AFRICA
EPA e ACQUA
Ieri si è chiuso il World Social Forum di Nairobi. I grandi media ne hanno parlato poco o quasi nulla. Spero che almeno da domani, almeno la carta stampata se ne occupi con qualche approfondimento. Confesso che non sapevo che cosa fosse l' EPA, mentre sono un po' più informata sul problema della privatizzazione dell' ACQUA. Ogni commento diventa superfluo quando i fatti parlano con tale chiarezza.
EPA - Accordi di partnerariato economico - Il nome non fa pensare a qualcosa di negativo per l'Africa, ma che cosa siano quegli accordi lo spiega molto bene Alex Zanotelli sul Manifesto di ieri. [QUI]
Perché l'Africa teme l'Epa
Dal cuore dell'Africa, sotto un sole cocente e una luce abbagliante nel momento finale del Forum mondiale sociale che si tiene qui a Nairobi in Kenya, sento il bisogno di lanciare con forza il grido di allarme sugli Epa (Accordi di partnerariato economico) che ho ascoltato qui al Forum.
In queste giornate sia i rappresentanti contadini dell'Africa occidentale (oltre 30 milioni di agricoltori), sia le organizzazioni più svariate hanno cantato e urlato: «No all'Epa!»; c'è stata perfino una marcia contro gli Epa nel Forum. Eppure molti italiani non sanno proprio di cosa si tratta. Pensano forse all'epatite! Eppure è una questione molto grave che toccherà la vita di milioni di Africani!
Mi domando: ma perché la stampa non parla di queste cose? Perché non aiuta il popolo italiano a capire, a informarsi?
Che cos'è l'Epa? E' il nuovo trattato di partnerariato economico che l'Unione europea sta preparando con l'Africa dei paesi Acp (Africa, Caraibi e Pacifico, ndr) che rimpiazzerà il trattato di Cotonou che regge le relazioni economiche con i paesi impoveriti.
Con l'Epa l'Africa sarà divisa in quattro regioni. Molto discutibili queste divisioni che sembrano riflettere interessi nostri più che logiche del mercato africano. Scopo fondamentale dell'Epa è la liberalizzazione economica: gli stati africani infatti non potranno più imporre tariffe nelle importazioni.
Questa costituirà una grossa perdita per gli stati africani che ottengono dal 10 per cento al 60 per cento delle proprie entrate annuali da queste tariffe. L'Epa avrà conseguenze devastanti per i produttori locali che non potranno competere con i prodotti agricoli importati che vengono svenduti (dumping) sul mercato locale. Ricordiamo che gli agricoltori europei ricevono 50 miliardi di euro all'anno come sovvenzioni per cui possono svendere i loro prodotti agricoli in un'Africa che rimane al 70 per cento agricola. L'Africa dovrà assistere impotente all'invasione dei prodotti agricoli europei. Questi sono accordi capestro per l'Africa nera già oggi così dissanguata! Da questo Forum mondiale arriva oggi con forza il grido dell'Africa che non ne vuole sapere dell'Epa.
Questa è la gente ma è chiaro che i governi africani la pensano diversamente e sono tentati di firmare. Abbiamo infatti solo pochi mesi a disposizione, perché l'Epa verrà firmato entro il primo gennaio 2008. Per cui questi sono mesi fondamentali. Chiedo che tutte le forze sane di questo paese con le forze missionarie che operano in Italia e in Europa si mettano insieme e lancino con forza una campagna contro l'Epa (una campagna lanciata lo scorso anno dall'Aefjn (Accesso ai farmaci in Africa, ndr) che ha la propria sede a Bruxelles). Ma non sarà facile, il tempo è breve.
Ma è quest'Africa che soffre, questi volti bellissimi di bambini neri, meravigliosi destinati al macello che mi spingono a scrivere e ad impegnarmi.
Chiedo al governo Prodi che specifichi la propria posizione ufficiale su questi Accordi di partnerariato economico. Chiedo ai parlamentari italiani di iniziare una serie di interrogazioni parlamentari al riguardo. Chiedo ai parlamentari europei di mettersi insieme al di là delle ideologie perché si tratta di una catastrofe annunciata per l'Africa se si permetterà che gli accordi Epa passino.
Chiedo che tutti abbiano il diritto a vivere.
ACQUA - « ... Poi la parola d’ordine è acqua. Se perdiamo la battaglia sul diritto all’acqua perderemo anche quella sulla povertà e sulla democrazia. Perché se oggi abbiamo 50 milioni di morti per fami tra pochi anni, se non facciamo niente, avremo 100 milioni di morti per sete. E che questo tema sia fondamentale lo abbiamo visto anche qui al Forum dove una bottiglietta piccola di acqua costava 40 scellini e la gente veniva da me, da noi, a chiderci di comprargliela perché non se la possono permettere». Alex Zanotelli > QUI [L'Unità] e <QUI [Nigrizia]
Cominciamo da noi con una firma per una legge di iniziativa popolare, qui, in Italia:
"È cominciata il 13 gennaio la raccolta di firme per portare in parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per il riconoscimento dell'acqua come bene comune e diritto umano universale, affinché la gestione e la tutela di questa risorsa fondamentale venga affidata a enti di diritto pubblico. Il risultato del primo weekend di raccolta firme è stato senza dubbio molto positivo: quasi 15 mila, sulle 50 mila che sono necessarie per portare al parlamento la proposta.
