domenica 21 ottobre 2007

Boicottare o no le Olimpiadi di Pechino?



dalla Redazione di ARTICOLO21


Boicottare o no le Olimpiadi di Pechino? Ed eventualmente in che modo? Questa è la domanda che da oggi il sito di Articolo21 rivolgerà ai propri visitatori. Per quanto  ci riguarda, ha dichiarato Giuseppe Giulietti portavoce di Articolo21, non crediamo che si arriverà al boicottaggio perché esistono troppi interessi, soprattutto di tipo economico che impediranno il raggiungimento di un simile obiettivo.


Non vorremmo, tuttavia che il dibattito terminasse paralizzato tra chi legittimamente sostiene le ragioni del boicottaggio e chi, invece vorrebbe far finta di nulla. L’associazione Articolo21 ritiene, invece, che sia possibile realizzare una grande alleanza tra tutte le associazioni dei comunicatori nel Mondo e in Italia per realizzare un vero e proprio osservatorio sui diritti umani violati capace di fornire denunce quotidiane e di costringere il governo cinese non solo a fornire le risposte dovute ma ad eliminare una serie  di restrizioni lesive dei più elementari principi in materia di libera circolazione delle opinioni e delle informazioni.


Boicottare le Olimpiadi di Pechino 2008? Partecipa al sondaggio di Articolo21


Un appello non velleitario perché non si sottrae al senso delle proporzioni e alla concretezza del possibile. Sono convinta anch'io che le Olimpiadi nello Stato che ha in corso ( ora, proprio ora ) l'eliminazione del popolo tibetano, la repressione dello stesso popolo cinese, la complicità e la connivenza con altre sanguinarie dittature, si faranno e saranno un successo. Sono ancora più convinta, appunto per queste ragioni, che ogni più piccolo atto possibile di denuncia e di contestazione con mezzi pacifici debba essere compiuto perché in Cina abbia successo anche l'affermazione dei diritti umani e il diritto dei popoli all'indipendenza e all'autodeterminazione. C'è da augurarsi che abbia successo l'iniziativa di Articolo21 e che si concretizzi l'alleanza tra le associazioni di comunicatori e anche dei singoli blog.


*


... e un'Occasione Felice


   Poesia dal blog Lievi[ta]menti di Lino Di Gianni, amico di web e compagno di viaggio. Le Temps des Cerises, nel sito Feaci Edizioni .

15 commenti:

  1. mi sembra una buona ,realistica mediazione..e sarebbe già tanto, un osservatorio indipendente che avesse la possibilità di far conoscere le violazioni dei diritti. il miglioramento o peggioramento delle condizioni di vita

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  2. sei gentilissima,Harmo, ti ringrazio molto. Ne approfitto per segnalarti questo bellissimo sito di raccolte poetiche www.feaciedizioni.it (tra i cui redattori c'è anche colfavore/zena) Ciau e buona domenica anche a te

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  3. Grazie a te, Lino. Ho già visitato il sito dei Feaci. Brava Zena, la nostra colfavore delle nebbie.

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  4. Gli interessi sono davvero ernormi! A partire da quelli commerciali.
    Certo lo sport dovrebbe stare sopra qualsiasi tipo di problema.
    I soliti fischi, a meno di repressioni tipo carcere, li sentiremo. La contraddizione sarà forte. Lo spirito della competizione, della libertà dello sport sarà incrinata da questa ferita.

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  5. Gli interessi sono davvero ernormi! A partire da quelli commerciali.
    Certo lo sport dovrebbe stare sopra qualsiasi tipo di problema.
    I soliti fischi, a meno di repressioni tipo carcere, li sentiremo. La contraddizione sarà forte. Lo spirito della competizione, della libertà dello sport sarà incrinata da questa ferita.

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  6. Ho la sensazione che non saranno delle olimpiadi serene come dovrebbero essere tutti gli avvenimenti sportivi sempre al di sopra della politica.
    La situazione è per certi versi drammatica considerata la scellerata politica estera della Cina che potrebbe armare le mani a qualche gruppo estremista per un potenziale attentato sulla manifestazione.
    Spero di sbagliarmi ma ho questo timore.
    Buon blog, Harmonia.

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  7. Ho la sensazione che non saranno delle olimpiadi serene come dovrebbero essere tutti gli avvenimenti sportivi sempre al di sopra della politica.
    La situazione è per certi versi drammatica considerata la scellerata politica estera della Cina che potrebbe armare le mani a qualche gruppo estremista per un potenziale attentato sulla manifestazione.
    Spero di sbagliarmi ma ho questo timore.
    Buon blog, Harmonia.

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  8. Anche le Olimpiadi sono ormai un enorme affare planetario. Possono essere il palcoscenico su cui far comparire la riprovazione del mondo contro i governanti cinesi. E questo accadrà se sapremo essere opinione pubblica pesante. Benissimo l'iniziativa di articolo 21 .

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  9. io non le guarderò
    per il poco che importi
    un abbraccio cara harmonia

    ps: sono molto preoccupato per i fratelli curdi, in questi giorni

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  10. io non le guarderò
    per il poco che importi
    un abbraccio cara harmonia

    ps: sono molto preoccupato per i fratelli curdi, in questi giorni

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  11. carissima, il mio permesso non serve mai, anche nel tuo caso
    posta pure sempre quel che credi

    sulle olimpiadi: forse hai ragione, aspettiamo

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  12. carissima, il mio permesso non serve mai, anche nel tuo caso
    posta pure sempre quel che credi

    sulle olimpiadi: forse hai ragione, aspettiamo

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  13. Giovedì, 18 Ottobre 2007
    50 blogger in galera

    Reporter senza Frontiere sostiene, nel suo aggiornamento sulla libertà di stampa nel mondo (qui, in inglese ma il sito ha una versione francese), che i blogger imprigionati in Cina siano ormai 50, su 64 nel mondo. E presenta così la notizia: “Ormai la censura non colpisce più solo i giornalisti, ma si estende ai blogger”. E chissà perché parlano di censura, che è cosa che si applica all’espressione del pensiero, mentre qui si parla di libertà personale sottratta.

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  14. Giovedì, 18 Ottobre 2007
    50 blogger in galera

    Reporter senza Frontiere sostiene, nel suo aggiornamento sulla libertà di stampa nel mondo (qui, in inglese ma il sito ha una versione francese), che i blogger imprigionati in Cina siano ormai 50, su 64 nel mondo. E presenta così la notizia: “Ormai la censura non colpisce più solo i giornalisti, ma si estende ai blogger”. E chissà perché parlano di censura, che è cosa che si applica all’espressione del pensiero, mentre qui si parla di libertà personale sottratta.

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