ERANO 315
Era il 3 febbraio 2011
315 Onorevoli della Camera dei Deputati
E votarono a favore della
VERSIONE DELL'ONOREVOLE PANIZ
"Egli ha telefonato - sì, è vero - a un funzionario della questura. Lo ha fatto senza esercitare pressioni di sorta per chiedere un'informazione , nella convinzione, vera o sbagliata che fosse, che Karima El Mahroug fosse parente di un presidente di Stato. E lo sapete meglio di me, lo sapete meglio di me che la tutela dei rapporti internazionali passa anche attraverso telefonate come questa. Ricordatevi quello che è successo nei rapporti tra Svizzera e Libia! Ricordatevelo bene."
Immagino una pagina di un ipotetico libro di Storia dei nostri giorni. Mi pare che si possa dire: il fatto è questo. La Storia si fa sui documenti e questa è la parte di documento che interessa, perché queste dichiarazioni i 315 Onorevoli hanno sottoscritto con il loro voto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paniz. Ne ha facoltà.
MAURIZIO PANIZ. Signor Presidente, colleghi, ogni cittadino italiano, anche chi ha l'onore di ricoprire funzioni pubbliche, ha diritto ad una sfera di riservatezza e di intimità che nessuno dovrebbe violare, se non in presenza di denunciate ed accreditate ipotesi di reato, certamente, non per la mera ricerca di presunte illiceità. Pag. 84
È il diritto alla privacy, tanto importante che il Garante, inascoltato, è dovuto intervenire nei giorni scorsi con il monito ad evitare di diffondere e pubblicizzare informazioni non essenziali che possano ledere la riservatezza delle persone. Ma vi è qualcuno, tra magistrati ed inquirenti, che abbia mai pagato per la fuga di notizie (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania)? In un Paese «dei due pesi e delle due misure», si può infangare il Presidente Berlusconi con migliaia di carte e non succede nulla; si può scrivere un solo articolo nei confronti della dottoressa Boccassini e, ventiquattr'ore dopo, si trova un ufficio sequestrato (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania), si trova un'indagine nel cuore del Consiglio superiore della magistratura, si trova un suo consigliere esposto al ludibrio dell'intera nazione (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile).
Questo diritto alla privacy per Silvio Berlusconi è stato gravemente violato, senza che vi fosse una denuncia, un esposto, una qualche obiettiva ragione, se non la spasmodica ricerca di qualche cosa di utile per denigrarlo.
Si è costruita una notizia di reato, ma è ora di finirla di inventarsi reati: la gente vuole che si puniscano i ladri, i truffatori, i mafiosi, non che si consumino le risorse per fotografare le cene o le feste (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania - Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Questa inchiesta della procura di Milano è già costata ben oltre un milione di euro, ha avuto circa 150 mila intercettazioni telefoniche e sono stati almeno centocinquanta gli uomini impegnati in attività di perquisizione. Questi sono gli sperperi della giustizia da gridare al Paese, altro che la mancanza di carte da fotocopia negli uffici giudiziari (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania)!
La casa di Silvio Berlusconi, del Presidente del Consiglio, è stata monitorata fin dal gennaio del 2010, cinque mesi circa prima della famosa telefonata che ha innestato il reato di concussione. Le persone che sono entrate in casa sua sono state di fatto controllate, molte intercettate a lungo e in maniera sistematica, molte interrogate, senza che vi fosse una denuncia che legittimasse questo tipo di controllo.
Nei suoi confronti, è stato emesso un invito a comparire di ben 389 pagine. Ma mi rivolgo a voi colleghi di quest'Aula, magistrati e giornalisti: avete mai visto un invito a comparire di 389 pagine (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile)? La grandissima parte di esse non contiene alcun riferimento ad interventi di carattere giudiziale, ma una sequela di intercettazioni, di sporchi riferimenti, di fatti squisitamente privati, che nelle aule di giustizia non dovrebbero entrare, che nelle Aule del Parlamento non dovrebbero entrare, e che qui sono state fatte entrare.
