venerdì 3 dicembre 2004







Vent’anni dopo Bhopal,


Greenpeace e Amnesty International


indicono una campagna affinchè la Dow Chemical bonifichi il sito.


Per firmare la petizione vai alla pagina: http://www.petitiononline.com/bhopal/


L'eredità avvelenata di Bhopal






di Gary Cohen da Boston Globe


Bhopal, il più grande disastro chimico mai avvenuto. Oggi, dopo vent'anni, i sopravvissuti non parlano solo per loro stessi ma anche per noi. Il 'terrore chimico' che hanno vissuto e la mancanza di attenzione e rispetto che hanno subito ci ricordano che anche noi stiamo vivendo sotto la stessa nuvola velenosa.







In questo stesso giorno, vent’anni fa, a Bhopal, India, molte famiglie furono svegliate nel bel mezzo della notte da un terribile bruciore agli occhi e ai polmoni. In pochi minuti, bambini e madri e padri si riversarono nelle strade, ansimando in cerca di aria. Mentre correvano presi dal panico, qualcuno gridò che la fabbrica di pesticidi della Union Carbide era esplosa, vomitando sulla città gas velenosi.

Presto centinaia di persone morirono per le strade della città, e ogni camion, taxi o carro di buoi era carico di rifugiati feriti e terrorizzati. Nessuno al pronto soccorso della città sapeva cosa fossero quei gas tossici e nemmeno sapeva come affrontare il flusso continuo di pazienti. La mattina seguente, più di 5.000 persone erano morte e più di mezzo milione di persone erano rimaste ferite.

Bhopal è stato giustamente chiamato l’Hiroshima dell’industria chimica. Bhopal non rappresenta solo la crudele storia della precipitazione radioattiva a seguito dell’esplosione di un’industria chimica ma anche un’importante lezione sulla cultura dell’industria chimica e sul suo approccio alla sicurezza e alla salute pubblica.

La triste realtà è che noi continuiamo a imparare cose riguardo ai prodotti chimici esponendo un’ingente quantità di persone al loro effetto per vedere cosa succede.

In questo modo, noi abbiamo imparato qualcosa riguardo alla contaminazione da diossina dando campo libero a Dow, a Monsanto e ad altre compagnie chimiche che esposero i soldati americani e tutta la popolazione vietnamita all’Agente Orange. Abbiamo imparato qualcosa riguardo all’amianto uccidendo centinaia di lavoratori per malattie ai polmoni. Abbiamo imparato qualcosa riguardo agli effetti a lungo termine del metil-isocianato dopo che la Union Carbide ebbe ‘gassato’ un’intera città, in India.

Dal disastro di Bhopal abbiamo imparato che tutti noi portiamo i prodotti tossici dell’industria chimica nei nostri corpi. Ogni uomo, donna o bambino su questo pianeta ha un corpo carico di agenti chimici che sono connessi con il cancro, con difetti alla nascita, con l’asma, con disabilità e con altre malattie.

Dall’11 settembre abbiamo imparato che, in aggiunta alla nostra quotidiana esposizione, le industrie chimiche sono dei target perfetti per i terroristi. Secondo fonti del governo federale, su scala nazionale, ci sono 123 basi militari ‘chimiche’ che metterebbero a rischio l’esistenza di almeno 1 milione di persone se accidentalmente esplodessero o se fossero attaccate da terroristi. Alcune di queste industrie chimiche sono situate nelle principali città del paese. Inoltre, l’industria chimica continua a resistere a ogni regolamentazione che richiederebbe la sostituzione dei prodotti chimici più pericolosi con alternative sicure.

In una recente puntata di “60 minutes” è stato accuratamente mostrato come molte di queste basi militari siano sprovviste delle basilari misure di sicurezza, nonostante il governo stia spendendo milioni e milioni dei dollari provenienti dalle nostre tasse per invadere altri paesi e per cercare oltreoceano armi di distruzione di massa.

Sono passati vent’anni, ma oggi, a Bhopal, centinaia di persone sono ancora malate a causa dell’esposizione chimica e più di 50.000 sono rimaste invalide per i danni riportati. L’ammontare del risarcimento che la Union Carbide pagò ai sopravvissuti non è stato sufficiente nemmeno a coprire il costo delle medicine di base, senza considerare i costi connessi con le invalidità e l’impossibilità di tornare a lavorare.

L’industria, abbandonata, è rimasta essenzialmente la stessa di quel giorno in cui i lavoratori della Carbide scapparono per mettere in salvo le loro vite. Sacchi di pesticidi inutilizzati giacciono ancora nei magazzini, materiali tossici ricoprono il suolo e continuano a colare nelle vicine cisterne di acqua potabile.

