della  ricaduta  dell’investimento  e,  a  mio  avviso,  non  e
`
il  modello  di
go-
vernance
da  implementare  nel  Tecnopolo  milanese.
Infine,  l’ente  beneficiario  scelto  come  coordinatore  del  Tecnopolo
non  ha  le  competenze  specifiche  negli  ambiti  indicati  dal  Governo  come
contenuti  per  il  centro  di  ricerca,  scienze  della  vita  e  nutrizione.  Cio
`
ha
portato l’ente a reclutare altrettanto arbitrariamente, quindi in modo discri-
minatorio,  tematiche,  enti  e  studiosi.
E
`
su queste basi che ho presentato l’ordine del giorno che – mi rendo
conto – in caso di apposizione della fiducia non potra
`
essere discusso, ma
sul  quale  auspico  comunque  il  Governo  voglia  esprimersi.
Vorrei invitare l’Esecutivo a ripensare le strategie per la realizzazione
del progetto Human Technopole e, soprattutto, ad adottare ogni atto neces-
sario e opportuno per realizzare un percorso trasparente e scientificamente
e culturalmente partecipato e competitivo sull’esempio di esperienze all’e-
stero, valide e di successo. Esistono esempi, su cui mi soffermo nel docu-
mento  consegnato.
Credo che ripensare la strategia su Human Technopole e farlo a valle
della realizzazione di un’Agenzia nazionale per la ricerca sarebbe davvero
un cambio di passo e un segno dell’impegno del Governo a voler lavorare
nell’ottica  di  una  piu
`
completa  e  funzionale  riforma  del  sistema  di  finan-
ziamento  della  ricerca  in  Italia.
(Applausi dai Gruppi Aut (SVP, UV,
PATT, UPT)-PSI-MAIE, PD e Misto).
Saluto a rappresentanze di studenti
PRESIDENTE. Salutiamo i docenti e gli studenti dell’Istituto tecnico
tecnologico  statale  «Alessandro  Volta»  di  Perugia,  che  stanno  assistendo
ai  nostri  lavori.
(Applausi).
Sono  altresı
`
presenti  in  tribuna  i  due  studenti  del  corso  di  laurea  in
giurisprudenza dell’Universita
`
di Pavia che sono risultati vincitori di un’e-
sercitazione di
drafting
legislativo svolta sotto la supervisione degli Uffici
del  Senato,  nell’ambito  dell’insegnamento  «La  lingua  del  diritto».
(Ap-
plausi).
Ripresa della discussione del disegno di legge n. 2299 (ore 12,27)
PRESIDENTE.  E
`
iscritto  a  parlare  il  senatore  Napolitano.  Ne  ha  fa-
colta
`
.
*  NAPOLITANO
(Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE)
Signor Presidente, in alcuni degli interventi che mi hanno preceduto in modo particolare, nell’intervento di particolare impegno e autorevolezza della senatrice  Cattaneo,  sono  state  sollevate  questioni  di  grande  importanza  relative  alla  politica  della  ricerca  scientifica.
Si  tratta  di  questioni  di  interesse  vitale  per  il  mondo  stesso  della  ri-
cerca,  degli  scienziati  e  dei  ricercatori:  un  mondo  in  larga  parte  giovane,
che  ho  molto  ascoltato  negli  scorsi  anni,  e  che  e
`
chiamato  a  svolgere  un
ruolo  rilevantissimo  per  il  futuro  del  nostro  Paese,  oltre  che,  in  generale,
per  il  futuro  della  scienza.
Naturalmente mi rendo ben conto che il provvedimento di cui stiamo
discutendo tocca solo tangenzialmente questa materia, attraverso l’articolo
citato  anche  dalla  senatrice  Cattaneo,  e  su  cui  si  e
`
soffermato  il  senatore
Tocci, relativo alla stabilizzazione della Scuola di dottorato internazionale
Gran  Sasso  Science  Institute.  Tuttavia,  non  e
`
su  cio
`
che  desidero  soffer-
marmi.
E  capisco  che,  per  le  questioni  specifiche  e  generali  sollevate,  ad
esempio,  dalla  senatrice  Cattaneo  nel  suo  ordine  del  giorno,  si  possa
dire  che  non  e
`
questa  la  sede  piu
`
idonea  per  discuterne.  Ma  la  verita
`
,  si-
gnor  Presidente  e  signor  rappresentante  del  Governo,  e
`
che  non  ci  sono
state altre sedi per informazioni e chiarimenti che avrebbero dovuto essere
offerti  al  Parlamento.
