lunedì 11 giugno 2007

     Il Ruanda abolisce la pena di morte


 


"La notizia dell'abolizione della pena di morte in Ruanda e quella del 58% di americani favorevoli alla moratoria delle esecuzioni, dichiarano in un comunicato Sergio D'Elia ed Elisabetta Zamparutti di Nessuno tocchi Caino, sono "segnali eccezionali che confermano la certezza di una maggioranza assoluta alla Assemblea Generale dell'Onu, una maggioranza a cui l'Unione Europea impedisce da tredici anni di esprimersi". [ La Repubblica, 10 giugno 2007 ]

Se è irrinunciabile che i responsabili dei crimini vengano puniti, è un grande avanzamento civile e umano che il Ruanda abbia deciso di non ricorrere alla pena di morte per fare giustizia.




Ricordiamo bene i massacri di enormi proporzioni in Ruanda, un vero e proprio genocidio perpetrato in brevissimo tempo, dall'aprile al luglio del 1994. Le vittime furono in massima parte di etnia Tutsi, in minoranza rispetto all'etnia Hutu.


Parlando del concetto di Ubuntu, Desmond Tutu, scrive: "Noi  siamo intessuti in una fitta rete di interdipendenze: come diciamo con un'espressione africana, una persona è una persona attraverso altre persone. Disumanizzare l'altro significa inevitabilmente disumanizzare se stessi." Ma, sul genocidio in Ruanda, non può fare a meno di domandarsi: "Come mai i ruandesi non hanno dato prova della qualità dell'unbuntou, distruggendosi invece l'un l'altro nel più cruento genocidio che mai si ricordi nella storia di quel bellissimo paese? Non so come mai. Posso soltanto dire che chiaramente non sitratta di un processo automatico, che si verifica invariabilmente; e che neppure si tratta di una qualità specifica dei neri, perché il Sudafrica ha avuto la grazia di annoverare tra i suoi cittadini persone eccezionali di tutte le razze, non solo neri ma anche bianchi." [ D. Tutu, Non c'è futuro senza perdono, Feltrinelli, pag. 33 ]


Questa importantissima cancellazione del crimine di stato detto "pena di morte" significa per il Ruanda un ritorno all'Ubuntu. E intanto va avanti la lotta a suon di digiuni di Pannella e degli altri. Non è positivo che si sia resa necessaria questa forma di lotta nerll'Italia e nell'Europa di oggi. E' degna di biasimo la mancanza di interesse del nostro servizio pubblico televisivo, a parte qualche eccezione di non grande peso (ieri però ho visto un buon servizio su RAI 3). E' insopportabile l'ambiguità della Germania e di parte della UE nel portare avanti la moratoria in un momento che sembra quanto mai favorevole. Ma di chi o di che cosa hanno paura. Mica della solita Cina, o dei gemelli polacchi, tanto per fare un paio di nomi?


Aggiornamento del 12 giugno 2007, 09:35


"Il tribunale del Ruanda assume spesso decisioni di portata storica: non posso dimenticare che fu il primo al mondo, nei primi anni 90, a considerare lo stupro, durante le guerre, come crimine contro l'umanità. In Ruanda il ricorso allo stupro puntava a cancellare l'altra etnia: accompagnato da mutilazioni di genitali, femminili e maschili, come per eliminare un'intera stirpe, ben oltre il confine tra misoginia e razzismo.
La nostra Europa ha avuto bisogno del conflitto nella ex Jugoslavia per accettare, anni dopo, questa nuda realtà." dal commento di Masso57


Sono interessanti queste lezioni che arrivano dal Ruanda, il posto dal quale meno te le aspetteresti. Sarei grata a Massimo se mi ripescasse la fonte della notizia, perché è stupefacente il contrasto con le vicende ruandesi dei primi anni '90 e in particolare dei terribili mesi del 1994. Comunque l'Unione Europea fa una ben strana politica. Ora c'è il problema del sostegno alla richiesta di moratoria della pena di morte. Moratoria, attenzione, non abolizione.


Link forniti da  Masso57: 1. International Criminal Tribunal for Rwanda - 2. IL GENOCIDIO IN RWANDA - 3. Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda


*****


Ho scoperto e firmato poco fa un appello di "Nessuno tocchi Caino" al governo italiano per la moratoria ONU delle esecuzioni capitali.  APPELLO QUI



Noi sottoscritti:


conosciamo fin dal 1994, e riconosciamo in queste ultime settimane, la leadership dei Governi e del Movimento Pro-Moratoria italiani a favore della proclamazione di una Moratoria universale della pena di morte alle Nazioni unite. Riteniamo che, dopo anni di rinvii e ricerche di consensi dell'Unione europea in quanto tale non richiesti né necessari, il tempo per l'azione al Palazzo di Vetro sia dunque arrivato.


Ci appelliamo quindi al Presidente del Consiglio Romano Prodi, dando seguito alle delibere del Parlamento italiano e agli inviti e riconoscimenti del Parlamento europeo, affinché depositi nelle prossime ore, assieme al gruppo di paesi di tutti i continenti che si sono già manifestati, il progetto di risoluzione definito sulla base della Dichiarazione di associazione del dicembre scorso già sottoscritta da 93 paesi, per la Moratoria universale della pena di morte, al fine di porlo al voto entro la sessione in corso dell'Assemblea generale.