E puntualmente, pochi minuti prima che la Giunta per le autorizzazioni si riunisse per decidere, sono arrivate altre 227 pagine, la gran parte delle quali poteva essere inviata con il primo dossier. Ma ciò non sarebbe servito per alimentare la spinta mediatica, la denigrazione sistematica.
Ed ancora, di tale secondo dossier è stato fatto addirittura un comunicato stampa per rendere noto a tutti che era arrivato quel carteggio. Tutto ciò è stato reso pubblico con scientifica puntualità.
Dopo due voti di fiducia del settembre e del dicembre 2010, nei quali qualcuno ha sperato che il Governo crollasse, dopo una sentenza equilibrata della Corte costituzionale, che ha negato le aspettative dei detrattori più accaniti, l'intento politico che si cela in questa tempistica e in questi fatti è troppo chiaro per dovere essere sottolineato.
Ci viene chiesta l'autorizzazione ad una perquisizione mentre si sbandiera ai quattro venti il fatto che si è pronti al giudizio immediato, giudizio immediato che vuol dire prova piena, prova completa, prova esauriente. Ma allora che senso ha chiedere una perquisizione se c'è già la prova piena, completa, esauriente (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile), Pag. 85se non per alimentare, una volta di più, il circuito mediatico di denigrazione del Premier?
E da chi proviene questa richiesta? Da un'autorità giudiziaria funzionalmente incompetente, perché fin dal 28 maggio 2010 la competenza del Tribunale dei ministri appariva limpida. L'istruttoria lo ha subito evidenziato con la deposizione di ben quattro funzionari della questura di Milano e con le altre varie deposizione sentite. La valutazione ed i processi si fanno sulle carte processuali, non sulle emozioni dei racconti giornalistici, spesso compiacenti, interessati o politicizzati.
E che la competenza appartenga al Tribunale dei ministri lo ha detto un finiano doc, un professore, l'onorevole Consolo, nell'intervista al Corriere della Sera del 27 gennaio contro l'affermazione di voto del suo partito. È stato chiaro.
E che lo scrivano anche gli stessi pubblici ministeri è significativo, perché nell'invito a comparire, nel capo di imputazione, è scritto chiaro che l'onorevole Berlusconi ha abusato della sua qualità di Presidente del Consiglio dei ministri. Egli ha telefonato - sì, è vero - a un funzionario della questura. Lo ha fatto senza esercitare pressioni di sorta per chiedere un'informazione (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico), nella convinzione, vera o sbagliata che fosse, che Karima El Mahroug fosse parente di un presidente di Stato (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). E lo sapete meglio di me, lo sapete meglio di me che la tutela dei rapporti internazionali passa anche attraverso telefonate come questa (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ricordatevi quello che è successo nei rapporti tra Svizzera e Libia! Ricordatevelo bene (Vivi commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori)! Qualche mese fa!
PRESIDENTE. Prego, onorevoli colleghi.
MAURIZIO PANIZ. Ed al Tribunale dei ministri si va, come è stato esattamente detto da esponenti dell'opposizione, anche nel caso in cui ci sia il dubbio sulla competenza.
La pervicace volontà di trattenere l'istruttoria alla procura di Milano è chiara e si inserisce in un filone di diciassette anni di persecuzione giudiziaria, di migliaia e migliaia di perquisizioni, di ventotto procedimenti, di atti ed atti che sono tutti partiti nel momento in cui Silvio Berlusconi è sceso in politica. Tutte queste iniziative, tutti questi tentativi di delegittimazione per via giudiziale non fanno onore alle migliaia di magistrati che tutti i giorni fanno in silenzio il loro encomiabile e delicato lavoro (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile).
Per i minori, si va alla competenza del Tribunale dei minori. Per i Ministri, si va alla competenza del Tribunale dei ministri. Con la nostra scelta di invocare la competenza del Tribunale dei ministri, noi difendiamo quello che prevede la Costituzione italiana (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Il Tribunale dei ministri non è fatto da politici interessati e non è un ufficio giudiziario compiacente. È fatto da veri e propri magistrati togati, che fanno il loro dovere come tutti. È il giudice naturale in questa vicenda. E sarà il Tribunale dei ministri a decidere se ci sono o non ci sono reati. Ed io non ho tema di smentita nel dire che dei reati di cui si parla, non c'è traccia (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile)!
