martedì 1 marzo 2005

Infine crolla

su se medesimo il discorso,

si sbriciola tutto

in un miscuglio

di suoni, in un brusio.

                                  Da cui

pazientemente emerge detto

il non dicibile

tuo nome. Poi il silenzio,

quel silenzio si dice è la tua voce.

Mi manca oggi Mario Luzi, il poeta e l'uomo. La sua poesia mi rimarrà nel cuore per tutta la vita e continuerà a splendere nella civiltà umana per sempre. Ma oggi mi sento più sola perché è venuto meno un punto di riferimento di alta caratura civica nel nostro Senato e nella nostra vita pubblica di oggi.

 

«Come cittadino mi interessa dire puntualmente la mia opinione e non mancherò di farlo».

«Non è un patto qualsiasi, è una pagina fondamentale di questo Paese, della storia italiana lunga quasi un millennio, tanto tempo è occorso per realizzare l’unità nazionale, per diventare popolo, avere un’unica lingua. Da Dante al Petrarca, al Machiavelli e il suo Principe, su fino all’Ottocento, con i fermenti che venivano dall’Europa ed avevano il loro peso, attraverso due guerre feroci e 20 anni di fascismo e poi la Resistenza, siamo arrivati alla Repubblica e al riscatto del nostro Paese. Ecco, la nostra Costituzione è il risultato di questo percorso, delle lotte e delle sofferenze di un intero popolo. Può essere adeguata, ma non svenduta, come sembra si voglia fare». (in difesa della nostra Costituzione)

«La forza dell'Italia o la sua debolezza, in fondo è quella di essere un’ipotesi un disegno sognato per più di un millennio da grandi intellettuali e che prima di diventare realtà ha subito colpi tremendi. A quest’idea d’Italia adulterata e inquinata dal fascismo si è sostituita l’attuale biologia vitalistica. È un periodo di crisi del sogno e delle stesse risorse biologiche. Nel pentolone di questa stagione negativa sta cuocendo tutto quello che ha alimentato l’idea e la realtà d’Italia. Non sappiamo cosa verrà fuori da questo crogiuolo».

«Quale sia lo stato delle cose, la condizione della salute umana, spirituale e culturale, l’ha detto la poesia. Eliot, Valéry, Montale, Rebora hanno dato senso alla condizione dell’uomo. Penso a Rilke, a Celan, a Machado. Con difficoltà nel magma del secolo, quel che poteva la poesia l’ha fatto. Ha perseguito il sogno, continuamente deluso e continuamente ripreso, di un mondo meno ingiusto e perverso. Un mondo che, magari, potesse farci sperare in un uomo che si appartenga e non sia alieno a se stesso, quale invece rischierebbe di essere se la poesia cadesse in disgrazia. Chiediamoci allora, non cosa ha fatto la poesia, ma cosa sarebbe il mondo senza di essa». (sulla poesia)

«La parola è tutto: è il Verbo. È il segno primario del divino nell'uomo. Che uno sia credente o non lo sia, la parola ha qualcosa di sacro, anche per chi rifugge da questi pensieri trascendenti. Per questo la storia della poesia è storia della parola». (sulla parola)

VOLA ALTA PAROLA

Vola alta, parola, cresci in profondità,
tocca nadir e zenith della tua significazione,
giacchè talvolta lo puoi - sogno che la cosa esclami
nel buoi della mente -
però non separarti

da me, non arrivare,
ti prego, a quel celestiale apuntamento
da sola, senza il caldo di me
o almeno il mio ricordo, sii
luce, non disabitata trasparenza...

La cosa e la sua anima? o la mia e la sua sofferenza?


«Perché anche il silenzio parla: Cristo nei Vangeli talvolta tace, ma la sua parola è anche quella. Attraverso la parola e il silenzio ci interroghiamo sulla presenza del Bene e del Male, il grande scandalo dell’Universo». (sul silenzio)

«Perché anche il silenzio parla: Cristo nei Vangeli talvolta tace, ma la sua parola è anche quella. Attraverso la parola e il silenzio ci interroghiamo sulla presenza del Bene e del Male, il grande scandalo dell’Universo». (sul silenzio)

«Quello che è rimasto e che conta per me, è il fondamento evangelico ed è tutta la cultura e la vita spirituale che intorno a quel fondamento è fiorita. È un grande aspetto dell’umano. La chiesa, per me, ha avuto il grande merito di trasmetterci i Vangeli. Per il resto la considero un’organizzazione umana e gli errori e i pregiudizi secolari sono parte integrante di un magistero che proviene dalla Fonte, ma anche dal tempo». (il suo essere cristiano)

«Dipenderà dall’uomo. Se riconoscerà d’essere impegnato in questa controversia, forse potrà aprirsi una nuova stagione dell’umanità e l’uomo sarà più libero». (sulla guerra)

 «Sono un uomo che ha fatto una lunga strada senza sapere dove questa portasse. Ho lavorato, ho scritto, mi sono sentito spinto a scrivere per conquistare nuovi approdi di spazio e di conoscenza. Ma chi sono lo potrò capire in extremis. Forse». (sono un uomo)

Le poesie:  una delle ultime della raccolta "Dottrina dell'estremo principiante"; "Vola alta parola". Le parole dette dal poeta in diverse occasioni le ho copiate da un articolo apparso sull'Unità di ieri.

