martedì 9 settembre 2003

Nigeria: l’udienza di appello per il caso di


Amina Lawal si terrà il 25 Settembre


Il verdetto del processo d'appello per Amina Lawal, condannata alla lapidazione per avere avuto un figlio fuori del matrimonio, è stato aggiornato al 25 settembre, ha deciso la corte d'appello di Katsina (nord della Nigeria). Il 25 settembre è la data in cui il precedente processo aveva fissato l'esecuzione della donna.


Amnesty International ritiene che il diritto di Amina Lawal ad una rappresentanza legale, ad un processo giusto e al diritto all’appello al momento siano garantiti. Amina Lawal non è in stato di detenzione e ha un’eccellente rappresentanza legale. È aiutata da una coalizione di gruppi di donne nigeriane e gruppi dei diritti umani, con cui Amnesty International è a stretto contatto.



Purtroppo questo caso è stato rinviato talmente tante volte che molti di coloro che si sono mobilitati per l’annullamento della sua condanna non possono comprendere perché una donna e la sua bambina possano essere trattati così duramente. Questo sta diventando un caso palese di giustizia posticipata, che è giustizia negata.


Il Caso


Amina Lawal – una donna musulmana – è stata giudicata colpevole nel marzo 2002 per aver avuto un figlio al di fuori del matrimonio. Secondo i "Codici penali della Sharia", introdotti in Nigeria nel 1999 e in vigore in alcuni Stati del nord del paese, questo è stato sufficiente a condannarla per adulterio e a chiamarla a comparire in giudizio di fronte ad un tribunale della Sharia per rispondere di un "crimine" che ora è punito con la pena di morte per lapidazione.


Scheda: la pena di morte in Nigeria


Il nuovo codice penale della sharia permette alle corti della sharia di imporre condanne a morte anche per quei casi per i quali in precedenza non erano previste pene gravi. Secondo i "vecchi codici penali" degli Stati della Nigeria settentrionale e anche per il Codice penale federale, applicabile negli Stati del sud del paese, i processi che possono portare alla pena capitale devono essere tenuti solo dall'Alta Corte dello Stato. Con il nuovo codice della sharia, la situazione è completamente mutata.


Il nuovo codice penale della sharia e il Codice di procedura penale della sharia violano molti trattati internazionali ratificati dalla Nigeria, tra cui la Convenzione contro la tortura e altri trattamenti crudeli e degradanti delle Nazioni Unite e il Patto internazionale sui diritti civili e politici.


da AMNESTY INTERNATIONAL

1 commento:

  1. Rimango allibito dalla ferocia della sharia. Ma legge perchè? Imposta da chi su chi? Fondata su cosa? E non mi si tiri in ballo la religione islamica; mi pare piuttosto ferocia maschile contro l'universo femminile. La speranza è la consapevolezza e poi la rivolta delle donne di quel mondo. E anche la nostra, di consapevolezza.

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