martedì 24 giugno 2003

LA MUTILAZIONI DEGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI




Agonia - Stella Ubigho                       Pietra per infibulazione



un'esperienza che non dimenticherò mai       Alloysius Osagie




 





Ogni anno almeno due milioni di bambine africane e orientali subiscono


la mutilazione degli organi genitali.


Nei giorni 21-22-23 Giugno 2003 si è tenuto al Cairo un Convegno contro le mutilazioni


legata alla campagna StopFgm lanciata l'anno scorso a Bruxelles.


NOHA OMARI
IL CAIRO
In alcuni paesi donna non si nasce, lo si diventa con una violenza: ogni anno 2 milioni di bambine


vengono iniziate alla loro femminilità con un rasoio, un coltello o un pezzo di vetro. Ogni strumento


è buono per mutilare gli organi genitali. E restituire al mondo bambine con movenze sensuali frutto


di vere e proprie torture - che lasciano cicatrici profonde - e da un ramo di acacia infilato tra le


gambe per giorni. Prendono coscienza della loro diversità fin da piccole, quando escono di casa


e la mamma urla: «Non giocare a palla, se no ti strappi». Imparano così che essere donna è un


percorso aspro e tutto in salita, fatto di dolore e sottomissione all'uomo, l'unico essere


autorizzato a fare loro raggiungere l'orgasmo. Secondo l'Organizzazione mondiale della


sanità in almeno 28 paesi africani, in Medio Oriente, nell'estremo oriente e ormai, con


le migrazioni, anche in occidente, almeno 130 mila donne sono colpite da 4 diverse forme


di mutilazioni genitali: dalla clitoridectomia all'infibulazione (quasi totale cucitura), dalla


cauterizzazione (sale e limone per impedire lo sviluppo), all'escissione. Ampie casistiche,


pochi numeri certi e un unico risultato: disturbi psicologici, complicazioni sanitarie, sterilità,


alto tasso di mortalità della madre e del bambino durante il parto. «Eppure ci sono dei ginecologi,


all'università, che insegnano ai futuri dottori i (presunti) vantaggi della mutilazione», spiega Mona


al Tobgui, che coordina, per l'Ong egiziana Società per la prevenzione di pratiche dannose, il


convegno internazionale sulle mutilazioni, che si apre oggi (21-22-23 giugno) al Cairo e si collega


alla campagna mondiale StopFgm lanciata nel dicembre scorso all'Unione europea da Emma Bonino.


Fino a oggi hanno aderito più di 3000 persone e numerose associazioni tra le quali, in Italia, l'Unione


donne italiane (Udi), Aidos e Fillea Cgil. «Abbiamo deciso di parlare e agire - è scritto nell'appello -


consce che


il silenzio è il migliore alleato di una pratica terribile


che colpisce milioni di donne



Silence?


Juliet Ezenwa Nze


Chiediamo a tutti di fare


qualsiasi cosa sia in loro potere per abolire


le mutilazioni genitali femminili



The Victim  -  Emmanuel Ekpeni                 Midnight Act  - Menassah Imonikebe


 


La mutilazione dei genitali femminili attraverso gli


              Occhi degli Artisti Nigeriani


continua su IL MANIFESTO, 21 Giugno 2002, pag. 7


UNA DOMANDA:


QUANTI GIORNALI HANNO LA NOTIZIA DEL CONVEGNO IN PRIMA PAGINA?


QUANTI GIORNALI RICORDANO QUESTI ORRORI ALMENO UNA VOLTA OGNI TANTO?





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