lunedì 27 ottobre 2003

SOSTENGO LO SCIOPERO DEI GIORNALISTI


LIBERTA' DI INFORMAZIONE


So che lo sciopero dei giornalisti ha lo scopo di opporsi all'iniqua proposta di riforma delle pensioni,


ma non solo. Questo sciopero ha uno scopo ancora più vitale per noi Italiani/e, perché denuncia un


grave deficit di democrazia e di trasparenza nell'informazione. Riporto una parte del discorso del


Segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi


Manifestazione Sindacale di Roma in Piazza Navona Venerdì 24 ottobre.


Care lavoratrici, cari lavoratori,
Per la seconda volta in poco più di un anno e mezzo i giornalisti italiani scioperano, lavoratori tra i
lavoratori,


contro una proposta di legge del Governo sbagliata e iniqua. La riforma delle pensioni [...]


La richiesta delle Confederazioni sindacali, della Cgil, della Cisl e della Uil, innanzitutto,


la richiesta alla Rai di avere una par condicio con il Presidente del Consiglio, andato in


televisione a reti unificate, con il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, protagonista


senza contraddittorio della trasmissione “La vita in diretta”, con il Ministro Maurizio


Gasparri a “Uno mattina”.


La richiesta di una informazione completa e corretta sulle ragioni


dello sciopero che fine ha fatto? [...]


Ma dobbiamo dire con forza che il servizio pubblico radiotelevisivo


ed il suo direttore Cattaneo, hanno nella sostanza respinto finora questa


richiesta di informazione. Ciò nonostante le dure parole del Presidente


Lucia Annunziata. La Rai sta abdicando al suo ruolo e favorisce il


concorrente privato. E’ una vergogna. E’ una vergogna che sarà


difficile riparare. E’ una vergogna che i miei colleghi giornalisti della


Rai, qui in piazza con noi, hanno denunciato con forza.


Il Sindacato dei giornalisti, insieme a decine di organizzazioni della comunicazione,


della cultura, della società e del mondo del lavoro, rinnova anche oggi da questa


piazza romana e da tutte le piazze d’Italia, la sua protesta per la situazione


angosciante dell’informazione nel nostro Paese. Siamo impegnati, insieme alle


confederazioni sindacali, alle quali ci lega un patto di unità che compie tra pochi


mesi 60 anni, siamo impegnati per una informazione che rispetti la verità e non


gli interessi di pochi, di uno solo.


Il problema irrisolto del conflitto di interessi, la discussione su una legge illiberale


come quella presentata dal Ministro Gasparri per il sistema della comunicazione,


lo squilibrio della pubblicità, il deficit di pluralismo soprattutto nelle televisioni e


nelle radio nazionali. Sono questi temi che si legano strettamente ai grandi diritti


al centro di questo sciopero generale:


- il diritto ad una vita e ad una vecchiaia dignitose


- il diritto ad un lavoro rispettato e adeguatamente retribuito


- il diritto alla conoscenza di ciò che accade davvero


in questo Paese e nel mondo.


Diritti non a caso sanciti dalla Costituzione italiana e più volte difesi dal Capo


dello Stato.


Diritti per i quali è giusto batterci tutti insieme, uniti e solidali.






Quest'uomo, di anni 40, è Flavio Cattaneo

Direttore generale della RAI






 

 

 

 

 

Da cittadina Italiana e abbonata RAI, a quest'uomo domando:

 

"Chi o che cosa, direttore Cattaneo, l'autorizza a privarmi

del mio diritto a un'infomazione completa,

non distorta e pluralista?"


4 commenti:

  1. Non è autirizzato da noi. Certamente. ma comandato da Berlusconi. E tanto gli basta. Un bacio, Harmonia. Percival

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  2. sei sempre grande e io fiera di averti come amica...con stima e affetto, dany

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  3. ti abbraccio, harmonia cara, ti abbraccio forte, perchè stasera, che sento pesante su di me un macigno duro e fortissimo, leggendo le tristezze le polemiche, le invettive, relative ad un piccolo pezzo di legno a forma di croce, sento che solo in questo abbraccio, posso trovare un po' di serenità. Ipanema

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