Un episodio di ordinaria scortesia
A Roma in quattro non cedono il posto al quasi 99enne premio Nobel. Scatto d'orgoglio della senatrice: "Preferisco aspettare". Poi la rivincita:"Continui così"
Dispetto alla Montalcini al seggio. "Faccia la fila come gli altri"
di Francesco Bei
Rita Levi Montalcini
ROMA - Qui non c'entrano le cinque lauree, il premio Nobel per la medicina, le mille pubblicazioni e nemmeno il laticlavio a vita. Forse è semplicemente un fatto di educazione, quando da bambino ti insegnano a cedere il posto a chi è più anziano. Se poi l'anziano ha quasi 99 anni (tra 9 giorni) e non ci vede nemmeno bene, il fatto che si chiami Rita Levi Montalcini diventa evidentemente secondario. Eppure tutto ciò non è bastato a evitare alla senatrice a vita di dover attendere in piedi mezz'ora prima votare, per colpa della maleducazione di quattro elettori che si sono rifiutati di farla passare avanti.
La scena si è svolta ieri poco prima di mezzogiorno a via Reggio Calabria, al seggio istituito presso la scuola "Falcone e Borsellino", vicino a piazza Bologna, quartiere medio-borghese della Capitale. La Montalcini si è presentata a braccetto di un accompagnatore il quale, vista la lunga fila, ha chiesto alle persone in coda la cortesia di far votare prima la signora. Senza presentare credenziali, solo un gesto di educazione verso un'anziana ipovedente. La risposta poteva essere scontata e invece no.
"Faccia la fila come gli altri", ha risposto un cinquantenne. E così un'altra signora: "Non esiste, anch'io ho fretta di votare". E poi un altro e un'altra ancora: "Non vedo proprio il motivo". Allertato dagli scrutatori, a quel punto è intervenuto il presidente di seggio: "Senatrice, se vuole la facciamo passare avanti". Una gentilezza quasi scontata, che si concede normalmente alle donne in gravidanza, ai disabili, agli anziani. A quel punto però è stato il carattere della Montalcini a prendere il sopravvento: "Grazie presidente, preferisco restare in fila come gli altri. Pazienza". Una scrutatrice le ha quindi offerto una seggiola: "Almeno si sieda, prego". Ma la senatrice ha rifiutato anche quella: "No, grazie davvero. Preferisco restare in piedi". La rivincita contro quei pochi maleducati Montalcini se l'è presa poco dopo, al momento di uscire dal seggio. Tutti i ragazzi della sezione elettorale le si sono fatti intorno, davanti agli elettori ancora in fila, per chiederle l'autografo. "Vada avanti così". "Coraggio".
L'episodio, in sé banale, potrebbe testimoniare al massimo dell'inciviltà dei tempi in cui viviamo, che ognuno può sperimentare salendo su un autobus o facendo una fila a uno sportello. Se non fosse che Rita Levi Montalcini è stato il bersaglio in questi due anni di una violenta campagna di discredito portata avanti con insistenza da alcuni esponenti politici del centrodestra e da alcuni quotidiani d'area.
I ragazzi della Destra si distinsero in ferocia: "Diamole un incarico al Ghetto", "di profilo è pure più odiosa", erano le cose che si potevano leggere sul loro blog. Fino alla proposta di consegnarle un paio di stampelle, "tanto l'indirizzo lo conosciamo, vogliamo dargliele personalmente". Diceva il loro capo, Fabio Sabbatani Schiuma: "Loro, i senatori a vita, sono le stampelle di questo governo sì o no? E poi se son vecchi se ne stessero a casa".
La Lega del resto non fu da meno, fino ad arrivare alla proposta di eliminare gli stanziamenti per la fondazione scientifica della senatrice. Non ci si stupisca se poi qualcuno non dà la precedenza a una signora centenaria, è già tanto che non le abbiano fatto lo sgambetto.
La Repubblica, 14 aprile 2008
Segno che l'odio politico istillato dai comportamenti e dalla stampa dei fascio-leghisti non rispetta più nemmeno la nobile vecchiezza. Prepariamoci, in caso di vittoria dei fomentatori d'odio, a cinque anni ancora peggiori dell'immaginabile.
RispondiEliminaChe vergogna. Del resto ho assistito anch'io a dei siparietti poco edificanti a testimonianza di quanta acredine hanno certe persone nei confronti del prossimo.
RispondiEliminaE' un dato sconfortante che da da pensare. Quà non si discute più sulle differenze politiche ma sulla buona educazione di ognuno di noi.
Dico solo che se la mancanza di sensibilità ed educazione viene da gente di 50 anni sembra superfluo lamentarsi, a volte, della superficialità dei nostri figli.
Buona giornata, cara H.
la maleducazione non ha nulla a che spartire con la politica. Io sono sempre stata, e continuo ad essere di destra, ( NO BERLUSCONI)eppure sono una persona sempre cortese e gentile con tutti, mi è capitato invece di essere ingiuriata da un rappresentante della sinistra, che mi ha trattata a pesci in faccia appena, ad una riunione ho espresso le mie idee politiche, e i miei dubbi su una classe politica che non risponde più a quelli che sono i miei pensieri e la mia formazione.
RispondiEliminaciao. Un episodio, riprovevole, la maleducazione non ha età e colore, penso. Altrimenti come dice il Vecchio, se vince "Quel" partito , saranno anni duri a passare, sperando che poi non sia alimentato il razzismo un'altra volta. Questa volta ho davvero paura, non oso pensare alle ripercusssioni su noi tutti. Scusa, ma non ho più parole, sono avvilita e preoccupata. ciao penny.
RispondiEliminaStamattina quando ho letto ho provato vergogna...ora alla luce dei risultati sono avvilita ed ho paura...
RispondiEliminati stringo forte
Blue
Che bassezza! Non riesco a dire altro. Mel
RispondiEliminaForse un giorno scopriremo
RispondiEliminaChe non ci siamo mai perduti…
E che tutta questa tristezza in realtà ,
Non è mai esistita !Renato Zero che vergogna!!! al di là delle lauree.. rispetto almeno per l'età!!!Alice**
Poveri noi! Che futuro ci aspetta!?!
RispondiEliminaUn abbraccio per sentire almeno il calore del comune sentire...
ecco. mi sembra di rivivere il brutto sogno di alcuni anni fa.
RispondiEliminaNe sono convintissima: Berlusconi ha contribuito a creare questa mentalità bieca e meschina da furbetti del quartierino dove alcuni valori - quali ad esempio la cortesia, la coerenza, la dignità personale - sono diventate altrettante vergognose manifestazioni umane... ed ora questo popolo che è diventato a sua immagine e somiglianza lo vota e si comporta come lui, perchè gli somiglia!
RispondiEliminaE' il caso di rispolverare quei famosi danteschi versi, mi sa!!!!!
"Oh serva Italia
di dolori ostello
nave senza nocchiero
in gran tempesta!"
Non so se è un caso...però nel mio blog oggi ho postato qualcosa che si avvicina molto all'accaduto...egoismo, indifferenza credo..prima ancora che maleducazione.
RispondiEliminaUn caro saluto
Giacomo
Non ho parole....ma cosa ci hanno fatto diventare? Mostri, sotto una scorza fasulla di pseudomodernità: ma l'educazione ed il rispetto non si comprano nè si vendono, non sono griffes...
RispondiEliminavergognoso... forse oggi lo metto in un mio post...
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