berlusconismo e leghismo
Si sostengono i due capi, B. & B., legati da un'ideologia comune e, soprattutto, da un "patto d'acciaio" che prevede il raggiungimento dei vicendevoli interessi. E' un patto esiziale, a mio parere, per gli interessi dell'Italia: l'unità e la concordia, la giusta gestione della ricchezza, il livello di civiltà e civilizzazione.
Certo i nostri problemi nazionali non sono nati con questi ultimi due capi, che possono ben dire che hanno ereditato una situazione difficile di cui non si ritengono responsabili e che si sono alternati al "potere" con la sinistra o centro sinistra che dir si voglia. Ma non intendo parlare di queste cose già ampiamente trattate da innumerevoli esperti.
Il primo B. (in ordine alfabetico) si dedica a imprese tali da evitare che l'attenzione venga puntata sulle imprese non meno gravi del secondo B.
I fondamenti dell'ideologia leghista, infatti, apertamente dichiarati fin dall'inizio e in parte realizzati, hanno inaccettabili aspetti xenofobi, razzisti, eversivi, autoritari, violenti e anche sessisti, condivisi peraltro dal primo B. I documenti scritti, audio e video sono abbondanti, basta non dimenticarli.
Ma l'affermazione di quell'ideologia è continua e sempre più temeraria.
E' di questi giorni la presentazione a Treviso della lista civica denominata "razza Piave" (un brivido di orrore è inevitabile): E A TREVISO NASCE LA LISTA RAZZA PIAVE .
"FUORI I TERRONI DAGLI ALPINI"
Gheddafi: "La Lega mi chiese soldi per la secessione". Bossi: "Assurdo" G. C. : "Gheddafi che la butta lì, nell’intervista alla tv francese: «La Lega mi ha chiesto aiuto». E Umberto Bossi che replica dal Transatlantico di Montecitorio: «Ma vi pare... Abbiamo tantissimi uomini e le armi si fanno in Lombardia. Gheddafi è un gatto che sta affogando e si arrampica. La storia insegna che chi spara sulla sua gente finisce male. Ricordate Umberto I, fu ucciso». Risposta secca, che dovrebbe chiudere la partita con Bossi vincitore. E invece potrebbe essere un pareggio. Vero che Bossi non ha mai chiesto armi. Però ha le sue ragioni anche il Colonnello. Almeno una richiesta ci fu. Soldi. «Anni Novanta», è la data fissata da Roberto Bernardelli, allora parlamentare leghista e consigliere comunale a Milano."
Come definire la contraddizione tra il riferimento, non nuovo, a uomini e armi, e la provvida correzione del "non si spara sulla propria gente"? Già, ma di quale gente parla il grande capo B.2? Della gente "padana", forse?
Tanto per fare degli esempi. La lista, però, è molto lunga. E io non voglio più stare zitta, anche se serve a poco, qui, in un modesto, modestissimo blog, vero e proprio diario messo in piazza.
Aggiornamento.
Ma la maggioranza è battuta alla Camera
un link inquietante:
@ Masso57
RispondiEliminaAl contrario, Caro Massimo, sono presenti in tutte le trasmissioni, trattati con i guanti gialli, e sono al GOVERNO. Amministrano buona parte di Piemonte, Lombardia e Veneto, e stanno ramificandosi in Emilia e perfino in Toscana.
Il loro ideologo, Miglio, ha teorizzato il razzismo e molto altro in un'intervista del 1999. E gli altri sono al suo livello, anche se ora lo nascondono un po'. Non so che cosa sia successo ai nostri connazionali, so che non eravamo così. Penso che tutti dovremmo preoccuparci di ideologie di questo tipo, subito, al loro primo apparire. E' forse doveroso rispettare le opinioni quando sono contrarie ai diritti umani? La Storia si ripete, mai nello stesso modo, ma si ripete. Comunque la "razza Piave" è ridicola al di là di qualsiasi ideologia. Una lista civica intitolata a una "razza" di cavalli è incredibile. Che poi il Piave sia "fiume sacro alla patri" pare non sappiano leggerlo su ogni ponte che congiunge le due sponde. Oltre al disgusto e alla rabbia sono disperata.
Vado In OFF TOPIC..sorry!
RispondiEliminaSapessi un piccione viaggiatore che mi ha consegnato...
E dire che in quella città sull'acqua io non ci son mai stata e tu?
Ti scrivo via Splinderrrrrrrrrrrrrrrr