martedì 20 giugno 2006


Il Governo nella Costituzione del 1948


Art. 94. Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.


- Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.


- Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenere la fiducia. Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.
- La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.


Art. 32. (Governo in Parlamento) nella riforma della baita di Lorenzago


1. L'articolo 94 della Costituzione e' sostituito dal seguente: "Art. 94.


- Il Primo ministro illustra il programma di legislatura e la composizione del Governo alle Camere entro dieci giorni dalla nomina.


- La Camera dei deputati si esprime con un voto sul programma.


- Il Primo ministro ogni anno presenta il rapporto sulla sua attuazione e sullo stato del Paese.


- Il Primo ministro puo' porre la questione di fiducia e chiedere che la Camera dei deputati si esprima, con priorita' su ogni altra proposta, con voto conforme alle proposte del Governo, nei casi previsti dal suo regolamento. La votazione ha luogo per appello nominale. In caso di voto contrario, il Primo ministro si dimette. Non e' comunque ammessa la questione di fiducia sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale.


- In qualsiasi momento la Camera dei deputati puo' obbligare il Primo ministro alle dimissioni, con l'approvazione di una mozione di sfiducia.


- La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un quinto dei componenti della Camera dei deputati, non puo' essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione, deve essere votata per appello nominale e approvata dalla maggioranza assoluta dei componenti. Nel caso di approvazione, il Primo ministro si dimette e il Presidente della Repubblica decreta lo scioglimento della Camera dei deputati ed indice le elezioni.


- Il Primo ministro si dimette altresi' qualora la mozione di sfiducia sia stata respinta con il voto determinante di deputati non appartenenti alla maggioranza espressa dalle elezioni. In tale caso si applica l'articolo 88, secondo comma.


Qualora sia presentata e approvata una mozione di sfiducia, con la designazione di un nuovo Primo ministro, da parte dei deputati appartenenti alla maggioranza espressa dalle elezioni in numero non inferiore alla maggioranza dei componenti della Camera, il Primo ministro si dimette e il Presidente della Repubblica nomina il Primo ministro designato dalla mozione. La mozione non puo' essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione e deve essere votata per appello nominale".


 



I poteri del Presidente del Consiglio nella Costituzione del 1948


Art. 95. Il Presidente del Consiglio dei ministri


- dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile.


- Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attivita dei ministri.


- I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri.


- La legge provvede all'ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l'organizzazione dei ministeri.



Art. 33. (Poteri del Primo ministro e dei ministri) nella riforma di Calderoli e dei suoi amici


1. L'articolo 95 della Costituzione e' sostituito dal seguente:  "Art. 95.


- I ministri sono nominati e revocati dal Primo ministro.


- Il Primo ministro determina la politica generale del Governo e ne e' responsabile.


- Garantisce l'unita' di indirizzo politico e amministrativo, dirigendo, promuovendo e coordinando l'attivita' dei ministri.


- I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri e individualmente degli atti dei loro dicasteri. La legge provvede all'ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l'organizzazione dei ministeri".


Questi i testi integrali della Costituzione del 1948 e della riforma di marca Berlusconi-Bossi. Li ho letti e riletti. Li ho suddivisi in paragrafi per essere sicura di capire ogni cosa parola per parola, secondo una tecnica molto semplice di comprensione del testo. L'italiano di Calderoli è alquanto ostico rispetto al carattere cristallino della Costituzione del 1948: questa è la prima penosa impressione. Per i contenuti, ho letto numerosi commenti e spiegazioni di autorevoli costituzionalisti. 

6 commenti:

  1. uff... purtroppo in giro x forum e blog scopro che molti voteranno sì

    -_-

    mi viene da dire che se lo meritano... ma sarei cattiva...

    juliet -_-

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  2. mettiamo che il 27 per cento voti no, e il 13 si..ci andrebbe bene, vero?ma..ma..su liberazione,rina gagliardi,parla di un piano per far cadere prodi, tagliare le ali,e dar corso a un neo centrismo che avrebbe come leva l'udc..ecco l'inciucio, mi preoccupa..pero' di piu..
    ciau harmo,stai bene

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  3. Il referendum vale più di ogni altra cosa, il NO è l'unica arma che abbiamo a disposizione per salvare la Costituzione.
    Grazie per la tua puntuale e chiara documentazione. Baciotto*

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  4. ma l'avete visto bene Calderoli? Pare un elefante ubriaco... mole massiccia, guance rubizze e sguardo annebbiato sotto una fronte bassa e sopraccigli cespugliosi, rari lampi di malizia sullo stile "v'ho fregato, eh?"...
    Boh... se la fisiognomica insegna qualcosa, c'è di che stare in pensiero!

    Ma gli italiani ...che, forse, non avranno tutta la tua accortezza e voglia di capire fino in fondo... spero che lo guardino bene e ricordino tutte le sue provocazioni. Quest'uomo beota ci ha messo a rischio ben più di una volta... maglietta anti-Maometto, legge eletterale-porcata ecc... e ora l'aggressione alla Costituzione...
    Al MALE non c'è mai fine? forse è il momento di mettere un bel paletto nel c... hmmm... nel cuore di questo vampiro distruttivo.
    NO, NO, NO

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  5. che dire... dipendesse da me ritirerei molti certificati elettorali per difficoltà d'intendere e volere... e poi manderei quella testa intelligente di bossi e di calderoli (che ieri a ballarò ha fatto la figura del cretino...) ai lavori forzati, anzi... a lavorare con un contratto co.co.co.!

    juliet

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  6. Questo aspetto, con i poteri di questo "Primo-ministro" molto simili a quelli di un monarca o un dittatore, fanno davvero paura!!!!
    Grazie, carissima Harmonia: oggi abbiamo attinto a piene mani dal tuo encomiabile lavoro in difesa della costituzione!!!

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