Le Fosse Ardeatine
Oggi il 62° anniversario dell'eccidio, oggi un pensiero più intenso per onorare quei nostri martiri, oggi un rinnovato impegno contro il fascismo e il nazismo. Un minuto di silenzio e una rosa della pace, prima di tornare all'infelice attualità "politica".
Caro diario, dell'allerta USA a gamba tesa nelle nostre elezioni oggi parlano tutti i quotidiani. Ne hanno parlato le television e le radio. A me è sembrato di particolare interesse questo articolo del Sole 24 Ore che offre la lista delle nazioni per le quali questo allarme è stato dato. Vediamo allora in compagnia di quali Stati ci mette l'amico George: io l'ho trovato istruttivo. Si parte da Kabul e Baghdad per continuare con ... ma ecco l'articolo e la "lista". E' una cosa che corrobora molto il nostro orgoglio nazionale, vista la situazione politica degli Stati nostri compagni, non c'è che dire.
Gli Usa: allerta in Italia, possibili violenze nei cortei
Il dipartimento di Stato statunitense ha emesso un avviso ai viaggiatori americani che si recassero in Italia alla vigilia delle elezioni del 9 e 10 aprile, recependo le preoccupazioni espresse dal governo italiano di possibili manifestazioni di piazza organizzate dal movimento anti globalizzazione e da gruppi anarchici.
I contatti tra Washington e Roma, sono stati in alcuni casi diretti, in altri casi il dipartimento americano ha recepito dichiarazioni riportate da organi di informazione. Un avvertimento simile è stato emanato in passato in occasione di altri appuntamenti elettorali, come nel caso delle elezioni in Irak e in Afghanistan.
L'avvertimento scade il 19 giugno ed è uno dei quattordici attualmente in vigore.
Gli altri riguardano i viaggiatori diretti in
Bangladesh, Uganda, Venezuela,
Libia, Ciad, Medio Oriente e Africa Settentrionale,
Eritrea, Africa orientale, Asia Centrale, Kyrgyzistan, Russia.
In Bangladesh l'organizzazione terrorista Jamaatul Mujahideen Bangladesh ha rivendicato una serie di attacchi suicidi che hanno ucciso 30 persone e hanno provocato il ferimento di altre 200. In Uganda il pericolo è costituito nel nord del paese dai ribelli dell'Esercito di Resistenza del Signore. In Venezuela la preoccupazione riguarda gli spostamenti dopo la chiusura dell'autostrada tra Caracas e La Guaira e i pericoli derivati dal transito sui percorsi alternativi in aree isolate ad alta criminalità. La Libia resta nell'elenco dei stati vicini al terrorismo. L'avviso per il Chad riguarda le tensioni al confine con il Sudan. Identico il motivo dell'allerta al confine tra Eritrea ed Etiopia. Atti di terrorismo, rapimenti e assassini, che non fanno distinzioni tra obiettivi civili e ufficiali, vengono considerati possibili per i viaggiatori diretti in Medio Oriente e nel Maghreb. Pericoli simili per il Corno d'Africa, in particolare in Yemen aggravati dalla pirateria marina. La Russia è considerata a rischio di possibili azioni terroristiche rivolte anche a civili. ... continua
... Il Ministro degli Esteri Gianfranco Fini interpreta la nota del Dipartimento di Stato Usa: «Un cittadino americano che va ad una manifestazione di certi segmenti della sinistra radicale, dove si bruciano bandiere dell' America ed Israele e dichiara di essere americano e aver votato Bush sicuramente corre dei rischi». «Tutti i paesi - ha precisato Fini - che sono alla vigilia elettorale sono, ma questo risulta anche a noi, potenzialmente a rischio». Il Sole 24 Ore - 23 marzo 2006 (nota: l'allerta c'è stato anche per la Francia, dove comunque la situazione è ben diversa e, in ogni caso, non so in quali termini e se ispirato dallo stesso governo francese).
Non ho il tempo di fare commenti, e nemmeno la voglia. La lista parla da sé. Così, dopo il neutrale intervento del cardinale Camillo Ruini, ci tocca subirne un altro. Da un impero (religioso) all'altro (politico). Perfida dietrologia da parte mia? Spero ardentemente che sia così, perché ingoiare questi pezzi di realtà è molto duro. Vorrei solo essere smentita con argomentazioni rassicuranti e logiche, non con dichiarazioni come quella del nostro coraggioso e impavido ministro degli Esteri.
Considerazioni pomeridiane
Grazie, Presidente Ciampi, per il suo illuminato intervento ispirato all'amor di patria e al senso dello stato.
Poteva risparmiarsi, signor primo ministro, di parlare male dell'Italia, ancora una volta, e ancora una volta dall'estero. Posso chiederle, sommessamente e mestamente, di non farci fare altre figure barbine? Ho sentito le sue parole da Bruxelles: mi hanno colpita come uno schiaffo in pieno viso. Si contenga, per favore, almeno quando si trova all'estero.
A questo proposito consiglio il post odierno del vecchio della montagna : "HO VISTO - di Nando Dalla Chiesa"
Care amiche e amici statunitensi, sapete bene che noi non vi odiamo, anzi siamo alleati contro una defaillance della democrazia che ha portato voi a subire il secondo mandato Bush e noi a questa inaudita campagna elettorale. Noi condanniamo ogni atto violento nei vostri confronti, come anche nei confronti di altri popoli, senza se e senza ma. Aiutiamoci a vicenda a ristabilire rapporti di civiltà e cooperazione.