martedì 19 giugno 2007

      Hanno ucciso la ricerca di Umberto Veronesi


Una legge ingiusta. La pensavo così tre anni fa, quando mi battevo per il "sì" alla parziale abrogazione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, e la penso ancora così. Avevamo previsto che sarebbero state le donne a pagare le conseguenze della legge, e così è stato. [...]


Voglio annotare, tra le altre ricadute negative della legge attuale, anche il rischio che la ricerca italiana si volatilizzi, o prenda la via dell'estero come sta succedendo sempre più  spesso. Fino al 2004, quando è entrata in vigore la nuova legge, l'Italia è stata all'avanguardia in Europa e nel mondo, ora invece è costretta non solo ad abbandonare ricerche di grande potenzialità, ma anche a seguire protocolli clinici di scarsa validità scientifica, e capisco l'esasperazione di scienziati come Carlo Flamigni. [...]


Io rispetto la fede religiosa ma non trovo giusto che una convinzione religiosa diventi il principio ispiratore, il solo e l'unico, di una legge che tutta la società, credente o no, deve rispettare e subire. [...]


Ma io spero e il dibattito continuerà. La libertà riproduttiva è uno dei diritti fondamentali della persona. A un certo punto lo capiranno tutti. Le idee sono come i semi portati dal vento. Prima o poi i semi si posano, e danno frutto.


Sono frammenti che ho estrapolato dall'articolo pubblicato da L'Espresso questa settimana, dove peraltro è possibile leggere un altro articolo: Fecondazione da Far West di Chiara Valentini. Calano le gravidanze. Soprattutto per le donne meno giovani. Quadruplicata la fuga all'estero. Il bilancio dei primi tre anni delle norme sulla procreazione assistita  -QUI 


Quest'anno è la volta dei DICO, intanto sta arrivando il turno del testamento biologico. La fede religiosa delle persone deve essere rispettata, come afferma il prof. Veronesi, ne sono convinta anch'io. Ma come convincere i detentori del grande dono a rispettare i diritti umani di tutte le persone? Credenti e no? E' una questione che investe i principi e l'organizzazione delle democrazie. Della nostra più che mai. Se tutto questo sta accadendo, se la conflittualità sociale è così diffusa, se non è sentito il dovere di salvaguardare le minoranze, evidentemente qualche meccanismo si è inceppato.


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In Convivium: La Nuvola di Shelley - QUI

6 commenti:

  1. Ah, ecco: sono solo capitata mentre sistemavi...

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  2. @ Marzia

    Grazie, Marzia, cara e generosa amica! Uno dei miei colori preferiti sui petali di uno splendido fiore. E complimenti per la grafica!

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  3. Certo, cara amica, che se lasciano morire la ricerca diventiamo se gia' non lo siamo un paese del terzo mondo. E i nostri migliori ricercatori, i piu' intelligenti e preparati andranno ad arricchire le strutture di altri paesi con un danno incalcolabile e difficilmente riparabile.
    Scusa H. se sono meno presente ma ho ancora tanti problemi in questo difficile periodo.
    Un saluto a tutta la famiglia, sempre buon blog e ubuntu.

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  4. Grazie per questa segnalazione, la posizione di Veronesi è, ahimè condivisibile.
    Un saluto.

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