SOSTENGO LO SCIOPERO DEI GIORNALISTI
LIBERTA' DI INFORMAZIONE
So che lo sciopero dei giornalisti ha lo scopo di opporsi all'iniqua proposta di riforma delle pensioni,
ma non solo. Questo sciopero ha uno scopo ancora più vitale per noi Italiani/e, perché denuncia un
grave deficit di democrazia e di trasparenza nell'informazione. Riporto una parte del discorso del
Segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi
Manifestazione Sindacale di Roma in Piazza Navona Venerdì 24 ottobre.
Care lavoratrici, cari lavoratori,
Per la seconda volta in poco più di un anno e mezzo i giornalisti italiani scioperano, lavoratori tra i lavoratori,
contro una proposta di legge del Governo sbagliata e iniqua. La riforma delle pensioni [...]
La richiesta delle Confederazioni sindacali, della Cgil, della Cisl e della Uil, innanzitutto,
la richiesta alla Rai di avere una par condicio con il Presidente del Consiglio, andato in
televisione a reti unificate, con il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, protagonista
senza contraddittorio della trasmissione “La vita in diretta”, con il Ministro Maurizio
Gasparri a “Uno mattina”.
La richiesta di una informazione completa e corretta sulle ragioni
dello sciopero che fine ha fatto? [...]
Ma dobbiamo dire con forza che il servizio pubblico radiotelevisivo
ed il suo direttore Cattaneo, hanno nella sostanza respinto finora questa
richiesta di informazione. Ciò nonostante le dure parole del Presidente
Lucia Annunziata. La Rai sta abdicando al suo ruolo e favorisce il
concorrente privato. E’ una vergogna. E’ una vergogna che sarà
difficile riparare. E’ una vergogna che i miei colleghi giornalisti della
Rai, qui in piazza con noi, hanno denunciato con forza.
Il Sindacato dei giornalisti, insieme a decine di organizzazioni della comunicazione,
della cultura, della società e del mondo del lavoro, rinnova anche oggi da questa
piazza romana e da tutte le piazze d’Italia, la sua protesta per la situazione
angosciante dell’informazione nel nostro Paese. Siamo impegnati, insieme alle
confederazioni sindacali, alle quali ci lega un patto di unità che compie tra pochi
mesi 60 anni, siamo impegnati per una informazione che rispetti la verità e non
gli interessi di pochi, di uno solo.
Il problema irrisolto del conflitto di interessi, la discussione su una legge illiberale
come quella presentata dal Ministro Gasparri per il sistema della comunicazione,
lo squilibrio della pubblicità, il deficit di pluralismo soprattutto nelle televisioni e
nelle radio nazionali. Sono questi temi che si legano strettamente ai grandi diritti
al centro di questo sciopero generale:
- il diritto ad una vita e ad una vecchiaia dignitose
- il diritto ad un lavoro rispettato e adeguatamente retribuito
- il diritto alla conoscenza di ciò che accade davvero
in questo Paese e nel mondo.
Diritti non a caso sanciti dalla Costituzione italiana e più volte difesi dal Capo
dello Stato.
Diritti per i quali è giusto batterci tutti insieme, uniti e solidali.
Non è autirizzato da noi. Certamente. ma comandato da Berlusconi. E tanto gli basta. Un bacio, Harmonia. Percival
RispondiEliminaSono con te in tutto e per tutto.
RispondiEliminasei sempre grande e io fiera di averti come amica...con stima e affetto, dany
RispondiEliminati abbraccio, harmonia cara, ti abbraccio forte, perchè stasera, che sento pesante su di me un macigno duro e fortissimo, leggendo le tristezze le polemiche, le invettive, relative ad un piccolo pezzo di legno a forma di croce, sento che solo in questo abbraccio, posso trovare un po' di serenità. Ipanema
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