo mantenere i nostri soldati in Iraq, attualmente sotto il comando USA, avrebbero potuto almeno riflettere e discutere su una ridefinizione della nostra 'missione di pace'.
Ho sentito con sollievo dalla voce di Pier Scolari che tuttavia il governo si sta muovendo bene per arrivare alla liberazione di Giuliana. E questa al momento è la questione fondamentale, senza dimenticare gli altri ostaggi e la popolazione irachena. Ogni vittima è una vittima innocente, e "il mondo muore ad ogni morte di un uomo", come diceva Fulvio Tomizza.
I due indonesiani appena rapiti (da BBCNEWS)
...nn oso pensare a come ci si può sentire in quella situazione ... ma forse nn posso neanche immaginarlo...
RispondiElimina..."speranza x giuliana"
J
ti abbraccio
RispondiEliminaMi stringo a te nella speranza che tutte le prigionie e le ingiustizie possano finalmente spegnersi.
RispondiEliminaPassando da te si raccoglie sempre grande ricchezza, grazie.
Liberiamo la pace...!
RispondiEliminaRiguardo all'ultima domanda: in Vietnam Casa Bianca e Pentagono furono presi alla sprovvista dalla stampa; da allora però si sono saputi organizzare...
Speranza ma non solo...
RispondiEliminaLascio anche qui "parte" dell'articolo di Luigi Ciotti che ha pubblicato il manifesto oggi.
Stai bene.
"Ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo dire anche a coloro che non sfileranno oggi, a chi ci sta vicino sul luogo di lavoro o nelle scuole, in casa o nelle strade delle città in cui viviamo, che la sorte di Giuliana, esattamente come quella dei bambini iracheni, afghani, ceceni, kossovari e di quelli che muoiono nelle guerre dimenticate in Africa è cosa che ci riguarda da vicino. Che non possiamo girare la testa, che non dobbiamo sentirci impotenti. Siamo noi, il popolo, la gente comune che ha e deve riprendere in mano il potere delle scelte, delle decisioni. Questo significa democrazia. E se chi governa e ci rappresenta nelle istituzioni non rispetta i sentimenti e le domande dei cittadini occorre cambiare al più presto chi governa e chi pretende di rappresentarci."
Speriamo che tutto finisca bene sia x Giuliana che per il popolo irakeno
RispondiEliminacon la partenza degli eserciti stranieri e la fine degli attentati terroristici. Buon blog Harmonia ma che sei venuta a roma alla manifestazione? Buon blog H.
ogni secolo ha i suoi nazisti....
RispondiEliminabesos domenicali a frotte dal prodissimo Lambert.
Speriamo nella liberazione della Sgrena, speriamo nella pace.
RispondiEliminabuona serata, harmo
RispondiEliminaOgnuno di noi muore un pò ad ogni morte di un essere umano.
RispondiEliminaConcordo con Nuova..
RispondiEliminagrazie, come sempre.