IL DALAI LAMA IN GIAPPONE
Ma la Cina non vuole e protesta. Il governo Cinese!
Teme forse per il suo genocidio in corso?
Wednesday October 29, 3:30 PM
Friday October 31, 12:29 PM |
Il Dalai Lama benedice un gruppo di studenti Tibetani a Chandirgah,
il 30 Ottobre 2003.
La Cina ha espresso la sua insoddisfazione con il Giappone per aver
permesso la visita del Dalai Lama in contrasto con l'opposizione di
Beijing (Pechino), dicendo che il leader spirituale Tibetano in esilio è
un separatista da lungo tempo. REUTERS/Ajay Verma. Friday October 31, 3:03 PM
Friday October 31, 12:29 PM
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Il Tibet non esiste nelle carte geografiche, ora si chiama Cina.
Lo so, è una realtà politica, ma è insopportabile.
Chi vuole parlare con il governo Cinese non deve nominare né il Tibet
né il Dalai Lama e il governo Tibetano in esilio.
Non si deve parlare nemmeno di Diritti Umani, se non flebilmente forse.
I rappresentanti dell'Europa non hanno fatto eccezione in questi giorni.
Saranno mai liberi ed almeno autonomi i Tibetani?
Te lo dissi in un altra occasione, Harmonia. La Cina è troppo "importante" perchè i potenti protestino per il Tibet. Un bacio. Percival
RispondiEliminaI pre-potenti della Terra dovrebbero badare a come si muovono contro il Sacro, ovunque sia. Auguro ai governanti cinesi la stessa fine di quelli sovietici. Nella ex Unione sovietica si costruiscono nuove chiese...
RispondiEliminaPer il Tibet e per i tibetani, un impegno di tutti. Harmonia sei brava!
Hai ragione, caro vecchiodellamontagna, non riuscivamo a immaginare se e come sarebbe caduto il regime sovietico. Nessun regime è eterno e quello Cinese potrebbe implodere per la sua stessa violenza contro i diritti umani. Grazie per il tuo contributo. harmonia
RispondiEliminaUna dolce serata per te, Harmonia. Percival
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