giovedì 24 maggio 2007

Professore contro Studente



Nella giornata della commemorazione delle vittime della mafia, nell'aula-bunker di Palermo, il professor Giuliano Amato, nonché ministro dell'Interno, si è scagliato con tutto il peso della sua carica, della sua età e della sua professoralità contro un giovane maturando di 19 anni, Francesco Cipriano, presidente della Consulta degli studenti. Copio parte dell'articolo di Alessandra Zinti su La Repubblica di oggi (pag 9). Francesco, che parlava a nome dei suoi compagni, ha detto:


"Ogni 23 maggio voi politici venite qui e vi riempite la bocca di antimafia, ma in Parlamento ci sono 25 condannati in via definitiva, criminali che fanno le leggi." E, volgendosi a guardare lo striscione con i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, aggiunge: " La vera antimafia l'hanno fatta loro con il sangue, glielo dica a Roma che qui c'è la mafia, la invito a venire allo Zen, ma senza scorta, e se volete fare l'antimafia fatela non dico con il sangue ma almeno con il cuore...e con le palle."


Il ministro dell'Interno, nonché professore, dà subito del "piccolo capo populista" allo studente, poi gli spiega che è già un "giustizialista ingiusto pericoloso per la democrazia" e che "non può dirgli di mandare a dire a Roma che qui c'è la mafia, perché lo sappiamo bene e tu qui hai delle istituzioni con cui parlare". Quanto ai 25 condannati in Parlamento, "devi distinguere tra le condanne: ci sono quelle che, scontata la pena, hanno diritto ad una piena riabilitazione". Poi lo scontro tra il professore e gli studenti continua, ma io sono stanca di copiare.


Nel frattempo, poiché è stato nominato il blog di Beppe Grillo, ho pensato di andare a vedere. C'è un post sull'evento. Da leggere, se si è interessati al coraggio sovrumano di Giuliano Amato che si erge impavido contro gli studenti antimafia a Palermo. Dal blog di Beppe Grillo copio una citazione più completa:  'non puoi dire a me e al governo 'quando torna a Roma dica che qui c'e' la mafia. Noi lo sappiamo bene, facciamo parte di uno schieramento politico al quale la lotta alla mafia deve molto. Io ti potrei rispondere, ricordalo a quelli di Palermo che qui c'e' la mafia. Anche tu hai qui delle istituzioni. Quindi, non creare questo conflitto tra l'Isola e il continente, in questo modo usi stilemi tipici del populismo isolano. Se hai questa passione utilizzala per una battaglia democratica e non certo populista'.


Così il professore, nonché ministro, ha dato una bella lezione, degna di un grande didatta ed educatore. Così lo studente antimafia ha imparato che non si parla a vanvera, soprattutto con le istituzioni di una repubblica democratica. E non si dicono parole sconvenienti.


No, professor Amato, nonché ministro dell'Interno, non si parla così con i giovani, nemmeno quando si lasciano andare a un po' di demagogia per eccesso di passione politica. Non si umiliano così i giovani, soprattutto quando l'età e il ruolo obbligano a dare esempi di moderazione e ascolto. E il coraggio lo si dimostra in altre occasioni. Non ieri, non a Palermo, non davanti ai morti per mafia. Non si è accorto che erano gli studenti della nave della legalità i protagonisti di questa giornata dedicata alla memoria? Tanto grande è la distanza tra voi di Roma e noi di tutta Italia! Visto, signor ministro, che sono riuscita a creare anch'io uno "stilema" tipico del populismo nazionale?


Aggiornamento del 26 maggio 2007


>>> OMAGGIO A GIOVANNI FALCONE <<< Questo link rimanda al blog BANANEBIS, dove si trovano due video: nel primo si vede Giovanni Falcone, nel secondo Salvatore Cuffaro. Li ho visti più di una volta in televisione, ma l'effetto è sempre sconvolgente, tanto più straziante col senno del poi. Cuffaro è' un Cuffaro giovane. Avrebbe fatto molta strada da allora. Oggi apprendo questo dalla Reuters: Riaperta indagine per mafia su Cuffaro, presidente della Sicilia, lunedì, 21 maggio 2007 4.21 >>>QUI<<<139. Un'indagine non è un giudizio di colpevolezza, certamente no, ma quel video è inquietante per la foga e i contenuti, oggi più che mai. 



