giovedì 27 febbraio 2003

1978-1979

Raramente si pensa che la nostra libertà personale possa essere fortemente limitata, perciò si stenta a capire che invece ora non si è più liberi di essere in strada tra le otto di sera e le cinque del mattino successivo. Quanto durerà la legge marziale? Perché è stata imposta? Che cosa si sta preparando per noi?

Dall’inizio dell’anno ci sono rivolte popolari in diverse città, ma ora è la capitale ad essere controllata dai militari armati e dai carri armati fermi ai grandi incroci. Ci sono stati scontri sanguinosi tra l’esercito e i manifestanti. Uno è stato particolarmente cruento in una grande piazza della città.

Molto di ciò che si sa si diffonde rapidissimamente volando di bocca in bocca. I giornali, letti con avidità, lasciano una scia angosciosa di interrogativi, dubbi, paura. I contatti con il resto del mondo sono impossibili ormai. Rimangono solo le trasmissioni della BBC a cui ci si attacca disperatamente per avere qualche notizia, ogni sera. E’ davvero uno sforzo disperato perché le trasmissioni sono molto disturbate e molte notizie si perdono tra crudeli ronzii e acuti fischi prolungati.

All'estero sicuramente parlano di noi nominando il nome del Paese. Siamo un grandissimo numero di persone, milioni e milioni, ognuna di noi con la propria paura, una paura sottile che si insinua in tutti gli atti quotidiani, anche i più semplici. E ogni persona è un mondo. Un mondo infinitesimo, sconosciuto, come inesistente, perso nella parola "popolo".

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