lunedì 7 aprile 2008

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Io vado a votare, voto PD e so perché.


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Questi sono i volti dei laeder del PD, secondo me. Personalmente preferisco Emma Bonino, mi fido di Walter Veltroni e di Antonio Di Pietro. So che non sono perfetti, so che la convivenza di Bonino e Binetti comporterà difficoltà, ma penso che la speranza di una composizione delle istanze espresse sia più che ragionevole. I curricula dei tre sono a portata di mano di chiunque in rete, ma proverò eventualmente a riassumerli. Qui voglio ora confrontare questi tre volti della politica con gli altri tre omologhi del PdL.


 


Di questi tre dire che non mi fido è il meno. E' la loro idea di Stato, di società, di politica che per me non corrisponde alle idee fondamentali di libertà, giustizia ed etica presenti in tutte le grandi Carte Costituzionali del mondo, a cominciare dalla nostra Costituzione che è una delle migliori in assoluto. Anche i curricula di questi tre leader sono disponibili in rete. Su Berlusconi, poi, ci sono montagne di libri di autori italiani e stranieri con innumerevoli documenti da brivido sui suoi trascorsi (capisco che Di Pietro gli faccia orrore).


Io vado a votare, voto PD e so perché.


So che non voglio essere governata da un campione del "parafascismo" avanzante, da un ex fascista sbiadito e da un leghista incontinente col fucile in mano.


E so che preferisco un leader dalla lunga carriera politica che mi propone qualcosa di nuovo, anche se ancora da costruire, una leader dei diritti umani e civili e un leader sostenitore della giustizia.


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La fiaccola olimpica


Londra_dal Corriere della Sera




Parigi-dal Crriere della Sera


"Troppe bugie, sul Tibet
il mondo cerchi la verità"


DAL 10 marzo di quest'anno stiamo assistendo a molteplici proteste e dimostrazioni in molte zone del Tibet - e perfino di studenti in alcune città della Cina - che rappresentano il punto di esplosione di un'angoscia fisica e psicologica provata per lungo tempo dai tibetani, nonché l'espressione di un profondo risentimento contro l'oppressione dei diritti umani del popolo tibetano. ... (Discorso pronunciato ieri a Dharamsala, India. Traduzione di Anna Bissanti. La Repubblica, 7 aprile 2008)


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Pechino, i Giochi e i diritti umani. I reporter stranieri ora sono nemici


di Federico Rampini


PECHINO - E' bastato che la fiaccola olimpica toccasse il suolo europeo a Londra, per accendere proteste che continueranno oggi a Parigi, dilagheranno da San Francisco a New Delhi. Queste manifestazioni rivelano un turbamento profondo tra le opinioni pubbliche democratiche, un disagio che i governi occidentali non riescono a interpretare. ... Se avvenisse in un paese meno importante i governi occidentali avrebbero già reagito. In questo caso invece dall'America all'Europa il silenzio è assordante. E i nostri comitati olimpici nazionali, riuniti proprio in queste ore a Pechino, fanno finta di non vedere nulla. Il realismo che deve guidare le diplomazie non ci impone di calpestare i valori su cui sono fondate le nostre democrazie. Visto che queste Olimpiadi si terranno, è ancora possibile riscuotere dai dirigenti cinesi un pedaggio, per la vetrina nazionalista che si sono conquistati. Se George Bush e i leader europei vogliono essere a Pechino l'8 agosto, almeno non si limitino ad apparire in tribuna d'onore alla cerimonia inaugurale. Che chiedano di andare anche dove a noi è vietato: a Lhasa.


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La fiaccola olimpica illumina il Tibet e illumina la Cina, e illumina altre popolazioni oppresse di cui si sa pochissimo. Approfittiamo di questa luce sulla linea della non violenza indicata dal Dalai Lama.