Fotografia da La Repubblica, 23 maggio 2007


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In "Convivium": MATHEMATICA INGENIA.  >>> QUI <<<

11 commenti:

  1. è un comportamento indegno a livello umano e istituzionale. Il giovane avrà anche usato toni demagogici, ma ha dalla sua l'età: e invece che motivazioni potrebbero giustificare l'arroganza di Amato?

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  2. Bravissima: leggevo stanotte l'articolo (periodo nero, spesso il quotidiano rimane insonso sul comodino....) e pensavo che non c'è da meravigliarsi se la gente vive il distacco dai politici, e non dalla politica come vorrebbero farci credere.
    Poi arrivi tu, e fornisci una magistrale lezione di questo andazzo: voci come la tua fanno ancora sperare.
    Un abbraccio, e tpnO.

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  3. Stupenda lezione sebbene amara..e deliziosa chiusura di post, mia impagabile amica...

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  4. http://alchi[..] E mentre noi in Campania ci dibattiamo nell'annoso problema di dove andare a scaricare la "monnezza" in Sicilia capita questo >>> Un applauso per il Giuliano Amato , prego. [..]

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  5. Credo che Amato sia rimasto vittima di un riflesso condizionato di autodifesa del ceto politico, sbagliando risposta, osservazioni, modo e maniera. E' lo stesso riflesso che condanna Travaglio, che dice da sempre quanto ha detto lo studente, a essere malvisto a destra e a sinistra. E' la verità che ferisce il ceto politico ( tutto ), e per l'appunto la verità dei fatti nudi e crudi. Tace anche il Cavaliere, e che potrebbe dire, dopo Mangano e Dell'Utri? Non so come ne usciremo. Serve un movimento dal basso che condizioni quanto si muove, per esempio la creazione del Partito Democratico. O appoggi il referendum contro la legge elettorale. Condivido ogni tua osservazione; però, servono vie di uscita...

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  6. mi chiedo dove i nostri giovani possano trovare un solido e autorevole riferimento per le loro speranze ,per i loro ideali, per gli obiettivi umani e professionali che sognano di realizzare?
    chi dovrebbe essere attento mediatore tra società e futuro non comprende la rabbia di chi vive dove l'avidità del potere non ha limiti e trova terreno fertile
    e pianta le sue radici dove la miseria umana e sociale non ha scrupoli... e dove l'arroganza da destra o da sinistra, laica o religiosa, scoraggia e disorienta
    questa non è demagogia o populismo isolano che dir si voglia...è vita per tutta la penisola...

    forse una via d'uscita l'ha suggerita il ragazzo...
    "se volete fare l'antimafia fatela non dico con il sangue ma almeno con il cuore..."

    un'eccellente conclusione cara Harmonia, ti ringrazio
    Sil

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  7. Profonde le ragioni dell'intervento dello studente, ma criticabili sul piano della forma, pertanto mi pare legittimo l'intervento di amato. Lavoro con i giovani tra i 14 e i 18; a volte la loro irruenza verbale distrugge quel buono che c'è nei loro ragionamenti.

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  8. A volte l'iiruenza verbale dei giovani coglie quello che c'è di falso nelle parole di chi usa tutto, da sempre, come strumento di potere.Senza nessuna credibilità.Grazie a questi giovani, che hanno capito che con le parole conseguenti si devono creare le premesse per isolare la bestia della mafia, che si nutre di clientele,disoccupazione, voto di scambio..

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  9. hola... guarda io non stimo più i prof, dopo le persone che ho conosciuto, li ritengo dei falliti e dei frustrati... almeno la maggior parte... insegnano senza la minima passione!

    anne h.

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  10. grande lezione:))))
    w lo studente..e il professore..eh si ricorda quando il Psi gli pagava le campagne eletorali..ah bettino bettino...

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