I funzionari della Dow Chemical, i nuovi proprietari della Union Carbide, dichiararono di non aver nulla a che fare con il disastro tuttora in corso.
La Dow può, però, essere presto messa di fronte a un mandato di comparizione emanato dalla corte di Bhopal affinché questa rappresenti la sua consociata Union Carbide per l’accusa di condotta criminale o per ostruzione alla giustizia.

E la corte distrettuale di New York potrà presto ordinare di ripulire il ‘disordine’ tossico lasciato dalla Carbide vent’anni fa.


In questo ventesimo anniversario del disastro di Bhopal, i sopravvissuti marceranno e reclameranno il loro fondamentale diritto di essere liberi dai veleni chimici, di essere risarciti per i danni e potranno finalmente riconoscere nella Dow Chemical e nella Union Carbide i responsabili del peggiore disastro chimico al mondo.

I sopravvissuti di Bhopal non parlano solo per loro stessi ma anche per noi. Il terrore chimico che hanno vissuto e la mancanza di attenzione e rispetto che hanno subito ci ricordano che anche noi stiamo vivendo sotto la stessa nuvola velenosa.

Gary Cohen è il direttore del Environmental Health Fund a Boston. E' consulente internazionale di Sambhavna Trust, che fornisce sostegno medico gratuito ai sopravvissuti di Bhopal.

© 2004 Boston Globe
Fonte: http://www.commondreams.org/views04/1202-20.htm
Traduzione a cura di Nuovi Mondi Media

































16 commenti:

  1. brava.non stanchiamoci di parlare di Bhopal, perchè è il posto dove, per risparmiare pochi soldi sulle misure di sicurezza, sono stati mandati al macello molte vittime indifese..(leggere anche il libro di lapierre "mezzanotte e cinque a Bhopal")

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  2. la cnn aveva oggi trasmesso una vecchia intervista ove l'interlocutore garantiva 12 miliardi mi pare di dollari per risarcimento. ma la dita ha smentito e la cnn si è scusata, ammettendo le proprie responsabilità per il "malinteso".

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  3. ....storia triste e drammatica....
    le responsabilità.. vero...e siamo ancora a parlare invece di sentire fatti concreti di responsabilità assunte!
    ciao veradafne

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  4. ....storia triste e drammatica....
    le responsabilità.. vero...e siamo ancora a parlare invece di sentire fatti concreti di responsabilità assunte!
    ciao veradafne

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  5. ....storia triste e drammatica....
    le responsabilità.. vero...e siamo ancora a parlare invece di sentire fatti concreti di responsabilità assunte!
    ciao veradafne

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  6. Brava a ricordarci questo terribile evento. ricordo un monologo di Paolini (un Report di qualche anno fa) emozionantissimo. Un bacio grande. Alain

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  7. passo per un saluto harmonia...sarò assente nel mio blog non so per quanto tempo ...perchè splinder fa i capricci e non riesco a visualizzare il blog ne ad inserire post e leggere i commenti...ma passerò comunque a leggerti ... certa di trovare sempre non solo interessanti temi sociali umani e di grande attualità ma sopratutto la tua grande sensibilità capace di coinvolgere e trasmettere la voglia di concretizzare quei valori in cui molti crediamo...
    un saluto caro
    Sil

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  8. passo per un saluto harmonia...sarò assente nel mio blog non so per quanto tempo ...perchè splinder fa i capricci e non riesco a visualizzare il blog ne ad inserire post e leggere i commenti...ma passerò comunque a leggerti ... certa di trovare sempre non solo interessanti temi sociali umani e di grande attualità ma sopratutto la tua grande sensibilità capace di coinvolgere e trasmettere la voglia di concretizzare quei valori in cui molti crediamo...
    un saluto caro
    Sil

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  9. brava. anch'io credo che l'imperativo sia non tacere e non dimenticare.

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  10. OT: quando puoi, torna a vedere....
    ho fatto delle correzioni....

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  11. OT: quando puoi, torna a vedere....
    ho fatto delle correzioni....

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  12. OT: quando puoi, torna a vedere....
    ho fatto delle correzioni....

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  13. Bhopal, monito terribile ma che sembra non servire, se penso a Marghera, alle petroliere sul canale della Giudecca, a quelle che passano per il canale di Piombino, ai disastri ambientali sulla costa francese di due anni fa, a Bush che estrarrà petrolio in Alaska.... Grazie della "Luna di autunno", cara harmonia. I tuoi ideogrammi sono pura serena poesia.

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  14. ...sai che questo argomento lo tratta anche floreana2? l'hai letto?
    ciao veradafne

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  15. ...sai che questo argomento lo tratta anche floreana2? l'hai letto?
    ciao veradafne

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  16. ...sai che questo argomento lo tratta anche floreana2? l'hai letto?
    ciao veradafne

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