DARFUR
©UNICEF
dal Vertice dell'Unione Africana
"Il Darfour ci chiama in causa", ha dichiarato il presidente della Commissione dell'UA, Alpha Oumar Konaré. "Noi lanciamo un appello ardente ai nostri amici sudanesi (...): fermate i vostri attacchi, fermate i vostri bombardamenti! (...) La pace in Sudan è la pace nel Ciàd, nella Repubblica Centrafricana", ha aggiunto, evocando "una guerra che noi non vogliamo vedere". [continua su Le Monde: QUI]
Ecco, il Darfur! C'è un genocidio nel Darfur? La risposta dell'ONU, risoluzione 1564/2004, è quella che segue:
"La crisi in Sudan deve considerarsi a tutti gli effetti una crisi umanitaria. Il tasso di mortalità "crude mortality rate" usato per definire l’esistenza di tale crisi è di un morto ogni 10.000 persone ogni giorno. Una recente stima dell’Organizzazione mondiale della sanità ha stabilito che il tasso per quel che concerne il Darfur settentrionale è di 1,5 morti mentre nella regione meridionale è addirittura di 2,9 morti. Ciò significa che in Darfur, dove vive una popolazione di un milione e 200 mila persone, almeno 10000 muoiono ogni mese." [ da La crisi nel Darfur: la Risoluzione 1564 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ]
Ammetto che non riesco a seguire la "crisi" del Darfur. Le notizie non sono molte e gli sviluppi di questa immane tragedia non vengono seguiti quotidianamente dai nostri media, ma non è di questo che voglio parlare. Voglio piuttosto proseguire il discorso del post precedente sulla giornata della memoria, il cui scopo principale è quello di onorare le vittime di quel genocidio con un impegno costante su diversi fronti. Innanzitutto l'impegno volto a evitare ogni sua possibile ripetizione, sia pure in scala ridotta. Sappiamo che purtroppo questo non è stato sufficiente: altri "genocidi" sono stati perpetrati anche negli ultimi tempi. Sappiamo anche che c'è un altro problema da non sottovalutare: il negazionismo. Un problema da non sottovalutare, soprattutto nella prospettiva di tragici eventi futuri.
In che cosa può consistere l'impegno di una persona "comune, semplice" come me? Certo non può bastare il raccoglimento di un giorno o anche di più giorni. Ci sono i movimenti di protesta che hanno la forza delle molte voci, c'è il voto a sostegno dei politici che hanno i diritti umani tra le loro priorità, c'è l'impegno personale nel volontariato e innumerevoli altre cose che ora non mi vengono in mente. Quanto al negazionismo, infine, penso che l'impegno possa esprimersi nello studio e nella riflessione personale. Comincerei subito con una domanda su cui molti studiosi si sono arrovellati: che cosa si intende per genocidio? E continuerei con l'informazione sugli altri genocidi.
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Foto: bbc.co.uk >>> QUI
terribile modo di ripulirsi dalle responsabilità il negazionismo; molto interessante questo post, ma anche preoccupante.
RispondiEliminaun sorriso e grazie per questi lavori di analisi della realtà che ci offri.
un sorriso
veradafne
terribile modo di ripulirsi dalle responsabilità il negazionismo; molto interessante questo post, ma anche preoccupante.
RispondiEliminaun sorriso e grazie per questi lavori di analisi della realtà che ci offri.
un sorriso
veradafne
terribile modo di ripulirsi dalle responsabilità il negazionismo; molto interessante questo post, ma anche preoccupante.
RispondiEliminaun sorriso e grazie per questi lavori di analisi della realtà che ci offri.
un sorriso
veradafne
cara harmonia, penso di aver riflettuto abbastanza sulla definizione di genocidio, che come sai non è univoca, e ti dirò che sono per un'interpretazione ampia, voglio dire non solo in senso etnico o religioso ma anche politico, di genere ma questa mia riflessione non sposta di un millimetro il fatto che il governo sudanese appoggia gli janjaweed e ostacola (grazie all'appoggio cinese) l'intervento di peacekeepers
RispondiEliminaOrmai in questo mondo rarefatto è diventata un'abilità sorprendente a parlare e parlare senza dire niente...
RispondiEliminaMutty. Ti abbraccio...
Ormai in questo mondo rarefatto è diventata un'abilità sorprendente a parlare e parlare senza dire niente...
RispondiEliminaMutty. Ti abbraccio...
