Legge è uguale per tutti, almeno teoricamente

Caro diario, ieri ho continuato ad ascoltare la produzione della legge ex Cirielli ed ex Previti. Tutto il pomeriggio, in diretta dalla Camera, grazie a Radio Radicale. In sintesi ho capito che gli interessi del deputato Previti non sono stati protetti (la personalizzazione della questione è stata fatta dallo stesso nella sua arringa difensiva del mattino).

Quindi, tutto a posto? Non credo, se devo dar fede agli emendamenti dell'opposizione e ai pochi della maggioranza, uno dei quali è stato votato anche dalla minoranza con il buon senso del male minore. Era la quarta lettura, certo, e bisognava terminare il compito entro ieri sera. D'altra parte non era stato cambiato l'ordine dei lavori parlamentari per approfittare dello sciopero dei giornalisti e delle giornaliste? L'opposizione, all'inizio della seduta, si è opposta anche a questo stravolgimento, ma è stato inutile, come poi sarebbero stati vani i molti tentativi di migliorare la legge sulla base di due criteri principali: il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini e il principio della ragionevolezza.

Di tutto questo si avrà contezza domani a sciopero concluso, ma il popolo sovrano non troverà facile capire la ratio della legge e la ratio di chi ad essa si opponeva. Tuttavia sono ben lieta del finale scontato: salva... chi?

Non sono una giornalista e non mi intendo molto di legislazione, quindi, facendo affidamento solo sul buon senso comune, ho capito che questa legge rende più difficile l'uguaglianza e la pari dignità di tutti i cittadini e cittadine, non in punta di diritto, ma sul piano della diversità di censo e classe sociale.

E ho capito anche che in  molti suoi articoli non tiene conto del principio di razionalità e ragionevolezza che ogni legge dovrebbe rispettare. Tanto per cambiare sono afflitta e indignata. Spero, però, che questa mia interpretazione sia sbagliata, se non in tutto, almeno in gran parte. Domani i resoconti e i commenti su tutti i media. Controllerò e confronterò.

FALLUJA

Stamattina mi sono costretta a guardare per intero il documento sulla morte sparsa sugli abitanti di Falluja messo in onda da RaiNews24. Devo ringraziare tutti i blogger, in particolare Masso57, perché da loro ho avuto la notizia della trasmissione e dei suoi orari.

In realtà avevo letto molte cose brutte sulla città di Falluja, ma mi sembravano impossibili. Rifiutavo di credere che le armi di distruzione di massa, come il napalm o il fosforo, fossero state portate in Iraq proprio dai suoi liberatori.

Poiché sono ormai anche ammutolita, vi segnalo l'indirizzo dove è possibile trovare una notevole mole di articoli (in inglese e in italiano) sulla nuova Guernica dei nostri giorni.

http://www.zmag.org/Italy/withney-napalm.htm

http://www.zmag.org/Italy/jamail-storie-falluja.htm

http://www.zmag.org/Italy/ruder-vitaafalluja.htm

http://www.zmag.org/Italy/stromotich-nuvolanera.htm

Il sito è ricchissimo di informazioni su questa esportazione della democrazia. Una democrazia che per contro nei nostri paesi civili viene attaccata con ogni mezzo "legale", ossia con la restrizione dei diritti civili, come ad esempio il Patriot Act di Bush.

Hanno avuto fortuna i britannici, perché ieri è successo questo ai piani antidemocratici di Blair:

Thursday, 10 November 2005, 09:10 GMT

 

Blair meets Cabinet after defeat

 

Tony Blair will tell his Cabinet it is business as usual

despite suffering his first Commons defeat

as prime minister.

Se posso servirmi della vulgaris eloquentia, io ho capito che l'uomo ivi raffigurato se ne frega della sua prima sconfitta in parlamento.

Si trattava di una sciocchezzuola come la violazione pesante dell' "habeas corpus", stabilito circa trecento anni fa, per cui ogni cittadino ha il diritto di essere formalmente accusato o liberato. Che cosa ha fatto il buon Blair?

Blair, capo in seconda della premiata ditta di esportazione della democrazia, ha presentato alla House of Commons la proposta di estendere a 90 giorni la detenzione preventiva senza alcuna accusa per i sospetti di terrorismo, con buona pace per il famoso habeas corpus.

Così ragiona il primo ministro della Gran Bretagna. Per fortuna la maggioranza dei Commons ha respinto la nuova proposta democratica del buon Tony.

La BBC News ha anche pubblicato tutti i nomi dei 49 Labour che si sono ribellati.

Here is the full list of the 49 Labour MPs who rebelled against the government in the Commons vote on allowing police to detain terror suspects without charge for up to 90 days.

Fonte: http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/4423678.stm; http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/4422890.stm

E noi?