21 commenti:

  1. Come scrive stamane Dario Fo, sulle pagine del Messaggero,
    mancherà l'uomo-senatore
    ma almeno la poesia,
    per definizione,
    non muore mai
    e sopravvive ai suoi autori.

    Buona giornata

    RispondiElimina
  2. Come scrive stamane Dario Fo, sulle pagine del Messaggero,
    mancherà l'uomo-senatore
    ma almeno la poesia,
    per definizione,
    non muore mai
    e sopravvive ai suoi autori.

    Buona giornata

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  3. Come scrive stamane Dario Fo, sulle pagine del Messaggero,
    mancherà l'uomo-senatore
    ma almeno la poesia,
    per definizione,
    non muore mai
    e sopravvive ai suoi autori.

    Buona giornata

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  4. Bentornata, amica cara.
    Nella bottega dell'assenzio c'è una Sua poesia, arrivata ieri pomeriggio in diretta alla lettura della dolorosa notizia.
    Se passi da quelle parti, vai anche a leggere quella prima, è un affettuoso sdebitarmi.
    TpnO.

    RispondiElimina
  5. Bentornata, amica cara.
    Nella bottega dell'assenzio c'è una Sua poesia, arrivata ieri pomeriggio in diretta alla lettura della dolorosa notizia.
    Se passi da quelle parti, vai anche a leggere quella prima, è un affettuoso sdebitarmi.
    TpnO.

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  6. Bentornata, amica cara.
    Nella bottega dell'assenzio c'è una Sua poesia, arrivata ieri pomeriggio in diretta alla lettura della dolorosa notizia.
    Se passi da quelle parti, vai anche a leggere quella prima, è un affettuoso sdebitarmi.
    TpnO.

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  7. Le cose che ha scritto e che riporti, cara harmonia, mostra la grandezza dell'uomo Luzi. Ci mancherà. Il poeta, quello vivrà per sempre nei suoi versi.

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  8. "mancherà l'uomo-senatore"... a chi???.... a noi, forse!... alle persone che lo hanno stimato come uomo, oltre che come poeta...non certo a chi lo ha stigmatizzato per la sua concretezza e la sua limpida visione dei fatti.
    Il poeta???... che bello!... rimarrà nell'eternità!

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  9. "mancherà l'uomo-senatore"... a chi???.... a noi, forse!... alle persone che lo hanno stimato come uomo, oltre che come poeta...non certo a chi lo ha stigmatizzato per la sua concretezza e la sua limpida visione dei fatti.
    Il poeta???... che bello!... rimarrà nell'eternità!

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  10. "mancherà l'uomo-senatore"... a chi???.... a noi, forse!... alle persone che lo hanno stimato come uomo, oltre che come poeta...non certo a chi lo ha stigmatizzato per la sua concretezza e la sua limpida visione dei fatti.
    Il poeta???... che bello!... rimarrà nell'eternità!

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  11. Cara harmonia, ci ricordi quanto dobbiamo a questo Grande: la sua caratura civica rimarrà ai poestri non meno della sua poesia! Io ho sentito il dovere morale di dedicargli un post..utilizzando quanto ho trovato in Italica della Rai. La sua opera zampilla da una polla profonda..

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  12. Cara harmonia, ci ricordi quanto dobbiamo a questo Grande: la sua caratura civica rimarrà ai poestri non meno della sua poesia! Io ho sentito il dovere morale di dedicargli un post..utilizzando quanto ho trovato in Italica della Rai. La sua opera zampilla da una polla profonda..

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  13. Cara harmonia, ci ricordi quanto dobbiamo a questo Grande: la sua caratura civica rimarrà ai poestri non meno della sua poesia! Io ho sentito il dovere morale di dedicargli un post..utilizzando quanto ho trovato in Italica della Rai. La sua opera zampilla da una polla profonda..

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  14. ..ai posteri, scusa: è la commozione..

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  15. Seguiamo, umilmente, il suo esempio! A questo, come ci insegna Foscolo, serve il ricordo dei Grandi.

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  16. potrebbe essere interessante vedere la home page dedicata a mario luzi...ecco il link:

    http://www.letteratura.it/luzi/


    Sogni di platino.

    feAu

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  17. potrebbe essere interessante vedere la home page dedicata a mario luzi...ecco il link:

    http://www.letteratura.it/luzi/


    Sogni di platino.

    feAu

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  18. E' un bellissimo ricordo il tuo.
    Mi hai insegnato a conoscerlo e questo è già molto bello.

    grazie, un abbraccio forte anche a te.

    RispondiElimina
  19. E' un bellissimo ricordo il tuo.
    Mi hai insegnato a conoscerlo e questo è già molto bello.

    grazie, un abbraccio forte anche a te.

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  20. E' un bellissimo ricordo il tuo.
    Mi hai insegnato a conoscerlo e questo è già molto bello.

    grazie, un abbraccio forte anche a te.

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