Ormai in questo mondo rarefatto è diventata un'abilità sorprendente a parlare e parlare senza dire niente...
RispondiEliminaMutty. Ti abbraccio...
@vera.stazioncina
RispondiEliminaI motivi del negazionismo sono più di uno, e non ultimo, a mio parere, un invincibile e assurdo antisemitismo. Al negazionismo, però, bisogna instancabilmente opporre le testimonianze, i documenti, le idee, la ricerca storica.
@laBuba
In uno dei prossimi post vorrei appunto rendere conto delle discussioni sulla nozione di "genocidio". Come te sono convinta che si debba adottare lo spettro più ampio possibile, ma in modo da non diluire il significato. La definizione dell'ONU, "crisi umanitaria", è talmente generica da non significare quasi nulla. Quanto al governo sudanese, ritengo che abbia responsabilità enormi, ovviamente insieme a chi lo sostiene nel matenere l'orrore.
Ti leggo e ti seguo sempre..lo sai...^^
RispondiEliminaMia amabile amica, tu sai perchè latito nei commenti...ma tu sei nei miei pensieri.
RispondiEliminaLo sai.
:)
Mia amabile amica, tu sai perchè latito nei commenti...ma tu sei nei miei pensieri.
RispondiEliminaLo sai.
:)
Mia amabile amica, tu sai perchè latito nei commenti...ma tu sei nei miei pensieri.
RispondiEliminaLo sai.
:)
Di tutti i genocidi occorre parlare, perchè spesso c'è chi strumentalizza.
RispondiElimina:-)
Di tutti i genocidi occorre parlare, perchè spesso c'è chi strumentalizza.
RispondiElimina:-)
Di tutti i genocidi occorre parlare, perchè spesso c'è chi strumentalizza.
RispondiElimina:-)
Cosa si intende per genocidio? nel caso del Darfour, l'indifferenza dei media e del mondo, a un crimine immondo. Grazie, Harmoinia, per questi tuoi approfondimenti, baciotto*
RispondiEliminaCosa si intende per genocidio? nel caso del Darfour, l'indifferenza dei media e del mondo, a un crimine immondo. Grazie, Harmoinia, per questi tuoi approfondimenti, baciotto*
RispondiEliminaCosa si intende per genocidio? nel caso del Darfour, l'indifferenza dei media e del mondo, a un crimine immondo. Grazie, Harmoinia, per questi tuoi approfondimenti, baciotto*
RispondiEliminadecidere preventivamente di sterminare un intero popolo; non è questo genocidio (cfr conferenza di Wansee 1942)?
RispondiEliminamannaggia, lo sapevo, me lo aspettavo, non si finisce mai di impedire questi drammi, tanto più quanto viviamo nella bambagia del nostro benessere e siamo egoisti..
RispondiEliminache tristezza, e allora, avanti ancora nella lotta a questo male, non bisogna mai fermarsi di prendere coscienza di questi drammi
un abbraccio da claudio
mannaggia, lo sapevo, me lo aspettavo, non si finisce mai di impedire questi drammi, tanto più quanto viviamo nella bambagia del nostro benessere e siamo egoisti..
RispondiEliminache tristezza, e allora, avanti ancora nella lotta a questo male, non bisogna mai fermarsi di prendere coscienza di questi drammi
un abbraccio da claudio
mannaggia, lo sapevo, me lo aspettavo, non si finisce mai di impedire questi drammi, tanto più quanto viviamo nella bambagia del nostro benessere e siamo egoisti..
RispondiEliminache tristezza, e allora, avanti ancora nella lotta a questo male, non bisogna mai fermarsi di prendere coscienza di questi drammi
un abbraccio da claudio
ormai ci sono tante tragedie al mondo che nemmeno conosciamo... visto che ci fanno conoscere solo quello che a loro fa comodo! :)
RispondiEliminabacio juliet
ormai ci sono tante tragedie al mondo che nemmeno conosciamo... visto che ci fanno conoscere solo quello che a loro fa comodo! :)
RispondiEliminabacio juliet
ormai ci sono tante tragedie al mondo che nemmeno conosciamo... visto che ci fanno conoscere solo quello che a loro fa comodo! :)
RispondiEliminabacio juliet
brava, grazie di questo tuo impegno(del genocidio del Ruanda ancora si parla poco, eppure è stato un modello tremendo di pulizia etnica)
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