martedì 26 giugno 2007

Giornata internazionale per le vittime di tortura


26 Giugno 2007



"Per tortura si intende ogni atto mediante il quale siano inflitti intenzionalmente a una persona dolori e sofferenze gravi, sia fisici che mentali, allo scopo di ottenere da essa o da un'altra persona informazioni o una confessione, per punirla per un atto che essa o un'altra persona ha commesso o è sospettata di aver commesso, per intimidirla o sottoporla a coercizione o intimidire o sottoporre a coercizione un'altra persona o per qualunque ragione che sia basata su una discriminazione di qualsiasi tipo, a condizione che il dolore o la sofferenza siano inflitti da o su istigazione o con il consenso o l'acquiescenza di un pubblico ufficiale o altra persona che svolga una funzione ufficiale. Non comprende il dolore o la sofferenza che risultino esclusivamente da, o siano inerenti o incidentali rispetto a sanzioni lecite."
(Art. 1.1 della Convenzione dell'ONU contro la tortura del 1984)


La Giornata Internazionale per le vittime delle tortura è stata proclamata nel 1997 dall'Assemblea Generale dell'ONU.  Il 26 giugno 1987, infatti, è entrata in vigore la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, che ha reso inderogabile il divieto di ricorrere alla tortura. La Convenzione, però, è stato firmata soltanto da 132 dei 193 paesi membri dell'ONU: uno scarto sinistro e oltremodo condannabile tra una maggioranza, per quanto larga, e la totalità degli stati. L'abolizione di una delle più crudeli pratiche contro i diritti umani non può che essere totale, non ci sono alibi di nessun genere che possanno giustificarne il mantenimento. Gli stati che applicano la tortura ancora oggi, dopo i millenni di dolori strazianti e di cammino per la loro eliminazione, si pongono in una posizione criminale. Non ci sono deroghe che tengano, né argomentazioni di alcun tipo, né mistificazioni o occultamenti.



MARTEDI 26 GIUGNO, GIORNATA INTERNAZIONALE PER LE VITTIME DI TORTURA: A ROMA AMNESTY INTERNATIONAL E FANDANGO INSIEME PER CHIEDERE LA CHIUSURA DEL CENTRO DI DETENZIONE DI GUANTANAMO. MANIFESTAZIONE E ANTEPRIMA DEL
DOCUMENTARIO ‘GITMO’. Fonte: Amnesty International 
>>>QUI<<<
 - Link: Articolo 21


18 commenti:

  1. Guantanamo è un nome che riassume, da solo, brutalità che vogliamo nascondere, vogliamo relegare al mondo "incivile".
    La vergogna di questa realtà pesa come un macigno sulla coscienza e la storia del nostro tempo...

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  2. A proposito di torturatori, su Repubblica c'è un preoccupante articolo su Cheney. La faccia truce dell'America...

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  3. Ieri sera ho seguito illuminati tg nostrani per vedere se qualcosa trapelasse: l'unico carcere di cui parlavano era quello appena lasciato da una biondina inconsistente...
    Ho letto anch'io con raccapriccio l'articolo citato da Paolo: allucinante che costoro poi parlino di "esportare" la democrazia.

    TpnO.

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    Ho letto anch'io con raccapriccio l'articolo citato da Paolo: allucinante che costoro poi parlino di "esportare" la democrazia.

    TpnO.

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  5. Ieri sera ho seguito illuminati tg nostrani per vedere se qualcosa trapelasse: l'unico carcere di cui parlavano era quello appena lasciato da una biondina inconsistente...
    Ho letto anch'io con raccapriccio l'articolo citato da Paolo: allucinante che costoro poi parlino di "esportare" la democrazia.

    TpnO.

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  6. Un pò di anni or sono Piero Angela attraverso degli esperimenti con uomini e donne volontari, ha dimostrato che in alcune situazioni l'essere umano non si preoccupa d'infliggere dolore ai suoi simili. Rimasi sconcertata da quelle immagini! Ho letto "Un uomo" della Fallaci e in questo libro le torture inflitte a Panagulis raggiungono l'incredibile.Non parliamo dei campi di sterminio.....
    Perchè l'uomo non usa questa fantasia per scopi più nobili?
    Il dolore va sconfitto e mai provocato.
    Un abbraccio

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  7. ..il prolificare delle giornate memoria mi fa tristemente constatare quanta poca ne abbiano le persone, di memoria sensibile e spontanea, intendo.

    Apprezzo le giornate internazionali di..., ma consentitemi un poco di amarezza.

    a77

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  8. In Word press trovi quanto mi chiedesti sulla Chiesa di Capri.
    Parto ma ti porto con me, nella mente e nel cuore.
    Bacia da parte mia anche la dolcezza che è con te.

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  9. Ti ho scritto prima di partire amite Splinder.
    Ho usato il nick dell'ultimo tuo blog.

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