La concussione non ha l'elemento oggettivo, non ha la costrizione, non ha l'induzione, non ha l'utilità, non ha l'elemento soggettivo. La congiunzione con minori è esclusa dalla stessa minore, peraltro presentatasi ventiquattrenne in mille e mille telefonate, in mille e mille contatti, in mille e mille interviste (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico)!
Non è una scelta di comodo quella del Popolo della Libertà, ma una scelta di giustizia e di rispetto delle regole e dovreste sostenerla anche voi, colleghi dell'opposizione, che, per un distorto utilizzo Pag. 86della giustizia, c'avete rimesso il Governo della scorsa legislatura (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile).
PRESIDENTE. La prego di concludere, onorevole Paniz.
MAURIZIO PANIZ. Voi dite che l'Italia viene danneggiata da questa iniziativa. Ditelo a quei magistrati e a coloro che hanno diffuso queste notizie! Voi invocate la presunzione di innocenza. Ditelo a coloro che hanno subito le conseguenze di vent'anni di persecuzione giudiziaria!
PRESIDENTE. Onorevole Paniz, la invito a concludere.
MAURIZIO PANIZ. Voi dite che agevoliamo la strumentalizzazione delle regole processuali a fini difensivi, ma siamo noi quelli che hanno inasprito le pene contro la prostituzione minorile (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile - Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori)!
Siamo noi che siamo intervenuti per l'arresto dei latitanti (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile - Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori)!
Ma non siamo noi, non siamo noi quelli che sono andati a patti con la mafia (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile - Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori)!
PRESIDENTE. Onorevole Paniz, concluda.
MAURIZIO PANIZ. Continuate pure! Voi lavorate per denigrare il Premier (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile - Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Lui e noi lavoriamo per l'Italia, solo per l'Italia! Questa è la differenza (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile - Congratulazioni - Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico)!
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto.
Ricordo che nella Conferenza dei presidenti di gruppo, riunitasi il 31 gennaio, fu previsto che la votazione sulla domanda di autorizzazione avrebbe avuto luogo alle ore 19. Sono le ore 18,55. Dovrei, pertanto, sospendere la seduta fino alle ore 19, a meno che i presidenti dei gruppi non siano di diverso avviso.
Io sono costretto a tenere fede a quello che, all'unanimità, è stato deciso nella Conferenza dei presidenti di gruppo, ossia che non si sarebbe votato se non a partire dalle ore 19, ed è anche la ragione per la quale ho consentito all'onorevole Paniz di parlare qualche minuto di più.
Sospendo, pertanto, la seduta che riprenderà alle ore 19.
Fonte: Sito ufficiale Camera dei Deputati
Le sottolineature sono mie.
E' ufficiale, il Parlamento Italiano ha ratificato formalmente che il Presidente del Consiglio è così rintronato da credere alla panzana inverosimile della nipotina di Mubarak e di telefonare in questura al solo fine di evitare un incidente diplomatico. Basterebbe già questo per le dimissioni, perchè non è opportuno essere governati da un boccalone che abbocca a certe cose. Ovviamente sarebbe bastata una telefonata di qualche funzionario all'ambasciata egiziana per chiarire l'equivoco, se equivoco ci fosse stato, ma al solerte Paniz non è familiare il dubbio e neppure il senso del ridicolo. Tra l'altro, ci sarebbero un paio di domande da fare a questi signori: accertato, perchè non è stato smentito, che la notizia del fermo di Ruby è arrivata a Berlusconi, che si trovava in Francia, tramite la telefonata di una prostituta brasiliana, è normale che una prostituta abbia il numero di cellulare del Presidente del Consiglio? E se quest'ultimo nega di essere mai andato a prostitute in tutta la sua vita, com'è stato possibile che l'avesse? Colpa di Santoro?
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