Qui, oggi, in modo particolare, si tocca il problema del progetto Hu-
man Technopole, destinato  a realizzarsi  nell’area  ex  Expo. Si  tratta  di un
progetto  cui  bisogna  guardare  positivamente,  sapendo  che  puo
`
rappresen-
tare qualcosa di serio e significativo per lo sviluppo ulteriore della ricerca,
in  modo  particolare  in  quei  campi  che  sono  stati  designati  quasi  come
tema dell’Esposizione universale realizzatasi a Milano. Noi abbiamo avuto
una decisione di Governo e un annuncio nello scorso novembre attraverso
la  presentazione  di  un  decreto-legge,  poi  convertito  in  legge  con  vota-
zione,  credo,  della  fiducia  in  Parlamento  o,  almeno,  al  Senato;  decreto
con cui sono stati stanziati 80 milioni per la presentazione di un progetto
per  la  struttura  Human  Technopole  da  realizzare  in  quella  area  da  parte
dell’Istituto  italiano  di  tecnologia,  sentite  le  tre  universita
`
milanesi.  Que-
sto, dunque, e
`
avvenuto lo scorso novembre. Poi e
`
accaduto che, aprendosi
la discussione fuori dal Parlamento (in Parlamento non se ne e
`
mai potuto
discutere),  sono  stati  fatti  molti  rilievi  polemici  cui  ha  risposto  lo  stesso
Istituto italiano di tecnologia con un suo comunicato ufficiale il 27 marzo
scorso. In quel comunicato si dava notizia di aver gia
`
presentato ai Mini-
stri  competenti  la  proposta  di  progetto  in  data  25  febbraio.  Oggi  siamo  a
meta
`
maggio o quasi e i seguiti di quella decisione-annuncio non sono mai
stati chiariti. Non c’e
`
stata alcuna informazione. In quello stesso comuni-
cato che ho appena citato si dice che sara
`
consultato o che e
`
in via di con-
sultazione (e  non  sappiamo  se  ormai una  consultazione  c’e
`
gia
`
stata  ed  e
`
terminata,  ma  non  se  ne  sa  nulla)  un
panel
internazionale,  la  cui  compo-
sizione non e
`
mai stata resa nota. Ne
 ́
tanto meno e
`
stato reso noto se gia
`
sono  state  prodotte  le  osservazioni  di  questo
panel
internazionale.  Poi
in  quel  comunicato  dell’IIT  si  dice  tranquillamente  che  spettera
`
al
Governo decidere con il Parlamento, innanzitutto se finanziare questo pro-
getto. L’annuncio, quindi, fatto non solo per l’immediata erogazione di 80
milioni – un progetto piuttosto caro – ma anche per l’attribuzione di nien-
temeno che 1,5 miliardi nel corso di dieci anni; evidentemente era vago se
Senato  della  Repubblica
XVII  LEGISLATURA
–
38
–
623ª  Seduta
(antimerid.)
11  maggio  2016
Assemblea - Resoconto stenografico
l’Istituto  italiano  di  tecnologia,  protagonista  di  questa  vicenda,  dice  che
spetter
al Governo decidere «se finanziare questo progetto, quanto finan-
ziarlo  e,  infine,  in  che  modo  gestirlo».
Non  ho  bisogno  di  sottolineare  come  siano  indispensabili  e  urgenti
ormai delle risposte. Non ne vorremmo dopo che si siano determinati altri
fatti  compiuti.  Servono  risposte  tempestive  su  tutti  questi  anelli  mancanti
della vicenda e tenendo conto delle questioni piu
`
generali, al di la
`
di que-
ste  relativamente  specifiche,  pur  essendo  il  progetto  di  per  se
 ́
rilevante.
Comunque,  le  questioni  generali  poste  dalla  senatrice  Cattaneo  e  da  altri
colleghi riguardano la strutturazione, l’articolazione e la gestione della po-
litica della ricerca scientifica, ovvero inerenti il metodo e la competenza, e
insieme la trasparenza e la moralita
`
. Per moralita
`
si intende, oltre che prin-
cipi  etici  a  cui  ispirarsi  augurabilmente  in  questo  e  in  ogni  altro  campo,
garanzia  dell’uso  corretto  e  produttivo  –  e  naturalmente  verificabile  –
delle  risorse  pubbliche  che  vengono  destinate  alla  ricerca  scientifica,  se-
guendo  procedure  che  non  sono  da  inventare,  ma  da  mutuare  largamente
da  esperienze  internazionali  note  a  quanti  si  occupano  dei  problemi  della
ricerca  scientifica.
Io credo che bisogna dare soddisfazione ai problemi posti dalla sena-
trice  Cattaneo  nel  suo  ordine  del  giorno,  nonostante  l’apposizione  della
questione  di  fiducia  sulla  conversione  di  questo  decreto.
L’ordine  del  giorno  non  sara
`
votato,  in  quanto  sara
`
posta  la  fiducia,
ma io mi aspetto, onorevole rappresentante del Governo, che nella sua re-
plica  si  dicano  cose  precise,  si  assumano  degli  impegni  chiari,  sia  nel
senso  di  fornire  tutte  le  informazioni  che  sono  mancate,  sia  di  mostrare
una disponibilita
`
, che io non posso immaginare non vi sia da parte del Go-
verno, a ripensare a decisioni frettolose che sono largamente discutibili sul
piano del metodo e su quello degli interessi generali della ricerca scienti-
fica e dunque del futuro del nostro Paese.
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