venerdì 14 novembre 2008

TESTAMENTO BIOLOGICO (2)



 


C'è un passaggio che mi sfugge nel problema della libertà di cura: in quale momento e per quali ragioni io, persona detentrice di diritti costituzionali e del diritto primario chiamato "habeas corpus", dovrei per legge perdere la mia libertà personale e diventare proprietà di uno o più medici?


La perdita della coscienza comporta automaticamente la perdita dei miei diritti costituzionali, fra cui quello all'autodeterminazione?


 

7 commenti:

  1. Giusto, più libertà di scelta e meno accanimento terapeutico. Buon blogging, harmonia.

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  2. Si sbaglia proprio il punto di vista: nel momento in cui un essere umano perde la propria coscienza ha perso il carattere fondamentale della nostra specie,la ragione.E' gia morto.Il resto sono speculazione, dolore per i familiari e tutto ciò che ne consegue..."purtroppo" nessun Papa è mai stato malato terminale in stato vegetativo..allora vedremo..au rtevoir

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  3. ...è tutto così difficile e complesso...

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  4. Grazie di cuore.
    Ti segnalo il mio nuovo post.
    Ciao

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  5. Mi sembra mal posta la domanda: nel momento in cui si perde la coscienza è logico che il medico tenga in vita, salvo appunto testamento biologico.
    Lorenz

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  6. è sempre il solito problema legato al concetto dell'Io. Auguri di serenità

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