Compleanno di una Costituzione
La Costituzione della Repubblica Italiana domani, 1Gennaio 2008, compirà sessant'anni.
COSTITUZIONE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
(Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 1947, n. 298).
IL CAPO PROVVISORIO DELLO STATO
Vista la deliberazione dell’Assemblea Costituente, che nella seduta del 22 dicembre 1947 ha approvato la Costituzione della Repubblica Italiana;
Vista la XVIII disposizione finale della Costituzione;
PROMULGA
La Costituzione della Repubblica Italiana nel seguente testo:
PRINCIPÎ FONDAMENTALI
Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Il lavoro, primo principio fondante della nostra nazione. Che cosa è successo al mondo del lavoro funestato dalla morte di oltre mille lavoratori e da più di un milione di infortuni? Il 2008, anno dei Diritti Umani, dovrà essere impiegato per riportare al punto principale il rispetto dei diritti individuali e collettivi di tutti i lavoratori e per far arretrare la logica perversa del profitto a ogni costo, sopra ogni cosa, contro ogni principio di solidarietà e di morale. Ricordiamolo, ripetiamocelo questo Art. 1 della nostra Costituzione per salutare i lavoratori morti e abbracciare le loro famiglie.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La pari dignità sociale e l'uguaglianza. Come è successo che in questo scorcio di anno ci siamo ritrovati a discutere furiosamente su un articolo di legge contro le discriminazioni, battezzato tout court come decreto"antiomofobia"? Un articolo decaduto alla Camera per intervento dello Spirito Santo che ha indotto in un errore tecnico l'estensore del suddetto. E dire che questo Art. 3 rifulge di perfetto spirito umanista!
Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Indipendenza e sovranità. Il terribile, per me e per molti, Art. 7. Un'assurdità giuridica in una legge costituzionale peraltro di grande valore civile. Un tributo all'antico potere temporale dei Papi, un pasticcio che fa sentire i suoi effetti oggi più che in passato. Una mancanza di lungimiranza del PCI guidato da Togliatti, un errore in cui sembra insistere anche il Partito Democratico ancora in formazione.
Non ti fermi mai, vigile e attenta ai fatti che contano, che contano per tutti, spesso smemorati. Anche per questo ti apprezzo.
RispondiEliminaIl meglio, intanto, per te per il 2008.
Un abbraccio
Mel
Un abbraccio lungo un anno.
RispondiEliminaLorenz
nulla toglie che agli errori del passato si possa rimediare.
RispondiEliminaMa occorre volontà e dignità
cose che al momento scarseggiano in questo paese
La ragione?
il conflitto strisciante che sta avvenendo in questi anni fra Chiesa e Stato Italiano lo avvertiamo in pochi, troppo pochi.
Le coscienze sono assopite distratte rincoglionite dall'informazione di regime.
Perchè di regime occorre parlare in materia di comunicazione e informazione nel nostro paese
Ora finchè lo avvertiamo io e te e pochi altri il problema dell'invadenza clericale, la cosa va avanti cosi.Con la chiesa che affonda nella pancia molle del P.Democratico.
Che come dicevo tempo fa, non è nè carne ne pesce.
E non potrà andare da nessuna parte con queste contraddizioni così plateali e irrisolte.
Ma tant'è.
Guardiamo avanti.Al nuovo anno
ti voglio ringraziare dei temi che metti al centro dell'attenzione ogni volta
La tua scelta è sempre attenta e lucidissima
Ti voglio ringraziare proprio per queste tue doti e per l'impegno che sempre percepisco in quello che scrivi
Ce ne vorrebbero migliaia di persone come te. E l'italia sarebbe un'altra cosa.Ti assicuro.
Ti lascio il mio abbraccio e gli auguri per un anno ricco di nuovi impegni e battaglie per i diritti civili
Tante belle cose mia cara!
Buon anno anche alla nostra buona Costituzione, salvata per un pelo con un referendum poco tempo fa. E Buon Anno anche alla valorosa Harmonia...con cuore ammirato.
RispondiEliminaaugurissimi di buon anno stef
RispondiElimina@Mel
RispondiEliminaGrazie di tutto, Mel, e tanti auguri a te, auguri di cose belle e buone.
@Pistorius
Ricambio l'abbraccio con tanti auguri di buon anno.
@klimt77
Ti ringrazio tra commozione e confusione. E accolgo il tuo invito: guardiamo avanti, prepariamoci a vivere con intensità ed efficacia i nuovi giorni che abbiamo davanti. Il ricordo di ciò da cui siamo partiti servirà a sostenerci nella ricerca di uno stato migliore. Lascia, infine, che ringrazi te e tutti gli amici e amiche che passano lasciando pensiri e suggerimenti. Buon anno!
@ozne
RispondiEliminaHo letto, trasecolando. Mi riprometto di informarmi e so già che la materia non è facile per me. Buon anno!
@ilvecchiodellamontagna
Abbiamo un inesauribile bisogno di auguri, caro vecchio. Servirà la ripetizione di questi suoni: a-u-g-u-r-i?
@stefanomassa
Tanti auguri anche da parte mia, Stef, buon anno!
eh... IL 7 è un numero così!
RispondiEliminaBeh per ora Buon Anno...
Lo
W la Costituzione. Auguro a te e ai tuoi cari un radioso 2008. Un bacio grandissimo. Alain
RispondiEliminaMia figlia precaria nel Comune di Genova da oggi è disoccupata.
RispondiEliminaW la nostra repubblica democratica fondata sul lavoro.
Un caro saluto e Buon Anno.
Angela
Buon duemilaeotto! :)
RispondiEliminaUn felice anno 2008 pieno di salute, armonia interna e desideri appagati.
RispondiEliminaRino, sinceramente.
Per l'Art. 7 ho paura che all'epoca si trattò più che altro di una penosa proroga verso certi compromessi noti. A tutt'oggi, seppur ci sarebbero le condizioni per regolare in maniera più regolata questo svarione, sembra ancora purtroppo maledettamente utile unire l'utile della terra con l'assoluto del cielo.
RispondiEliminaI miei sinceri auguri Ahimsa, tu che spesso mi fai ragionare :)
SELINUNTE, I RESTI DELLE DIVINTA’.[..] Cosa spinge un popolo a costruire templi? Quale mistero nascondono quelle costruzioni? Quale forza induce un uomo a edificare siffatti monumenti? Sono passati oltre 2600 anni e i templi di , così come l’Acropoli, tuttora affascinano i nos [..]
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