Nel blog Istintiva Mente, Tuareg ha postato: Ecco chi organizza le Olimpiadi


19 commenti:

  1. un post chiaro e inopinabile.
    buon voto a noi!
    ciao

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  2. come dice ozne voteremo PD non per convinzione ma per evitarci 5 anni di destra regressista. inorridisco al pensiero che leghisti e relativo pensiero possano governarci. Non condivido tante cose del PD (da alcune candidature al sistema delle primarie che ha ricalcato il "porcellum") ma voglio avere fiducia in Veltroni e nella speranza nel futuro che cerca di trasmettere agli italiani.

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  3. La inesorabili etichette! Veltroni, un "comunista", e se dice di non esserlo mai stato, allora mènte. Nel 1995 dichiarò in una intervista " Io ero un ragazzo, allora, ma ritenevo Brezniev e la sua dittatura un nemico da abbattere" Capì che democrazia e comunismo sovietico erano incompatibili. La stessa convinzione ha finalmente liberato a sinistra forze democratiche che sono state la salvezza di questo Paese-si pensi alla lotta al terrorismo,alla P2 e infine al populismo fascistoide, come lo chiama Harmonia, di Berlusconi.

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  4. La inesorabili etichette! Veltroni, un "comunista", e se dice di non esserlo mai stato, allora mènte. Nel 1995 dichiarò in una intervista " Io ero un ragazzo, allora, ma ritenevo Brezniev e la sua dittatura un nemico da abbattere" Capì che democrazia e comunismo sovietico erano incompatibili. La stessa convinzione ha finalmente liberato a sinistra forze democratiche che sono state la salvezza di questo Paese-si pensi alla lotta al terrorismo,alla P2 e infine al populismo fascistoide, come lo chiama Harmonia, di Berlusconi.

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  5. Spero che stai scherzando! Hai fiducia in poltici italiani? Ti fidi così ciecamente? E' pura demagogia

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  6. @ arpia

    Grazie! Buon voto a tutti e tutte.

    @ ozne

    Ti ammiro per la tua schiettezza, caro Enzo, caro ex PC, caro ex PDS, caro amico pieno di dubbi, ma con la volontà di vincere le elezioni.
    Condivido quello che hai scritto su Di Pietro e sul PD, che sta tentando un'operazione egregia, anche se con tutti i problemi e i difetti del caso: tentare di superare gli steccati ideologici e di abbattere i muri fideistici di ogni parte per creare un vero partito laico. Attenzione, a me il PD non sembra sufficientemente laico, ma penso che dobbiamo dare tempo al tempo e impegnarci in prima persona.

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  7. @ mondovale

    Forse ozne non intendeva dire proprio questo, non mi sembra. Per quanto mi riguarda, vista la storia dei partiti politici italiani, particolarmente l'involuzione da tangentopoli in poi, il Partito Democratico mi pare finalmente una possibilità concreta di novità e di buona politica. Certo anche per me il pericolo dell'alleanza di destra al potere è un forte incentivo a votare PD. Ripeto, non mi fido ciecamente, ma di qualcuno bisogna fidarsi. Per questo guardo i curricula. Quelli di Veltroni e dei suoi compagni mi sembrano generalmente buoni.

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  8. @ nucleozero

    devo darti ragione adesso.Per forza.

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  9. @HARMONIA
    prova a cercare lo budget del UK on line, e poi dimmi se tutti i politici sono uguali

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  10. Votare PD va bene per fermare questa impresentabile destra, che tanti danni ha già fatto al nostro paese.

    Ma questa volta per me è arrivato il momento anche di votare PER.

    Siamo arrivati con tanta fatica a costruire un partito nuovo, sintesi del meglio della trazione marxista e cattolica.
    Per anni noi di appartenenza comunista abbiamo lottato nei sindacati e nelle istituzioni locali, o nei circoli culturali con i cattolici democratici e siamo cresciuti insieme.
    La sconfitta del comunismo sovietico, che assai poco era comunista, ci anche aiutato a superare antichi retaggi culturali.

    Abbiamo costruito un partito multiculturale, ad ampio spettro sociale.
    Lo definirei un partito per la salvezza nazionale per costruire un Paese di cui finalmente essere orgogliosi.
    Un Paese più giusto e più libero, in cui ognuno possa dare il meglio di sé.

