giovedì 19 agosto 2004

Abbiamo bisogno di ricordare i fatti storici per cercare di capire attraverso quali processi siamo arrivati alle vicende odierne. USA e Gran Bretagna agiscono insieme da molto tempo, nello stesso modo, per gli stessi scopi. Per questo è istruttivo ricordare come andarono le cose in Iran, 51 anni fa. Nelle vicende dell'Iraq, oggi, siamo tutti coinvolti. Noi Italiani più di altri a causa della nostra illegittima partecipazione all'impresa dei due compagni, l'Americano e il Britannico. L'ineffabile Edward Luttwak, grande interventista, molto noto anche in Italia, ieri sul New York Times ha sostenuto la necessità ormai ineluttabile per gli Usa di venire via dall'Iraq. Per gli stessi motivi che avrebbero dovuto dissuadere dal cominciare la guerra (che comunque lui continua a ritenere giusta, roba da pazzi!) http://www.nytimes.com/2004/08/18/opinion/18luttwak.html


19 Agosto 1953 - 19 Agosto 2004


51° anniversario del colpo di stato in Iran contro il primo ministro


Mossadeq, liberamente e democraticamente eletto.


Sull'argomento un articolo de


LE MONDE diplomatique - Ottobre 2000


Rivelazioni sul colpo di stato contro Mossadeq


Iran 1953, il complotto della Cia


Il 19 marzo scorso, la segretaria di stato americana Madeleine Albright riconosceva per la prima volta il «coinvolgimento» degli Stati uniti nel colpo di stato che, nel 1953, aveva fatto cadere il primo ministro iraniano Mohammed Mossadeq. Se le circostanze di quell'operazione non sono ancora del tutto chiare, un rapporto della Cia, divulgato nell'aprile scorso dal New York Times, rivela quale fu il ruolo dei servizi segreti di Londra e di Washington in questa vicenda, che capovolse i rapporti di forza in Medioriente.


di MARK GASIOROWSKI*
Qualche mese fa, il New York Times ha ricevuto il rapporto ufficiale del colpo di stato organizzato nel 1953 dalla Cia contro il primo ministro iraniano Mohammed Mossadeq e, il 16 giugno scorso, lo ha pubblicato sul suo sito web.

l'articolo completo, straordinariamente attuale, all'indirizzo:


http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/Ottobre-2000/0010lm07.01.html



http://www.nytimes.com/library/world/mideast/iran-cia-intro.pdf


... Questo documento avvincente contiene importanti rivelazioni sul modo in cui fu condotta quell'operazione e chiunque si interessi alla politica interna iraniana o alla politica estera statunitense dovrebbe leggerlo. Il colpo di stato avvenne in un periodo di grande fermento per la storia iraniana, nel momento in cui la guerra fredda era al suo culmine.
Mossadeq era allora leader del Fronte nazionale, organizzazione politica fondata nel 1949 che mirava alla nazionalizzazione dell'industria petrolifera, all'epoca sotto controllo britannico, e alla democratizzazione del sistema politico. ... continua

5 commenti:

  1. sono capitato percaso su www.disinformazione.it, io non me ne intendo e forse mai la farò, però ... nella speranza di farti cosa gradita ti saluto con simpatia.ciao

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  2. scisami dimenticavo l'articolo che in qualche modo può essere "in tema"...ciao http://www.disinformazione.it/bilderberg3.htm

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  3. solo per tua conoscenza personale: Luttwak era personalemente contrario all'intervento per motivi straegici (lui segue in parte la vecchia scuola old conservative). Indubbiamente DOPO, ha fatto poche storie, nel senso che per lui aveva leggittimità morale e politica. Un suo nipote e lì (tanto per dire che anche loro hanno parenti soldato).

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  4. non mi va di essere troppo sfissiante, chi vuole mi legge nel mio blog, però non è che la Francia e la Russia fossero degli stinchi di santo negli anni '50! E certamente nemmeno gli arabi!

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  5. ho appena sentito al gr3 Massimo Teodori che definiva "paradossale" la posizione di Luttwak: gli interventisti italiani sarebbero molto spiazzati da un eventuale (non attualmente all'ordine del giorno) disimpegno americano dall'Iraq, perchè, a quel punto, starebbe agli europei garantire l'ordine pubblico nella fase di transizione!

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