2 6 g i u g n o 2 0 0 5
foto: Getty Images/Laura Ronchi
Giornata Mondiale a sostegno delle vittime di tortura
Il 26 giugno viene celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale a sostegno delle vittime di tortura, proclamata nel 1997 dall’Assemblea Generale dell’ONU.
- Metà della popolazione mondiale vive sotto governi che praticano la tortura. - Un terzo dei rifugiati nel mondo ha subito la tortura. - L’Italia non ha ancora introdotto il reato di tortura nel codice penale né ha ratificato il protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. "Niente è più efficace della tortura", scrive Naomi Klein in un suo recente articolo, fornendo documentazioni e argomentazioni verificabili. La paura, soltanto la paura per mia fortuna, di cui cui parla la Klein l'ho sperimentata personalmente per parecchi anni in Iran, prima sotto la dittatura dello shah, poi nel buco nero degli orrori clericali islamici. Per quel che mi riguarda, forse per la mia mancanza di coraggio, 'la tortura è lo strumento più efficace per ottenere il controllo sociale'. L'articolo completo di Naomi Klein si trova a questo URL: http://www.nuovimondimedia.com/sitonew/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1216&topic=28
Non so se sia possibile definire una data d'inizio per la tortura. Certo è praticata dalla notte dei tempi. Il più grande torturato della Storia fu Gesù di Nazareth, che diffuse insegnamenti di amore e di pace. Stranamente, in piena e blasfema contraddizione con la dottrina del Cristo, fu poi l'organizzazione della Chiesa Cattolica a diventare maestra in questo campo, per moltissimi secoli. La Santa Inquisizione , infatti, detta 'santa' da "Santa Romana Chiesa", anche se esisteva fin dall'anno 1000, fu legittimata nel 1215 ai tempi di Gregorio IX , la cui opera fu completata dal suo successore Innocenzo IV con la bolla papale "Ad extirpanda" (1252). A questo proposito è interessante consultare L’impero del male di Adriano Petta* al seguente URL: http://www.librialice.it/news/primo/petta_adriano-art.htm.
Abbiamo attraversato secoli e secoli di esperienza, abbiamo studiato Cesare Beccaria e altri pensatori come lui. Prima di lui nel 1631, in Germania, il gesuita Friedrich von Spee, confessore di streghe condannate a morte, aveva condannato la tortura basandosi sulla propria esperienza personale. La tortura non è solo un crimine, è anche inefficace e inutile per estirpare informazioni. Serve moltissimo, invece, ad annullare la persona umana con il massimo della crudeltà immaginabile. Il libro di Friedrich von Spee, pubblicato anonimo, è "Cautio criminalis" (trad. it. I processi alle streghe, Editrice Salerno, II ed, 2004).
Così siamo arrivati a oggi, 26 giugno 2005, e ancora dobbiamo fronteggiare questo indicibile orrore.
Ancora e ancora, anche sciaguratamente nelle grandi democrazie, contro ogni ragione, contro ogni sentimento, contro ogni legge stabilita, sia divina che umana.
Sui progressi medico-scientifici si può leggere:
1. I medici orwelliani di Guantanamo. Per torturare meglio. ( http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/25-Giugno-2005/art68.html )
2. Doctors and interrogators at Guantanamo Bay. (in The New England Journal of Medicine, http://content.nejm.org/cgi/content/abstract/NEJMp058145 )
ciau harmo, buona domenica anche a te..il tuo post serve a ricordarci anche che chi si dichiara la piu grande democrazia del mondo(usa), non è legittimata a usare la tortura
RispondiEliminaSempre d'accordo con la tua opera di sensibilizzazione delle coscienze. Grazie
RispondiEliminaPensare poi che su Internet, e in ogni luogo della terra, brulichi d'annunci sadomaso di gente disposta a pagare, pur di torturare o esser torturata.
RispondiEliminaA londra te li titrovi anche in quelle deliziose cabine telefoniche tuuutte rosse, apparentemente innocue, ma foriere di tentazioni fatali!
ciao carissima Ahimsa!
RispondiEliminache dire? in questi giorni sto leggendo un paccone di 800 pagine intitolato "voci dall'inferno" di Samantha Power. Un libro che non parla direttamente di tortura, ma dei genocidi che si sono susseguiti nel XX secolo, sotto gli occhi increduli e smarriti del mondo, anche sotto l'indifferenza di chi si considera la prima potenza mondiale e tutore della giustizia e democrazia.
Quindi parla non solo del genocidio degli Armeni in Turchia agli inizi del secolo e della persecuzione degli ebrei durante il secondo conflitto mondiale, ma anche delle strage in Cambogia, del genocidio perpetrato in Ruanda, e la storia recente nella ex Yugoslavia.
Purtoppo sembra che il ricordo dei campi di sterminio nazisti non sia bastato ad impedire altre atrocità successivamente. Sembra che le parole giustizia e pace siano usate solo per far sentire la propria coscienza tranquilla o per propaganda elettorale. In realtà le stragi si sono susseguite sotto l'indifferenza e la passività del mondo intero, anche a pochi chilometri da casa nostra.
Domani potrebbe succedere anche a noi, e accetteremo passivamente questo orrore, perchè nulla facciamo per creare una cultura della pace e del rispetto, e soprattutto perchè non esiste una programmazione a livello internazionale che tuteli lo sviluppo dei paesi poveri e un minimo di giustizia sociale.
Anzi, ho l'impressione che più passa il tempo , più aumenta il divario tra i sempre più ricchi e i sempre più poveri.
non è questa una miccia?
non serve molto arrabbiarsi, perchè non si risolve nulla. Serve solo un minimo di impegno da parte di tutti per cercare di costruire un mondo un pò più vivibile per tutti. Ma questo viene sempre visto come un sogno, e per tale non viene mai perseguito.
Quindi ricadiamo sempre negli errori del passato.
Bella intelligenza ci ritroviamo eh???
ciao e grazie per i tuoi interventi!
Claudio
..ops! l'utente anonimo sono io:
RispondiEliminawww.alphac61.splinder.com
claudio
“Solo i grandi sapienti ed i grandi ignoranti sono immutabili.” Confucio
RispondiEliminaIl nostro Berlusca quale dei due sarà?
feau
PS un pensiero di speranza per le vittime della violenza!
la situazione a Guantanamo è vergognosa, ma ancora di più lo è l'acquiescenza dei milioni di cittadini USA che se ne disinteressano completamente, mi chiedo cosa aspettino a mettere in mora il proprio governo.
RispondiEliminaL'uso consentito della tortura cancella ogni differenza tra democrazie e tirannie, nazioni " civili" e nazioni incivili. E' un discrimine, uno spartiacque, un test definitivo. E il numero di stati torturatori la dice lunga sul grado di "civiltà" che l'uomo ha raggiunto.
RispondiEliminaLe parole non bastano a dichiarare l'orrore....
RispondiEliminaTi confesso... ogni tanto la mia mente vendicativa pensa ad una legge del contrappasso e ad una giustizia 'divina'...
grazie Harmonia di questo post....non finiremo mai di indignarci. Un abbraccio. Alain
RispondiEliminaPerdona se al rientro dalle ferie quando ancora la mente naufraga sulla spiaggia dei ricordi non aggiungo altro che una immagine al tuo post, carissima amica..
RispondiEliminauna cosa interessante...
RispondiElimina