VIRTU' (5)
LA CORTESIA
"parvenza di una virtù, forse inizio di ogni virtù"
Afp
'La cortesia non ispira sempre bontà, equità, compiacenza, gratitudine; ne dà però almeno le parvenze, e fa sembrare l'uomo, fuori, come dovrebbe essere interiormente.' La Bruyère
Come considerare la mancanza di cortesia, quella esteriore che è solo la "parvenza di una virtù"? Sappiamo che anche un criminale può apparire cortese e tuttavia il rispetto delle regole è doveroso. Scrive Comte-Sponville: "La cortesia, dunque ('non si fa'), è anteriore alla morale ('non si deve fare'), la quale si costituirà soltanto a poco a poco, come una cortesia interiorizzata, liberata da apparenze e da interessi, e interamente concentrata nell'intenzione (di cui la cortesia non si cura affatto)."
L'ipocrisia è un sintomo di "falsità" interiore... preferisco un offesa "diretta" ad un "sorriso di plastica"
RispondiEliminaSaluti... sinceri
La cortesia, quella vera, è l'ornamento spontaneo di uno spirito alto.
RispondiEliminaQuella manovrata è la finzione di uno spirito basso ma ben educato.
Speroni non aveva speranza....
@ ilvecchiodellamontagna
RispondiEliminaAppunto! Sintesi efficacissima la tua. C'è da aggiungere che la cortesia è una forma di esercizio al controllo del nostro comportamento sociale. I bambini vengono educati a non fare "ciò che non si fa" per arrivare gradatamente a capire "ciò che non si deve fare".
Il Vecchio, da buon toscanaccio, ha centrato il problema con un esempio calzante quanto arguto hahahahahahahah!!!!
RispondiEliminaCiao D., sempre ubuntu ma con cortesia, stavolta.
la " cortesia " è spesso sinonimo di falsità. La sincerità non è cortese è spontanea. ciao ma dal cuore
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