giovedì 24 aprile 2008


Ora e sempre Resistenza


Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA


Piero Calamandrei


Processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti), Albert Kesselring, comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu condannato a morte. La condanna fu commutata nel carcere a vita. Ma già nel 1952, in considerazione delle sue "gravissime" condizioni di salute, egli fu messo in libertà. Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui per altri 8 anni fu attivo sostenitore. Pochi giorni dopo il suo rientro a casa Kesselring ebbe l'impudenza di dichiarare pubblicamente che non aveva proprio nulla da rimproverarsi, ma che - anzi - gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli... un monumento. A tale affermazione rispose Piero Calamandrei, con una famosa epigrafe (recante la data del 4.12.1952, ottavo anniversario del sacrificio di Duccio Galimberti), dettata per una lapide "ad ignominia", collocata nell'atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di imperitura protesta per l'avvenuta scarcerazione del criminale nazista. [ testo ANPI



Per aderire ai 250 Bloggers: QUI.


*


 Manifesto unitario delle organizzazioni della Resistenza e dell'antifascistmo.


25 APRILE 1945 – 25 APRILE 2008


Difendiamo i valori



di libertà e giustizia, solidarietà e pace


che hanno animato la lotta di liberazione


e sui quali si fonda la Costituzione della Repubblica


Quando i primi partigiani scelsero la via della lotta e salirono sulle montagne per combattere il nazifascismo, rischiarono e spesso offrirono la loro vita per affermare i principi stessi sui quali costruire la convivenza civile: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la democrazia.


Il prezzo pagato fu altissimo: decine di migliaia di partigiani uccisi, feroci rappresaglie contro la popolazione civile che sosteneva il movimento di Liberazione, oltre 40 mila tra cittadini e lavoratori deportati nei campi di concentramento, eccidi, come a Cefalonia, di soldati che rifiutarono di consegnarsi ai tedeschi, 600 mila internati in Germania, 87 mila militari caduti nella guerra di Liberazione.

Il 25 aprile è oggi una data più viva che mai, in grado di unire


tutti gli italiani attorno ai valori della democrazia.



Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane


Fondazione Corpo Volontari della Libertà (CVL)


ANPI-FIAP-FIVL-ANPPIA-ANED-ANEI-ANFIM


PD-PRC-SDI-PdCI-Sd-Verdi-Italia dei Valori-MRE


CGIL-CISL-UIL-ARCI-ACLI-Centro Puecher


Comitato Permanente Antifascista contro il Terrorismo


per la Difesa dell’Ordine Repubblicano



VENERDI 25 aprile ORE 14,45 MILANO - PORTA VENEZIA


CONCENTRAMENTO PARTECIPANTI AL CORTEO PER PIAZZA DUOMO


Da quella lotta che vide combattere fianco a fianco uomini e donne, operai e intellettuali, contadini e liberi professionisti di diversa fede politica e religiosa, nacque la nostra Costituzione.


Una Costituzione ancora attuale e vitale, fra le più avanzate tra quelle esistenti, non a caso difesa dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani nel referendum del giugno 2006, quando si cercò di snaturarne la sostanza e i valori.


Ma a sessant’anni dal 1° gennaio 1948, da quando essa entrò in vigore, l’Italia sta correndo nuovi pericoli. Emergono sempre più i rischi per la tenuta del sistema democratico, come evidenti si manifestano le difficoltà per il suo indispensabile rinnovamento.


Permangono, d’altro canto, i tentativi di sminuire e infangare la storia della Resistenza, cercando di equiparare i "repubblichini", sostenitori dei nazisti, ai partigiani e ai combattenti degli eserciti alleati. Un modo per intaccare le ragioni fondanti della nostra Repubblica.


Per questi motivi, per difendere nuovamente le conquiste della democrazia, il 25 APRILE anniversario della Liberazione assume il valore di una ricorrenza non formale.


Nel ricordo dei Caduti ci rivolgiamo ai giovani, ai democratici, agli antifascisti, per una mobilitazione straordinaria in tutto il Paese.


12 commenti:

  1. Onore e merito a tutti coloro i quali hanno donato la loro vita per la causa della resistenza.
    Un abbraccio di solidarietà per te e per il tuo post.
    Ciao, ubuntu.

    RispondiElimina
  2. Onore e merito a tutti coloro i quali hanno donato la loro vita per la causa della resistenza.
    Un abbraccio di solidarietà per te e per il tuo post.
    Ciao, ubuntu.

    RispondiElimina
  3. Sonoi stato, ad occhio, il duecentesimo ad aderire. Ho recuperato un intervento del Presidente Pertini, una delle persone per cui è valso la pena esserci, in questi tempi martoriati.
    Ora e sempre Resistenza, ed auguri per la Festa di domani, cara amica.
    TpnO!

    RispondiElimina
  4. Sonoi stato, ad occhio, il duecentesimo ad aderire. Ho recuperato un intervento del Presidente Pertini, una delle persone per cui è valso la pena esserci, in questi tempi martoriati.
    Ora e sempre Resistenza, ed auguri per la Festa di domani, cara amica.
    TpnO!

    RispondiElimina
  5. onore a coloro che sono caduti, a quelli che muoiono in ogni parte del mondo per essere fedeli alle proprie idee.

    RispondiElimina
  6. Benvenuto tra i 300 e più bloggers che hanno onorato il 25 aprile.. buona liberazione, e grazie!

    RispondiElimina
  7. Iniziativa lodevole, forse aderirò ma intanto mi stavo chiedendo: se davvero aboliscono il 25 Aprile... che si fa?
    Auguri

    RispondiElimina
  8. Iniziativa lodevole, forse aderirò ma intanto mi stavo chiedendo: se davvero aboliscono il 25 Aprile... che si fa?
    Auguri

    RispondiElimina
  9. ciao. cara, anche io ho ricordato il 25 aprile, ma non sapevo che dovevo mettere il tag, anche perchè non sono capace, scusa,. Per non dimenticare mai. il sacrificio di tanti w la libertà ciao penny

    RispondiElimina
  10. Dopo un bel po' di tentativi per mia imperizia ora ci sono anch'io!
    Un abbraccio "resistente" :)

    RispondiElimina
  11. Dopo un bel po' di tentativi per mia imperizia ora ci sono anch'io!
    Un abbraccio "resistente" :)

    RispondiElimina
  12. Un grande abbraccio di solidarietà. Ho citato qui il tuo post:

    http://scientificando.splinder.com/post/16875786#comment

    Annarita

    RispondiElimina