sabato 11 ottobre 2003

The Indipendent - 24 settembre 2002


Perseguire Sharon Per i Crimini di Guerra


Robert Fisk


In una lettera sorprendente ai superstiti palestinesi dei massacri del 1982 nei campi di Sabra e Shatila, nove gruppi di pace di donne israeliane hanno detto ai Palestinesi di Beirut di voler sostenere i loro sforzi per incriminare il Primo Ministro di Israele, Ariel Sharon, per "crimini di guerra commessi esattamente 20 anni fa.


La lettera delle donne, che è stata inviata per mezzo degli Stati Uniti, ha stupito l’avvocato libanese rappresentante dei superstiti dei massacri, secondo il quale Sharon fu ritenuto "personalmente responsabile” da un’inchiesta israeliana. "È un gesto meraviglioso', ha detto ieri Chibli Mallat. "E’ un messaggio meraviglioso da ricevere in momenti violenti e pericolosi.


La lettera, da parte dell’ “Unione delle Donne per Una Pace giusta in Israele”, parla delle sofferenze dei Palestinesi nel 1982. "I nostri cuori si dolgono nel ricordare il terribile massacro avvenuto nei campi profughi di Sabra e Shatila 20 anni fa, che avvenne col permesso dei leader israeliani” dice la lettera. "Condanniamo i brutali massacri dei vostri amati e condanniamo i dirigenti che devono essere ritenuti responsabili per questi crimini di guerra, Ariel Sharon soprattutto.'


Un tribunale Belga dichiarò l’anno scorso di non poter incriminare Sharon, ma più di 20 superstiti al massacro, di chi cui il Sig. Mallat è l’avvocato, si oppongono adesso a questa decisione.


Circa 1,700 Palestinesi furono macellati nei massacri per opera delle milizie libanesi alleate ad Israele. Le truppe israeliane circondarono i campi non appena le milizie entrarono ma fu loro detto di non interferire. Sharon allora era il Ministro della difesa e fu costretto a dare le dimissioni dopo che la commissione israeliana Kahan condannò lui e parecchi alti ufficiali israeliani di non avere impedito il fatto.


La lettera delle donne rievoca il modo in cui i Palestinesi furono costretti ad abbandonare le loro case nel 1948. " Ci uniamo al vostro pianto per quelli che sono stato uccisi e mutilati [nel 1982] e condanniamo i responsabili,' dice. "Speriamo che voi accetterete la sincerità delle nostre parole e ci permetterete di stare in solidarietà con voi per sforzarci di costruire la pace con la giustizia tra Israele e Palestina.'


Mohamed Abu Rudeina, che all’età di 7 anni vide suo padre ed altre persone assassinate, 20 anni fa, ha descritto la lettera delle donne israeliane come un "atto commovente” che può incoraggiare altri superstiti palestinesi che stanno ancora cercando giustizia per la morte dei loro cari.


Lo specifica menzione del nome di Sharon probabilmente causerà notevole disagio al Primo Ministro Israeliano, che ha assunto gli avvocati per difendersi a Bruxelles ed in che non ha in passato sperimentato dei tentativi da parte di Israeliani di incriminarlo.


Mallat ha dichiarato che quello era il primo gesto di solidarietà ai sopravvissuti dei campi da parte di israeliani dopo che un israeliano, Emile Grunzweig , venne ucciso da una granata a mano lanciata a un gruppo di manifestanti a Tel Aviv. "Consideriamo il signor Grunzweig come un israeliano morto per Sabra e Shatila,' ha detto Mallat. "Adesso finalmente, sembra che abbiamo ottenuto il sostegno da parte di israeliani sui terribili crimini terribili contro l'umanità avvenuti a Beirut due decenni fa.'

2 commenti:

  1. Che tristezza che il Popolo Eletto sia guidato da questo cattivo soldato senza luce dentro. Ora Rachele piange anche i figli degli altri...speriamo, speriamo e chi puo' e sa pregare preghi.Pace in Palestina!

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  2. Quando rileggo queste cose, che in fondo conosco bene, mi prende lo sconforto e mi sento disarmato. Solo per poco però, Harmonia. Un bacio. Percival

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