Non solo un buon numero di firme già dall'inizio, ma anche un altro risultato: se il Governo confermerà l'impegno preso in riunione con i promotori del movimento, verrà emanato un decreto che prevede una moratoria per i processi di privatizzazione dell'acqua attualmente già in corso, all'interno delle politiche di riforma sui servizi pubblici locali.
A portare la questione dell'acqua a livello nazionale è un forum che raccoglie circa 60 realtà nazionali e più di 400 comitati locali, coordinati da una segreteria romana: questo dimostra che la società civile, ancora una volta, è più avanti rispetto al mondo politico, perché quotidianamente più vicina ai problemi, perché sicuramente più attenta e con il potere di una rete così numerosa, diffusa e forte, la possibilità di fare pressione a livello politico è decisamente significativa.
Di diritto all'acqua si parla anche al Forum sociale in corso in questi giorni a Nairobi, mentre negli slums di Kibera i poveri fanno la fila per comprare un po' di acqua, il cui prezzo varia a seconda della disponibilità, con infrastrutture praticamente inesistenti, promesse politiche e processi di privatizzazione in corso. ..." continua QUI
Foto: 1. da savethechildren; 2. da international rivers network
Proprio sabato mattina ero in piazza e c'era il banchetto di raccolta delle firme per l'acqua (per il nostro futuro, meglio). Al che, parlando con la simpatica addetta alla raccolta delle firme, si era fatta una scommessa sulle cifre: io avevo pronosticato almeno 200 firme nei due giorni, lei era fortemente scettica. Il fatto che poi alla sera della domenica fossero oltre il doppio mi ha fatto sorridere alla speranza, mentre mi fa rabbia il disinteresse pressocchè totale dei media italiani sul WSF: non che mi aspettassi uno speciale di "Porta a Porta" sull'argomento, ma almeno avere qualche informazione, anche superficiale. Probabilmente occorrerà suggerire agli organizzatori che il prossimo si tenga nella Casa del GF o al Billionaire.....
RispondiEliminaMeno male che abbiamo le nostre isole di informazione, quelle cui approdare sicuri.
TpnO, carissima amica (e grazie per essere risalita alla fonte sorgiva del fiume...)
Passo, mi informo..e firmo..
RispondiEliminaPoi ripasso per leggere con la dovuta attenzione.
Un bacio!
Passo, mi informo..e firmo..
RispondiEliminaPoi ripasso per leggere con la dovuta attenzione.
Un bacio!
post completo e molto importante, grazie
RispondiEliminaGrazie per queste preziose informazioni, ero all'oscuro sulla questione EPA. Baciotto e buon w/e*
RispondiEliminaGrazie della notizia. :-)
RispondiEliminacara harmonia, pensa che per alcuni mesi a capo dell'acquedotto pugliese (il maggiore d'europa, credo) è stato niente meno che riccardo petrella, che era stato nominato da vendola (l'unica cosa veramente di sinistra fatta da quando è stato inopinatamente eletto alla regione), ha deciso di dimettersi perché in disaccordo con la volontà (politicamente molto pragmatica) di lasciare statutariamente l'ente aqp come una spa, secondo petrella (e anche, nel mio infinitesimo, secondo me) infatti la natura di spa mal si concilia con l'impegno, affermato a parole dalla giunta, di garantire la natura pubblica non solo della proprietà (regioni puglia e basilicata) ma anche della gestione dei servizi di distribuzione del bene acqua.
RispondiEliminala privatizzazione dell'acqua ha corrisposto all'affermarsi a sinistra della corrente riformista, quindi sarà complicato: che si dicano liberali o riformisti i nostri governanti sono tutti convinti assertori della liberalizzazione e privatizzazione.
cara harmonia, pensa che per alcuni mesi a capo dell'acquedotto pugliese (il maggiore d'europa, credo) è stato niente meno che riccardo petrella, che era stato nominato da vendola (l'unica cosa veramente di sinistra fatta da quando è stato inopinatamente eletto alla regione), ha deciso di dimettersi perché in disaccordo con la volontà (politicamente molto pragmatica) di lasciare statutariamente l'ente aqp come una spa, secondo petrella (e anche, nel mio infinitesimo, secondo me) infatti la natura di spa mal si concilia con l'impegno, affermato a parole dalla giunta, di garantire la natura pubblica non solo della proprietà (regioni puglia e basilicata) ma anche della gestione dei servizi di distribuzione del bene acqua.
