domenica 8 febbraio 2009

CONTRO LA DIGNITA' DEL VIVERE E DEL MORIRE


(AFP/File/Andreas Solaro)  ....................   (AP Photo/Pier Paolo Cito)


Benedetto XVI, il sovrano straniero. Silvio Berlusconi, il Premier italiano.


Questi due uomini di potere, il vecchio e il meno vecchio, li sento invadere la mia vita personale, la mia unica vita, dall'inizio alla fine. Li sento mentre frugano nelle pieghe intime della mia persona, senza rispetto e senza pietà, li sento mentre m'impongono con la forza le loro idee, li sento mentre attaccano la mia dignità e il mio senso del sacro. E tutto questo fanno a me, inerme e rispettosa delle loro credenze, dei loro diritti umani e civili, delle loro scelte. E' troppo pretendere la reciprocità? A questi due uomini di potere io grido:




 "Giù  le mani dalla  mia  persona!  Giù  le mani dalla mia mente e dal mio corpo! Giù le mani dalla mia dignità e dai miei diritti civili!"


A chi sceglie di prolungare indefinitamente lo spazio grigio tra il vivere e il morire, affidandosi alla tecnica, sia data tutta l'assistenza possibile, compresi i necessari supporti per i familiari. A chi sceglie di rifiutare le cure e le tecniche mediche, anche a costo della vita, già ora il diritto permette di farlo in virtù del "consenso informato"Quel diritto non può andare perduto nel caso la persona si trovi in stato di incoscienza. Il testamento biologico serve a preservare la pienezza della cittadinanza  con le disposizioni anticipate di trattamento. E vale solo ed esclusivamente per la persona che quelle disposizioni decide di stilare, quando è pienamente cosciente di sé, delle proprie idee sul vivere e il morire e delle proprie scelte. E' troppo chiedere che anche queste persone vengano rispettate, soprattutto in una scelta fondamentale che riguarda solo loro?


Dalla parte delle regole


di Carlo Federico Grosso


Ciò che sta accadendo attorno alla vicenda Englaro suscita perplessità e tormenti. Non intendo affrontare il problema etico. Non sarei titolato a farlo. Soprattutto, sono convinto che sui temi dell’inizio e della fine della vita ciascuno deve fare, in silenzio, soltanto i conti con la propria coscienza e non imporre agli altri le proprie eventuali certezze. Intendo invece porre alcuni interrogativi concernenti le questioni di diritto. ... La Stampa, 9 febbraio 2009


Lo tsunami costituzionale di STEFANO RODOTA'


Il veleno nichilista che anima il regime di GUSTAVO ZAGREBELSKY



Questa è una pagina di diario che continuerò ad aggiornare...



1 commento:

  1. Guardando le due immagini a fianco, mi sono ricordato del vecchio detto latino "asinus asinum fricat": non ci andassero di mezzo i NOSTRI diritti di cittadinanza, verrebbe quasi da pensare alla loro presunzione di credersi eterni. Ma.......

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