domenica 26 ottobre 2003

Il direttore d'orchestra a Tokyo


"Certe cose vanno dette, sono importanti per l'Italia e il mondo"


Claudio Abbado accusa Berlusconi



"Premier e monopolista"










Il direttore d'orchestra
Claudio Abbado

TOKYO - Claudio Abbado parla con voce pacata, quasi sommessa. Ama il Giappone, che frequenta da trent'anni, ed è grato alla Japan Art Association che quest'anno ha deciso di dare a lui il Praemium Imperiale per la musica. A un certo punto tira fuori dalla tasca un piccolo foglio: "Non sono un politico - dice -


ma lasciatemi leggere poche righe


dello scrittore tedesco Peter Schneider".


"E' compatibile - legge Abbado sul suo 


foglio -


che nella parte più antica e nel cuore


culturale del continente europeo ci sia un


uomo che controlla l'80 per cento dei


mezzi di informazione e che per di più


 quest'uomo sia il primo ministro?"


Claudio Abbado è da sempre un musicista impegnato, si è battuto insieme ai suoi amici


Nono e Pollini perché la musica arrivasse agli operai e alle periferie, è però altrettanto


riservato e le sue dichiarazioni sono rare. "Ma - spiegherà lui stesso più tardi - ci sono cose ù


che vanno dette, perché sono importanti, per l'Italia e per il mondo".

Il Praemium Imperiale esiste dal 1989, la sua ambizione è diventare una sorta di Nobel per l'arte e forse con il tempo lo diventerà. Ogni anno premia un pittore, uno scultore, un architetto, un musicista e un uomo di cinema o di teatro. La selezione è molto seria. Quest'anno i vincitori sono l'inglese Bridget Riley per la pittura, l'italiano Mario Merz per la scultura, l'olandese Ren Koolhausen per l'architettura, l'inglese Ken Loach per il cinema e Claudio Abbado per la musica. Solo nel ?90 erano stati premiati due italiani nella stessa edizione, Federico Fellini e Arnaldo Pomodoro. [...]


MARCO PANARA - La Repubblica - 23 Ottobre 2003


Il maestro Claudio Abbado onora l'Italia con il suo valore di grandissimo musicista.


Il Praemium Imperiale è importante per lui e per la sua musica, ma anche per tutti


noi Italiani. Vorrei, però, esprimere tutto il mio apprezzamento e la mia gratitudine


al maestro per aver espresso il suo pensiero liberamente e per aver fatto capire


all'estero che non tutti gli Italiani sono allineati nell'ossequio a Berlusconi, anche se


pochi hanno i media per far sentire la propria voce e il prorpio dissenso. harmonia








1 commento:

  1. Ci vorrebbero tanti altri del carisma di Abbado che cominciassero a gridare. Occorre una valanga...Un bacio, Harmonia. Percival

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