mercoledì 19 settembre 2007

PENA DI MORTE


Verso la moratoria tra difficoltà, timori e ipocrisie e veti polacchi.


Prodi ha scritto una lettera ai 55 premi nobel firmatari dell’appello per la presentazione della risoluzione sulla moratoria universale della pena di morte:


“Desidero ringraziarvi di cuore per l’appello che mi avete rivolto a sostegno di una causa cosi’ nobile. Anche grazie al vostro sforzo ed alla vostra mobilitazione un numero crescente di paesi, di organizzazioni governative di esponenti della societa’ civile hanno risposto positivamente alla nostra iniziativa contro la pena di morte. Siamo adesso giunti a un momento decisivo. All’inizio dell’assemblea generale delle Nazioni Unite che si aprira’ nei prossimi giorni, l’Europa e Paesi di ogni regione del mondo presenteranno insieme una risoluzione sulla moratoria universale delle esecuzioni e l’abolizione della pena di morte. l’Obiettivo e’ giungere al piu’ presto alla sua approvazione in Assemblea. Per prepararci al meglio a questa scadenza, l’Italia e il Portogallo promuovono a New York una riunione dei ministri degli Esteri dei 95 paesi firmatari della dichiarazione di associazione del dicembre scorso sulla moratoria delle esecuzioni capitali e l’abolizione della pena di morte. La riunine, cui sono invitati anche i paesi delle Nazioni Unite che hanno abolito la pena di morte o stabilito una moratoria, si terra’ il 28 settembre prossimo al Palazzo di Vetro, con inizio alle ore 8.30. Un vostro autorevole sostegno a questo evento e la partecipazione di quanti di voi saranno a New York in quei giorni sarebbero una testimonianza straordinaria di un impegno comune per vincere tutti insieme questa sfida decisiva per una sempre piu’ piena realizzazione dei diritti umani universali. Ringrazio fin da ora tutti coloro che vorranno raccogliere il nostro invito ad essere presenti. Romano Prodi”. [ Fonte: AGI, 18 settembre 2007 ]


e intanto


Polonia conferma sua opposizione a giornata contro pena di morte

BRUXELLES. martedì, 18 settembre 2007 6.39 (Reuters) - La Polonia ha confermato oggi la sua opposizione alla proposta di altri paesi membri della Ue di creare una giornata europea contro la pena di morte, secondo quanto riferito dal ministro della Giustizia Clemente Mastella.


"A questo punto non credo che il prossimo 10 ottobre si faccia", ha detto Mastella ai giornalisti riferendosi alla proposta di celebrare in quella data la ricorrenza dell'abolizione della pena di morte nei paesi europei.


"E' una piccola battuta di arresto", ha aggiunto il ministro dopo aver partecipato ad una riunione dei ministri della Giustizia dell'Unione che si è tenuta oggi a Bruxelles.


Il titolare di via Arenula ha definito "speciose" le argomentazioni addotte dalla Polonia, definendo l'opposizione di Vienna (?) alla proposta "un atto arrogante".


I gemelli che guidano il governo polacco con il loro partito conservatore e cattolico -- Lech Kaczynski, presidente della Repubblica, e Jaroslaw Kaczynski, primo ministro -- vorrebbero vedere approvata la celebrazione di una giornata che, oltre alla pena di morte, simboleggi anche la protezione della vita più in generale condannando eutanasia e aborto.


"Stabilire una giornata europea contro la pena di morte all'improvviso è diventata una priorità. Prima vorremmo discutere quello che realmente vuol dire", ha detto il ministro degli Interni polacco Wladyslaw Stasiak ai giornalisti.


La disputa è sintomatica di una tensione più generale che si è venuta a creare fra la Polonia e Bruxelles in vista delle elezioni per rinnovare il Parlamento di Varsavia che si svolgeranno il 21 di ottobre.


Un diplomatico della Ue ha detto che, a causa delle imminenti elezioni, è difficile che la posizione polacca possa cambiare nonostante le forti pressioni esercitate su Varsavia da parte della Commissione europea e del Portogallo, che detiene il turno della presidenza.


Il partito Legge e Giustizia dei gemelli Kaczynskis, al governo da due anni, ha basato infatti la sua campagna elettorale sulla promessa di combattere la corruzione e tornare ai valori tradizionali della famiglia, ottenendo anche l'appoggio della ultra cattolica e anti-europea Radio Maryja.


Alla luce del veto polacco, il ministro della Giustizia portoghese Alberto Costa ha detto di avere comunque intenzione di trovare un modo per celebrare l'abolizione della pena capitale.


Portogallo e Italia sono fra i paesi più impegnati nella lotta per l'abolizione della pena di morte.


