venerdì 11 luglio 2003

DELLA TIRANNIDE LIBRI DUE


di Vittorio Alfieri


"Tirannide indistintamente appellar si debbe ogni qualunque governo in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi può farle, distruggerle, interpretarle, impedirle, sospenderle o anche soltanto eluderle, con sicurezza di impunità. E quindi o questo infrangi-leggi sia ereditario o elettivo usurpatore o legittimo; uomo buono o tristo; uno o molti a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva che basti a ciò fare è tiranno; ogni società che lo ammetta è tirannide; ogni popolo che lo sopporta è schiavo".


La citazione è di Giorgio Bocca, L'Espresso di questa settimana


1 commento:

  1. Dalla terra dei Lumi e del 14 Luglio un saluto ad Harmonia con ammirazione e affetto

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