martedì 13 giugno 2006

Amartya Sen on 'Identity and Violence: The Illusion of Destiny'


Amartya Sen - Author, Economist and Nobel Laureate
Monday, June 12, 2006; 12:00 PM - Washington Post - una discussione online.


From Book World:


"Over this discursive little book lies the shadow of Sen's formidable Harvard colleague, the political scientist Samuel P. Huntington, with his celebrated theory of the "clash of civilizations." Sen has assigned himself the role of the anti-Huntington: Sen sees Huntington's thesis of cultural conflict yielding a one-dimensional approach to human identity -- and leading to the "civilizational and religious partitioning of the world," which can only occasion greater global disorder.


Here, in contrast, is Sen celebrating the complexity of human identity: "The same person can be, without any contradiction, an American citizen, of Caribbean origin, with African ancestry, a Christian, a liberal, a woman, a vegetarian, a long-distance runner, a historian, a schoolteacher, a novelist, a feminist, a heterosexual, a believer in gay and lesbian rights, a theater lover, an environmental activist, a tennis fan, a jazz musician," etc. One's civilizational identity is not one's destiny, Sen observes, and civilizational "partitioning" -- seeing the planet culture by culture -- does not capture the messiness of the world. This Earth of ours, he says, is made more "flammable" by warring definitions of human identity, rather than an embrace of the many different facets that make us human."


Viva la complessità! In questo periodo storico in cui molti ricercano la prigione di identità che si escludono a vicenda e che sono innaturali, le tesi di Amartya Sen sono una boccata d'aria fresca, una via di salvezza tra i proclami bellicosi dei neo-teocon, in preda a isteriche fregole pseudoreligiose e pseudoidentitarie. Formidabile il libro di Amartya Sen su cui "aleggia l'ombra del collega di Harvard, lo scienziato politico Samuel P. Huntington, con la sua famosa teoria dello "scontro di civiltà". Sen ha assegnato a se stesso il ruolo di anti-Huntington: Sen vede le tesi di scontro culturale di Huntington cedere a un approccio unidimensionale all'identità umana - e condurre a una "partizione di civilizzazione e religiosa del mondo", che può solo provocare un più grande disordine globale.


Qui, all'opposto, Sen va celebrando la complessità dell'identità umana: "la stessa persona può essere, senza alcuna contraddizione, essere un cittadino Americano, di origine Caraibica, con antenati Africani, un Cristiano, un liberale, una donna, un vegetariano, ... Questa nostra Terra, egli dice, è resa più "infiammabile" dalle definizioni bellicose di identità umana, piuttosto che da un complesso di molti differenti aspetti che ci rendono umani."


Mi sembrerebbe impietoso ricordare i neo-teo-con nostrani, da Pera a Ferrara e affini, se non ritenessi importante sottolineare quali disastri possano derivare dalle loro teorie. Per non parlare della Lega e della sua influenza, sproporzionata rispetto ai numeri, sul destino di noi italiani. Superfluo dire che sto pensando, come ogni giorno, al prossimo referendum confermativo della riforma costituzionale tesa a indebolire l'unità nazionale in nome di identità ristrette e unidimensionali più che mai. Che cosa c'entra? C'entra perché è stata una forma di concezione unidimensionale della poliedrica realtà della nazione a spingerci verso scelte dissennate e pericolose.



Fonte per Amartya Sen: Washington Post 

4 commenti:

  1. Sono rimasta catturata da Eraclito..:)

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  2. L'ometto del Giramundo non capisce una cippa di inglese....!!!
    Però una cosa è certa, pur non avendo potuto leggere le parti del post non in italiano:
    Concordanza assoluta nel ritenere assolutamente pericolosi e anacronistici questi portatori del pensiero neo-con e le loro barricate sociali e culturali in nome dell'identità!
    Da ateo spero che se questo Dio esiste veramente, prima o poi si incavoli maledettamente con questi personaggi che si sentono in diritto di essere i suoi portavoce in terra!!!
    Vale per i signori Pera, Casini, i legaioli che, anzichè vergognarsi per la loro propensione alla xenofobia e al pregiudizio, si invocano ai valori cristiani...
    Speriamo e contiamo di abbatterli con una valanga di NO al referendum a questi "politici" in camicetta verde!!!
    E vogliamo parlare poi di Bush che ha dichiarato di sentire la voce di Dio che gli consiglia le strategie da seguire????

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  3. L'ometto del Giramundo non capisce una cippa di inglese....!!!
    Però una cosa è certa, pur non avendo potuto leggere le parti del post non in italiano:
    Concordanza assoluta nel ritenere assolutamente pericolosi e anacronistici questi portatori del pensiero neo-con e le loro barricate sociali e culturali in nome dell'identità!
    Da ateo spero che se questo Dio esiste veramente, prima o poi si incavoli maledettamente con questi personaggi che si sentono in diritto di essere i suoi portavoce in terra!!!
    Vale per i signori Pera, Casini, i legaioli che, anzichè vergognarsi per la loro propensione alla xenofobia e al pregiudizio, si invocano ai valori cristiani...
    Speriamo e contiamo di abbatterli con una valanga di NO al referendum a questi "politici" in camicetta verde!!!
    E vogliamo parlare poi di Bush che ha dichiarato di sentire la voce di Dio che gli consiglia le strategie da seguire????

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  4. Le idee di Sen hanno suscitato molte discussioni in UK, e hanno contribuito alla nascita dello Euston Manifesto, non so se ne hai sentito parlare.

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