In vista della discussione all'Onu sulla moratoria delle esecuzioni capitali, oggi il presidente del Consiglio Romano Prodi ha annunciato l'intenzione di Roma e Lisbona di promuovere a New York, il 28 settembre prossimo a margine dei lavori dell'Assemblea generale, una riunione dei ministri degli Esteri dei 95 paesi che l'anno scorso hanno firmato una dichiarazione sul tema.


L'annuncio è contenuto in una lettera firmata da Prodi e indirizzata ai 55 premi Nobel che lo avevano pregato di accelerare i tempi sulla discussione dell'abolizione della pena capitale, secondo quanto dichiarato da Palazzo Chigi in una nota.


La Polonia, insieme a Malta e all'Irlanda, sono gli unici paesi dove l'interruzione volontaria di gravidanza non è permessa e dove spesso politici e prelati hanno definito la pratica dell'eutanasia in Olanda come una cultura di morte.  [ © Reuters 2007. Tutti i diritti assegna a Reuters. ]


Ma i Radicali continuano la loro lotta pacifica con sciopero della fame a oltranza e manifestazioni. Consiglio a ogni viandante di visitare il sito radicali.it che è ricchissimo di informazioni al riguardo. Quelle informazioni che il nostro servizio pubblico radiotelevisivo continua a negarci con inspiegabile ottusa testardaggine. Quelle informazioni che sembra non arrivino al soglio pontificio e nemmeno al presidente della CEI Bagnasco (se qualcuno sa di un intervento dell'alto prelato generalmente interventista, è pregato di informarmi).

14 commenti:

  1. Mah,io sono contraria alla pena di morte!
    E anche all'aborto!

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  2. Mah,io sono contraria alla pena di morte!
    E anche all'aborto!

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  3. Mah,io sono contraria alla pena di morte!
    E anche all'aborto!

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  4. Mah,io sono contraria alla pena di morte!
    E anche all'aborto!

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  5. grazie della tua puntuale informazione...

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  6. Mi faccio la stessa domanda di Masso...ci sarà una motivazione sebbene di natura culturale.
    Riguardo a questa pesa di posizione del nostro Premier ne sono compiaciuta: finalmente!
    E mi consola un pò nel leggere le tristi notizie polacche...

    RispondiElimina
  7. Mi faccio la stessa domanda di Masso...ci sarà una motivazione sebbene di natura culturale.
    Riguardo a questa pesa di posizione del nostro Premier ne sono compiaciuta: finalmente!
    E mi consola un pò nel leggere le tristi notizie polacche...

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  8. Mi faccio la stessa domanda di Masso...ci sarà una motivazione sebbene di natura culturale.
    Riguardo a questa pesa di posizione del nostro Premier ne sono compiaciuta: finalmente!
    E mi consola un pò nel leggere le tristi notizie polacche...

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  9. Mi faccio la stessa domanda di Masso...ci sarà una motivazione sebbene di natura culturale.
    Riguardo a questa pesa di posizione del nostro Premier ne sono compiaciuta: finalmente!
    E mi consola un pò nel leggere le tristi notizie polacche...

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  10. Errata corrige: presa di posizione..

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  11. ...ma Masso (ne trovi conferma al mio commento da te) e Marzia, il tutto è assolutamente coerente! Quando si consideri la vita di ognuno come esclusiva 'proprietà' dello Stato...
    (...con tutto quel che consegue, economicamente e politicamente a nascite e morti auspicate)
    Ti abbraccio, anche se con grande sconforto, cara Amica (che orribile nuovo medioevo stiamo vivendo!)

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  12. E' una battaglia culturale da affermare in sede internazionale... inutile illudersi in questo campo i tempi maturano su basi decennali.
    Lodevoli comunque l'impegno italiano nel complesso (Governo e radicali ma non solo) e portoghese.

    Riguardo alla Polonia...sembra la versione trash (doppia) del Berlusconismo virato Calderoli. Chiaro esempio che al peggio non c'è mai limite.

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  13. E' una battaglia culturale da affermare in sede internazionale... inutile illudersi in questo campo i tempi maturano su basi decennali.
    Lodevoli comunque l'impegno italiano nel complesso (Governo e radicali ma non solo) e portoghese.

    Riguardo alla Polonia...sembra la versione trash (doppia) del Berlusconismo virato Calderoli. Chiaro esempio che al peggio non c'è mai limite.

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  14. E' una battaglia culturale da affermare in sede internazionale... inutile illudersi in questo campo i tempi maturano su basi decennali.
    Lodevoli comunque l'impegno italiano nel complesso (Governo e radicali ma non solo) e portoghese.

    Riguardo alla Polonia...sembra la versione trash (doppia) del Berlusconismo virato Calderoli. Chiaro esempio che al peggio non c'è mai limite.

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