Il sentimento dell'altro
empatia
Sentire il sentimento dell'altro, sentire il sentire dell'altro.
La compassione buddhista non si limita al "sentire con" nella sofferenza, ma abbraccia tutto il sentire degli esseri senzienti.
La compassione nella visione buddhista è un'attitudine della mente e dello spirito, è uno dei modi di vivere, uno degli "atteggiamenti del cuore" che creano la possibilità di "coltivare stati sublimi dell'essere":
Affettuosa gentilezza e cordialità (metta)
Compassione ed empatia
Gioia ed esultanza
Equanimità e pace della mente"
"Compassione" significa "sopportare insieme la sofferenza (amorevolmente)". E' parola che nell'etimologia ha "cum" e "pati", che è "sopportare, soffrire".
I significati delle parole, tuttavia, nelle lingue vive non sono immobili e, infatti, per "compassione" si sta affermando l'accezione buddhista che ne apre il senso a tutta una costellazione di emozioni, affetti, cognizioni della mente umana.
"Empatia" è invece la parola che comunica chiaramente la tendenza a mettersi nei panni dell'altro per poterne sentire i sentimenti e le emozioni nel nostro profondo. L'etimologia di "empatia" evidenzia perfettamente il significato della parola: è il greco empàtheia "passione, affezione"
L' empatia è un processo di identificazione con l'altro, un processo non facile che crea una forma di partecipazione e di comprensione dello stato affettivo dell'altro.
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Cit.: Lama Surya Das, Gli Otto Gradini, Mondadori, 2000, p. 270
La magnifica lezione del Buddha, in cui bisognerebbe restare in ogni momento della vita...ma non è così facile.
RispondiEliminaCredo abbia gran merito anche la nostra piccola azione, da formichine dello spirito....