sabato 12 maggio 2007


Libertà e Giustizia tra Democrazia e Ierocrazia


[qualche citazione]


Prodi: senza laicità si va indietro di secoli


  Lei è un cattolico di riferimento in Europa. Come va con il suo cattolicesimo?


«Per me e per la mia famiglia è sempre stato molto importante. Ho sempre cercato di metterlo in pratica in modo discreto e personale, non perché i principi religiosi non incidano nella vita politica, ma perché il senso della laicità dello Stato è essenziale per non andare indietro di secoli nella storia occidentale.


Dare a Cesare quello che è di Cesare è una premessa che, quantunque dimenticata spesso, è ancora valida. E sebbene la si collochi in secondo piano, io la mantengo come fondamento della mia vita religiosa e civile».


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JFK: non obbedisco al Papa 


    Il primo presidente cattolico degli Usa e la 'separazione assoluta' tra Chiesa e Stato



[...] Io credo in un'America in cui la separazione tra Chiesa e Stato sia assoluta ed in cui nessun prelato cattolico possa insegnare al Presidente (qualora questi sia cattolico) quel che deve fare, e in cui nessun pastore protestante possa imporre ai suoi parrocchiani per chi votare; un'America in cui a nessuna Chiesa o scuola di carattere confessionale siano concesse sovvenzioni tratte dal pubblico denaro oppure preferenze politiche, e in cui a nessuno sia impedito di accedere a un pubblico ufficio solo perche` la sua religione differisce da quella del Presidente in grado di nominarlo o del pubblico in grado di eleggerlo. Io credo in un'America che ufficialmente non sia ne' cattolica ne' protestante ne' ebraica; in cui nessun pubblico ufficiale richieda o accetti istruzioni sulla politica da seguire vuoi dal Papa, vuoi dal Concilio nazionale delle Chiese, vuoi da altre fonti ecclesiastiche; un'America in cui nessun organismo confessionale cerchi di imporre, direttamente o indirettamente, la propria volonta` al popolo in generale ovvero alle iniziative dei pubblici funzionari, e in cui la liberta` di religione sia una e indivisibile, talche` ogni azione contro una delle Chiese sia considerata attentato contro la nazione nel suo complesso [...] Infine, io credo in un'America in cui prima o poi l'intolleranza religiosa sia destinata a sparire, in cui tutti gli individui e tutte le Chiese siano trattati da eguali [...] e in cui cattolici, protestanti ed ebrei, laici o ecclesistici che siano, si astengano da quegli atteggiamenti di disprezzo e ostilita` che tanto spesso hanno in passato intralciato la loro azione, per promuovere invece l'ideale della fratellanza tra i cittadini americani [...].


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Costituzione della Repubblica Italiana


Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


Art. 19. Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.


Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. [...]


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Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (1986-1989)


Art. 16. Al fine di assicurare la libertà dell’individuo di professare e praticare una religione o una convin­zione, gli Stati partecipanti, fra l’altro, 1. adotteranno misure efficaci per impedire ed eliminare ogni discriminazione per motivi di reli­gione o convinzione nei confronti di individui o comunità per quanto riguarda il riconoscimento, l’esercizio e il godimento dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali in tutti i settori della vita civile, politica, economica, sociale e culturale e assicureranno l’effettiva uguaglianza fra credenti e non credenti; 2. favoriranno un clima di reciproca tolleranza e rispetto fra credenti di comunità diverse nonché fra credenti e non credenti.


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1. dall'intervista data a LLUIS AMIGUET, La Stampa, 11 maggio 2007 - 2. sito della Stampa  

5 commenti:

  1. questo è ragionare, hai centrato con questa citazione tutto quello che c'è da dire a riguardo.

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  2. I tuoi sono post di Grande Harmonia tra intelletto ed emozione.
    :-)
    Un abbraccio...mentre mi preparo per andare a piazza Navona!
    Ciao
    Ros

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  3. Questa insostituibile Harmonia porta il dibattito e la riflessione sui temi civili al livello giusto, cioè alto, documentato , motivato e mai fazioso. Chapeau. Inutile dire che sono assolutamente d'accordo.

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  4. Mi sembrano interessanti e accettabili le parole di JFK. Ricordiamo che la religione è l'oppio dei popoli, la storia ce lo insegna e l'esperienza giornaliera ne è la prova.
    Via i tabù religiosi, dimentichiamo il passato storico religioso e prepariamoci a pensare, a ragionare, ad agire senza ostacoli.

    Felicità

    Rino, religioso, ma non cattolico.

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  5. Interessante e veramente democratico il pensiero di JFK che e' stato un grande presidente ucciso per sostenere i suoi convincimenti fino in fondo, all'estremo sacrificio.
    Ciao H.

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