SOLONE agli ATENIESI
(tra il 594 e il 593 a.C.)
Così, il male pubblico raggiunge in casa ciascuno;
e la porta del cortile non riesce a trattenerlo:
oltre l'alto muro salta, e ti stana comunque,
anche se ti sei rifugiato nella parte più interna della casa.
Questi insegnamenti l'animo mi spinge a dare agli Ateniesi:
Cattivo Governo genera molti mali alla città;
Buon Governo ogni cosa fa vedere corretta e in ordine.
SOLONE
*
[...I cittadini, con le loro stoltezze, vogliono distruggere
proprio loro, la grande città, corrotti dal denaro.
Ingiusta è la mente dei capi del popolo, cui incombe
patire molti dolori per grande tracotanza.
Essi non sanno contenere l'insolenza, nè attendere
alle gioie presenti, nella pace del banchetto.
[...]
si arricchiscono cedendo ad azioni ingiuste
[...]
non risparmiando proprietà sacre nè pubbliche,
rubano e rapinano, chi da una parte, chi da un'altra.
Non curano i sacri fondamenti di Giustizia
che, silenziosa, conosce ciò che avviene e che avvenne
e, col tempo, arriva per punire.
Questa piaga, cui non si può sfuggire, pervade tutta la città
ed essa cade presto nell'odiosa servitù
che desta la rivolta civile e la guerra assopita
fonte di rovina per l'amabile gioventù di molti.
A causa dei nemici, la città molto amata
si consuma in riunioni care agli ingiusti.
Questi mali fra il popolo si aggirano; dei poveri
molti giungono nei paesi stranieri,
venduti e legati a turpi catene.
[...]
Così, il male pubblico raggiunge in casa ciascuno;
e la porta del cortile non riesce a trattenerlo:
oltre l'alto muro salta, e ti stana comunque,
anche se ti sei rifugiato nella parte più interna della casa.
Questi insegnamenti l'animo mi spinge a dare agli Ateniesi:
Cattivo Governo genera molti mali alla città;
Buon Governo ogni cosa fa vedere corretta e in ordine.]
(Fr. 3 Diehl - Σόλων, Sólon; Atene, 638 a.C. – 558 a.C. - Eunomìa, databile tra il 594 e il 593 a.C.)
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