martedì 7 aprile 2009

LE RONDE IN PARLAMENTO


Giornata tragica per l'Abruzzo, giornata umiliante per i rappresentanti del popolo sovrano: resa vana la libertà di parola dei Deputati.


In Abruzzo imperversa una tragedia immane: alcuni attimi e il mondo, quel mondo, il loro mondo non sarà più come prima. La vita continuerà per i superstiti, in qualche modo, ma ciò che è perduto è irreparabilmente perduto.   Tutta l'informazione è, giustamente, presa dagli sconvolgimenti del terremoto, attenta anche ai dettagli.  Nel frattempo alla Camera dei Deputati si sta svolgendo un dibattito sulla conversione in legge del decreto "sicurezza" (detta così sembra una cosa normale, ma poi si vedrà che tanto normale non è). 


Sono ore che ascolto la diretta di Radio Radicale: una sequela di interventi brevissimi, strozzati, spezzati dall'inesorabile presidente allo scoccare dei 60 secondi. Pare che non sia la prima volta che si opera così. Per questi interventi in dissenso ciascun deputato ha a disposizione un minuto di tempo. Sono i famosi tempi contingentati. Ma fa impressione che in Parlamento i nostri rappresentanti praticamente non abbiano la facoltà di articolare un'argomentazione purchessia. Il merito della discussione, però, è ben più grave.


La Camera ha proseguito l’esame del disegno di legge (C2232 -A) di conversione del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori.(7 aprile 2009) QUI


L'inghippo, non nuovo,  sta nell'impacchettamento di misure diverse per ottenere un voto positivo complessivo, quando su un disegno di legge non c'è accordo nemmeno nella maggioranza: sicurezza pubblica, violenza sessuale, atti persecutori o stalking.


Sono le 21 ora e il presidente annuncia che c'è stata una nuova forte scossa di terremoto che ha provocato un altro morto. Poi annuncia pure che domani, a causa del numero degli interventi previsti, il tempo per ciascun deputato sarà ridotto a 30 secondi. Anche per questo pare che ci siano dei precedenti. Domani capirò come si svolge un dibattito con interventi da 30 secondi. Il merito della vicenda, però, è molto più grave.   


8 aprile 2009


E Maroni passa la giornata a Montecitorio dietro al decreto sulle ronde


Passa il decreto, ma senza le ronde
Poi ko sulle espulsioni: ira della Lega

5 commenti:

  1. per i risultati sinora prodotti a me paiono proprio troppi!

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  2. quando si dice "i nostri rappresentanti", non si esagera. sono i rappresentanti di chi per 50 anni ha costruito case abusive, o con materiali scadenti, o senza rispettare le norme. e poi magari non pensa che in quelle stesse case ci andranno a vivere parenti e/o amici.

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  3. Poco fa il governo è "andato sotto" un paio di volte... che il Parlamentari abbiano avuto un sussulto di dignità?

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  4. Un'altra estimatrice di Gandhi vedo. :) Passavo di qua per caso e volevo lasciarti un piccolo saluto e i miei complimenti per il tuo blog; davvero molto curato e aggiornato!

    Un augurio di pace e serentà cara harmonia (bellissimo come nickname). :-)

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