14 commenti:

  1. Sarebbe davvero contraddittorio se l'Europa intralciasse questo importantissimo passo avanti della complessiva civiltà umana. Beccaria era europeo, o no? E ragionava sull'efficacia della pena, non su tenerezze verso abominevoli assassini.Sulla poca attenzione dei media: sono troppoimpegnati a divertire con lepidezze e smorfierie: argomento che non fa audencie, accidenti all'Auditel e alla pubblicità...

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  2. come vedi lo spirito di Ubuntu e' tornato anche in Ruanda che opportunamente e civilmente ha abolito la pena di morte. Quale insegnamento e che messaggio per quelle etnie che si sono massacrate
    disperdendo le loro piccole forze per una sporca guerra civile invece di unirle per un progetto collettivo mirato al benessere di tutta la popolazione in nome di una antica e sincera fratellanza.
    E che vergogna non essere informati dai mass media come per altre guerre, dove c'e' il petrolio tanto per intenderci, che, guarda caso, vengono meglio in televisione e sono oggetto di attenzione continua da parte dei giornali di tutto il mondo.
    Sempre Ubuntu, cara amica.

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  3. Eccomi: allora la notizia che ti ho citato l'ho letta sul Sole 24 ore; alcuni riferimenti precisi li puoi trovare su quello ufficiale, istituzionale:

    http://69.94.11.53/default.htm

    Interessantissimo questo link:

    http://www.educazionesviluppo.org/stampa/genogidio-rwanda.htm

    e su Wikipedia, questo altro link:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Penale_Internazionale_per_il_Ruanda

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  4. Eccomi: allora la notizia che ti ho citato l'ho letta sul Sole 24 ore; alcuni riferimenti precisi li puoi trovare su quello ufficiale, istituzionale:

    http://69.94.11.53/default.htm

    Interessantissimo questo link:

    http://www.educazionesviluppo.org/stampa/genogidio-rwanda.htm

    e su Wikipedia, questo altro link:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Penale_Internazionale_per_il_Ruanda

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  5. Eccomi: allora la notizia che ti ho citato l'ho letta sul Sole 24 ore; alcuni riferimenti precisi li puoi trovare su quello ufficiale, istituzionale:

    http://69.94.11.53/default.htm

    Interessantissimo questo link:

    http://www.educazionesviluppo.org/stampa/genogidio-rwanda.htm

    e su Wikipedia, questo altro link:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Penale_Internazionale_per_il_Ruanda

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  6. Eccomi: allora la notizia che ti ho citato l'ho letta sul Sole 24 ore; alcuni riferimenti precisi li puoi trovare su quello ufficiale, istituzionale:

    http://69.94.11.53/default.htm

    Interessantissimo questo link:

    http://www.educazionesviluppo.org/stampa/genogidio-rwanda.htm

    e su Wikipedia, questo altro link:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Penale_Internazionale_per_il_Ruanda

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  7. a livello personale, un'amica ha adottato una bambina di 5 anni(che oggi ne ha 15)all'epoca del genocidio del Ruanda.Oggi,per la prima volta, madre adottiva e ragazza, andranno in Ruanda per recuperare la memoria dolorosa.

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  8. a livello personale, un'amica ha adottato una bambina di 5 anni(che oggi ne ha 15)all'epoca del genocidio del Ruanda.Oggi,per la prima volta, madre adottiva e ragazza, andranno in Ruanda per recuperare la memoria dolorosa.

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  9. a livello personale, un'amica ha adottato una bambina di 5 anni(che oggi ne ha 15)all'epoca del genocidio del Ruanda.Oggi,per la prima volta, madre adottiva e ragazza, andranno in Ruanda per recuperare la memoria dolorosa.

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  10. a livello personale, un'amica ha adottato una bambina di 5 anni(che oggi ne ha 15)all'epoca del genocidio del Ruanda.Oggi,per la prima volta, madre adottiva e ragazza, andranno in Ruanda per recuperare la memoria dolorosa.

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  11. Tutsi e Hutu.
    Due etnìe che , per motivi drammatici, ci sono divenute familiari, come ci fossero entrate in casa con il loro carico di dolore e di orrore.
    Apprendo qui quanto succede di positivo in Ruanda.
    Vado al link che hai inserito.
    E ti lascio un bacio lungo lungo

    RispondiElimina
  12. Tutsi e Hutu.
    Due etnìe che , per motivi drammatici, ci sono divenute familiari, come ci fossero entrate in casa con il loro carico di dolore e di orrore.
    Apprendo qui quanto succede di positivo in Ruanda.
    Vado al link che hai inserito.
    E ti lascio un bacio lungo lungo

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  13. Tutsi e Hutu.
    Due etnìe che , per motivi drammatici, ci sono divenute familiari, come ci fossero entrate in casa con il loro carico di dolore e di orrore.
    Apprendo qui quanto succede di positivo in Ruanda.
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    E ti lascio un bacio lungo lungo

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  14. Tutsi e Hutu.
    Due etnìe che , per motivi drammatici, ci sono divenute familiari, come ci fossero entrate in casa con il loro carico di dolore e di orrore.
    Apprendo qui quanto succede di positivo in Ruanda.
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    E ti lascio un bacio lungo lungo

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