sabato 7 marzo 2009

La legge dello Stato nelle teocrazie


        


«La legge di Dio è superiore a qualunque legge umana. Quindi se la legge umana, cioè una legge promulgata dagli uomini, è contraria alla legge di Dio, questa legge umana non ha alcun valore» 
José Cardoso Sobrinho, arcivescovo di Olinda e Recife, Brasile (qui)


«È un tema molto, molto delicato» ma «la Chiesa non può mai tradire il suo annuncio, che è quello di difendere la vita dal concepimento fino al suo termine naturale, anche di fronte a un dramma umano così forte, come quello della violenza di una bimba». Padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia. (qui)


"La legge di Dio non può mai essere contro l'uomo. La legge di Dio è sempre per l'uomo. Andare contro la legge di Dio significa andare contro l'uomo. Dunque, se le due leggi entrano in contrasto è perché la legge dell'uomo non è una buona legge e si rivelerà tale dai suoi frutti". Cardinale Poletto, 22 gennaio 2009 (qui)


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Velayat-e-faqih
significa
La tutela del 'giureconsulto' (nella legge islamica) o  del 'canonista' (studioso di diritto canonico)


La Velayat-e-faqih è stato il grande sogno di Khomeini, autore del libro omonimo in cui sono esposte le sue teorie. Per fortuna non tutti sono d'accordo, nemmeno in Iran. Seguire tutte le affermazioni del potere teocratico e le opposizioni di tipo "democratico" non è facile, ma è possibile farsene un'idea leggendo un articolo del 2005 QUI .


Evidentemente non voglio istituire paragoni impropri fra la politica del Vaticano e quella della Repubblica Islamica dell'Iran, per la lontananza abissale tra la storia dei due Stati e l'applicazione dei diritti umani.


L'unico elemento che voglio sottolineare è un principio di fondo: la superiorità della legge divina su qualsiasi altra legge umana, la legge del Dio in cui ciascuno crede da imporre a tutti, cioè ai credenti in quel Dio, i credenti in altri dei o in versioni diverse del medesimo Dio e i cosiddetti laici.


Le vicende degli Stati teocratici non mi interesserebbero tanto se in Italia non ci fosse una maggioranza parlamentare che condivide quel principio di fondo. E non solo una maggioranza, ma addirittura dei parlamentari teodem presenti nel Partito Democratico.



Questi "democratici", a capo dei quali si pone tale Dorina Bianchi, pretendono di anteporre la propria fede a qualsiasi considerazione di ordine democratico. Costoro, dalle Binetti ai Bobba e simili, pretendono di subordinare il dettato costituzionale nostro ai propri fini fideistici per imporre a tutti i cittadini italiani le loro proprie scelte di vita e di morte. Mi pare giusto, quindi, richiamare l'attenzione su chi condivide le loro teorie: i teocrati islamici, fatte le debite proporzioni, comme il faut.


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La traduzione proviene da: The concise Persian -English Dictionary, Amir Kabir Publication, 1978, pag. 876.

10 commenti:

  1. All'università studiai in vista dell'esame di storia del diritto italiano, un testo molto interessante. Riassumerlo sarebbe impossibile, ma posso dirti che aveva a che fare con le parole sparse che ho letto in questo post.

    La legge divina è Unica verità, da ciò discende il suo assolutismo e l'assenza di una reale alternativa.

    La bilancia tra l'umano ed il divino non è mai in pari, è per questo che deve esistere nelle società civili un Etica ed una morale senza dio.

    Senza la costruzione di un'etica condivisa a-teologica, paradossalmente, possiamo pure dire addio ad eguaglianza, giustizia ecc ecc..

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  2. All'università studiai in vista dell'esame di storia del diritto italiano, un testo molto interessante. Riassumerlo sarebbe impossibile, ma posso dirti che aveva a che fare con le parole sparse che ho letto in questo post.

    La legge divina è Unica verità, da ciò discende il suo assolutismo e l'assenza di una reale alternativa.

    La bilancia tra l'umano ed il divino non è mai in pari, è per questo che deve esistere nelle società civili un Etica ed una morale senza dio.

    Senza la costruzione di un'etica condivisa a-teologica, paradossalmente, possiamo pure dire addio ad eguaglianza, giustizia ecc ecc..

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  3. Meno male che l'hai fatto tu questo post Harmonia, perché questa notizia non poteva assolutamente passare sotto silenzio!!!

    Nella notizia data alla radio si diceva che la scomunica aveva colto anche la ragazzina stessa e la mamma (favorevole all'aborto: tra l'altro i medici avevano chiaramente detto che la bambina rischiava la vita), invece non ho inteso che nessuna scomunica fosse calata sul patrigno (...)

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  4. ho premesso che la chiesa e nel giusto quando parla di diritto alla vita a prescindere
    ma nello stsso tempo indignata e accalorata quando dal giusto si passa all'errore condannando un gsto che per altri versi sarebbe scorretto ma che su una bimba di 9 anni diventa un diritto
    un diritto al suo futuro gia violato
    prima dall'uomo poi da cristo per interposta persona quale un papa
    ecco la mia indignazione
    e come impitosirsi pr una prsona mai vista passr sopra un moribondo e passar avanti sputandoci anche sopra


    questo a parte
    bnritrovata -))
    sono felicissima di averti di nuovo
    ora ti incollo ni link del blog cosi non rischio di riperderti di vista
    un bacione me lo permetti vero:-))

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  5. @ Acrylic77

    Il problema è nel fatto che io posso capire il punto di vista delle gerarchie cattoliche e penso che abbiano ogni diritto di esporlo e di sostenerlo nella società umana. Le gerarchie cattoliche, invece, non vogliono tener conto del punto di vista di chi professa altre fedi e pretendono di estendere le loro credenze alle leggi degli Stati, che hanno il dovere di tener conto del carattere composito delle società.

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  6. @ Leira

    Sono rimasta così basita che ho pereferito lasciar parlare i capi cattolici che esercitano sempre abbondantemente il loro diritto di aprola e di comunicazione planetaria, com'è giusto che sia.
    Chi ascolta, però, ha a sua volta il diritto di esprimersi sul merito di cotante comunicazioni, anche se qualcuno le vorrebbe sottratte alla critica in virtù della loro appartenenza al campo della fede religiosa. Io credo che sia giusto giudicare il pensiero di chiunque, una volta diffuso, magari anche con intenzioni impositive.
    Ciò che affermano le gerarchie cattoliche lo respingo con tutte le mie forze, perché qui non si tratta soltanto di opposizione all'aborto, ma della scelta consapevole di far correre un pesante rischio mortale a una creatura di nove anni, viva, e desiderosa di vivere, nella sua completezza...

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  7. @ romanticaperla

    Grazie, vera romanticaperla, di questa ventata di quasi primaverile bellezza e del potere rasserenante delle creature vegetali.

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  8. @ romanticaperla

    Grazie, vera romanticaperla, di questa ventata di quasi primaverile bellezza e del potere rasserenante delle creature vegetali.

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  9. come vedi rispecchia anche il mio punto di vista anche se io non so ne ho saputo esporlo in modo chiaro e specificativo come ben hai fatto tu
    per sintetizzare io aggiungerei
    date a cesare quel che e di cesare
    alla religione lo spirito
    a noi stessi il corpo
    alla chiesa la preghiera
    per i peccatori
    alla legge l'applicazioni dei diritti
    come ben dici conquistati non con l'opulenza della religione odierna e secolare ma della gente normale che ha combattuto con il proprio corpo e il proprio sangue per acquisire questi diritti
    .
    bacio

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