RispondiEliminala privatizzazione dell'acqua ha corrisposto all'affermarsi a sinistra della corrente riformista, quindi sarà complicato: che si dicano liberali o riformisti i nostri governanti sono tutti convinti assertori della liberalizzazione e privatizzazione.
cara harmonia, pensa che per alcuni mesi a capo dell'acquedotto pugliese (il maggiore d'europa, credo) è stato niente meno che riccardo petrella, che era stato nominato da vendola (l'unica cosa veramente di sinistra fatta da quando è stato inopinatamente eletto alla regione), ha deciso di dimettersi perché in disaccordo con la volontà (politicamente molto pragmatica) di lasciare statutariamente l'ente aqp come una spa, secondo petrella (e anche, nel mio infinitesimo, secondo me) infatti la natura di spa mal si concilia con l'impegno, affermato a parole dalla giunta, di garantire la natura pubblica non solo della proprietà (regioni puglia e basilicata) ma anche della gestione dei servizi di distribuzione del bene acqua.
RispondiEliminala privatizzazione dell'acqua ha corrisposto all'affermarsi a sinistra della corrente riformista, quindi sarà complicato: che si dicano liberali o riformisti i nostri governanti sono tutti convinti assertori della liberalizzazione e privatizzazione.
E' una bella fortuna che a informarmi su ciò che mi interessa ci siano i blog degli amici al posto dei giornali! ;-)
RispondiEliminaLorenz
E' una bella fortuna che a informarmi su ciò che mi interessa ci siano i blog degli amici al posto dei giornali! ;-)
RispondiEliminaLorenz
E' una bella fortuna che a informarmi su ciò che mi interessa ci siano i blog degli amici al posto dei giornali! ;-)
RispondiEliminaLorenz
Grazie cara harmonia per documentare cosi' bene un problema cosi' serio come questo dell"epa". L'ennesima fregatura per le popolazioni africane a dimostrazione, ancora una volta, di quanto sia becera la politica anche a livello internazionale. Per non parlare del problema dell'acqua. Che tristezza, cara amica sembra impossibile che al giorno d'oggi con tutta la tecnologia avanzata a disposizione non siamo in grado di assicurare i bisogni primari e minimali a tutte le popolazioni del mondo. Che vergogna ma per fortuna non sono il solo a sentirmi indignato.
RispondiEliminaBuon blog H. e grazie come sempre.
Grazie cara harmonia per documentare cosi' bene un problema cosi' serio come questo dell"epa". L'ennesima fregatura per le popolazioni africane a dimostrazione, ancora una volta, di quanto sia becera la politica anche a livello internazionale. Per non parlare del problema dell'acqua. Che tristezza, cara amica sembra impossibile che al giorno d'oggi con tutta la tecnologia avanzata a disposizione non siamo in grado di assicurare i bisogni primari e minimali a tutte le popolazioni del mondo. Che vergogna ma per fortuna non sono il solo a sentirmi indignato.
RispondiEliminaBuon blog H. e grazie come sempre.
Grazie cara harmonia per documentare cosi' bene un problema cosi' serio come questo dell"epa". L'ennesima fregatura per le popolazioni africane a dimostrazione, ancora una volta, di quanto sia becera la politica anche a livello internazionale. Per non parlare del problema dell'acqua. Che tristezza, cara amica sembra impossibile che al giorno d'oggi con tutta la tecnologia avanzata a disposizione non siamo in grado di assicurare i bisogni primari e minimali a tutte le popolazioni del mondo. Che vergogna ma per fortuna non sono il solo a sentirmi indignato.
RispondiEliminaBuon blog H. e grazie come sempre.
grazie a te di aver "condiviso "con noi questi momenti
RispondiEliminaciao
cinzia
grazie a te di aver "condiviso "con noi questi momenti
RispondiEliminaciao
cinzia
grazie a te di aver "condiviso "con noi questi momenti
RispondiEliminaciao
cinzia
grazie del tuo affetto, Harmonia, e delle cose importanti ke posti ^^
RispondiEliminaun grande abbraccio dai ragazzi ^^
Ghost
grazie del tuo affetto, Harmonia, e delle cose importanti ke posti ^^
RispondiEliminaun grande abbraccio dai ragazzi ^^
Ghost
grazie del tuo affetto, Harmonia, e delle cose importanti ke posti ^^
RispondiEliminaun grande abbraccio dai ragazzi ^^
Ghost
Cercherò il banchetto! L'acqua deve essere sottratta ad ogni logica di mercato. E su scala planetaria sia riconosciuta bene collettivo, da dividersi tra tutti, come l'aria. In quanto a Nairobi, colpisce l'assenza dei nostri sostenitori dei primi Forum, ormai ben sistemati in parlamenti e parlamentini. Una bella vergogna. Zanotelli ha evidentemente fonti più alte per la sua dedizione....
RispondiEliminaSul settimanale per il quale collaboro c'è notizia della iniziativa qua a Salerno. Posso scannerizzarti l'articolo,amabile amica, ma ho bisogno di tempo.
RispondiEliminaUn bacio!
Sul settimanale per il quale collaboro c'è notizia della iniziativa qua a Salerno. Posso scannerizzarti l'articolo,amabile amica, ma ho bisogno di tempo.
RispondiEliminaUn bacio!
Sul settimanale per il quale collaboro c'è notizia della iniziativa qua a Salerno. Posso scannerizzarti l'articolo,amabile amica, ma ho bisogno di tempo.
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