    Io ci credo e mi fido.

    Per il futuro si vedrà.

    Altri ci faranno l'analisi del sangue, per vedere quanto di rosso è rimasto in noi.
    A noi è dato risolvere i problemi della gente che soffre. Questo è il nostro essere di sinistra, oggi.

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  11. comunque è il caso di non chiudere totalmente alla cina

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  12. @ harmonia

    Assolutamente no...non mi confondo, non mi permetto di mettere sullo stesso piano veltroni con ferrara e non solo da un punto di vista politico ;-) ....il buon Walter è stato comunista...Ha cominciato a fare politica come segretario della cellula Fgci ai tempi della scuola e nel 1976, a 21 anni, è stato eletto consigliere comunale di Roma nelle liste del PCI (Partito Comunista Italiano), mantenendo questa carica fino al 1981. Nel 1987 è stato eletto per la prima volta deputato nazionale. Un anno dopo è entrato nel comitato centrale del Partito Comunista Italiano (tratto da wikipedia)..certo ha anche ammesso che si può stare nel PCI senza essere comunista (dichiarazione molto ma molto discutibile)...certo anche io (che non sono nessuno) ho preso le distanze dal comunismo sovietico di stampo stalinista, del resto lo fece anche berlinguer molto prima di veltroni...Per quanto riguarda Di Pietro, secondo me siamo di fronte ad un'altro Mastella, non nel senso di malaffare ma opportunismo politico...Io ancora oggi metto al centro della questione politica la coerenza e sopratutto le ideologie, mi sbaglierò, sarò un sognatore, ma è la mia idole che mi porta ad avere questo concetto della politica, finchè potrò perseguirò questa strada, dopo ci sarà solo la pace dei sensi in tutto e per tutto ;-)

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  13. Per capire a che gioco stiamo giocando, mentre in questo piacevole spazio di opinioni si sviluppa un garbato e civilissimo dibattito, consiglierei a tutti di leggersi l'intervista a Dell'Utri ( con rispetto parlando ) pubblicato dal Corriere della Sera on line di oggi ( titolo-Dell'Utri: riscriveremo i libri di storia )
    Dell'Utri è considerato il puparo di Berlusconi. Facciamo che non diventi il puparo dell'Italia tutta....

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  14. @ Mareprofondo

    Penso anch'io che il Partito Democratico abbia messo in moto un processo virtuoso di comprensione e cooperazione fra due filoni politici che, pur essndo stati contrapposti per lungo tempo, hanno sempre avuto e continuano ad avere fondamenti comuni. Penso a tutti i principi su cui si sono accordati e che sono esposti nel codice etico, nella carta dei valori, nello statuto del PD.
    Concordo, quindi, con il tuo discorso e con la tua prospettiva.

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  15. @ NucleoZero

    Secondo me, non è sbagliato sognare, sono anch'io una sognatrice. Comunque, sono sicura che i sogni devono avere una possibilità di realizzazione e per raggiungere degli obiettivi concreti si deve saper mediare con le cicostanze reali in cui ci si trova.

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  16. Ti ho scritto in privato.
    Un bacio

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  17. @ ilvecchiodellamontagna

    Ho letto l'intervista del condannato in primo grado. Oltre al merito della questione, sono strabiliata dalla sicurezza di questo personaggio e dalla sua sfrontatezza. E, ancora una volta, lui sarà in Parlamento a rappresentare tutti noi, perché un certo numero di cittadini lo voteranno, nel loro pieno diritto democratico.

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  18. Oggi il Tibet, la Birmania, il Darfur, l'Iraq, ieri Belgrado e Pristina, l'Afghanistan, l'altro ieri il Ruanda.
    Una volta è la Cina, poi gli Stati Uniti, o la Russia, il Pakistan o l'India, lo Zaire o il Sudafrica, il Congo o l'Etiopia.
    a questo servono gli stati, le nazioni? cosa contano le persone che ne fanno parte?

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