lunedì 23 febbraio 2009

BERLUSCONISMO


Decreti e leggi contro la Costituzione della Repubblica Italiana.


Ci sono molti modi per modificare una Legge Fondamentale senza dover fare il percorso costituzionale prescritto. Alcuni di questi modi sono stati utilizzati dal governo berlusconista fin dall'inizio della legislatura, in forza di una maggioranza sia consistente che assolutamente unanime, con lo strumento dei voti di fiducia e con la restrizione dei tempi di discussione parlamentare, anche quando la materia dei decreti e dei disegni di legge proposti è di carattere costituzionale. Nei fatti e de facto, infatti, si tratta di cambiare radicalmente il dettato costituzionale. Ognuno/a di noi può giudicare da sé attraverso il confronto degli articoli della Costituzione liberale con gli interventi legislativi del governo.


"Ciascuno di noi, di fronte a ciò che sta accadendo, deve piuttosto domandarsi se è d’accordo, o non è d’accordo, con un progetto politico che, sotto l’etichetta formale delle libertà, nei fatti tende ad intaccare, passo dopo passo, i diritti e le garanzie dello Stato liberale. Di questo è oggi importante ragionare e discutere, al di là degli obiettivi specificamente perseguiti da ciascuna delle nuove leggi programmate." C. F. Grosso 


*


«Il presidente del Consiglio ha in mente un paese in cui il potere viene sempre più tacitamente concentrato nelle mani di una sola persona. Questo è contro la Costituzione a cui lui ha giurato fedeltà». Dario Franceschini, leader del PD


«Mi fa piacere che Franceschini abbia giurato sulla Carta, è un modo di prendere un impegno. Praticamente sulla Costituzione ci abbiamo giurato tutti come cittadini». «Non ci sentiremmo fino in fondo cittadini italiani se non riconoscessimo la legge fondamentale che trasforma la nostra società in uno Stato». «Se avesse detto una cosa del genere sarebbe una cosa non reale. Io ho giurato sulla Costituzione. Ne sono un assoluto sostenitore» Silvio Berlusconi, premier


Chi ha ragione? Chi mente? Guardiamo i fatti riassunti e resi comprensibili da Carlo Federico Grosso. Sottolineature, neretto, colori sono miei strumenti di lettura. Le parti in azzurro sono interpolazioni mie che hanno lo scopo di promemoria o di espressione delle mie opinioni.


Nuova giustizia e vecchie libertà


di Carlo Federico Grosso


Le novità elaborate dal governo in materia di giustizia e sicurezza sono numerose. Le ronde sono già diventate legge con decreto d’urgenza e sono in attesa della conferma parlamentare. I disegni di legge in tema d’intercettazioni e processo penale sono ai nastri di partenza in Parlamento (rispettivamente in aula e in commissione). Il testamento biologico sta impegnando la commissione Sanità e dovrebbe presto approdare al dibattito plenario con un testo fortemente voluto dalla maggioranza.

Davvero innovazioni utili al bene comune? Sui diversi profili vi saranno sicuramente opinioni divergenti, ed è naturale che sia così. Ciò che è, invece, incontrovertibile è che i testi che la maggioranza si appresta ad approvare incidono in profondità su alcune regole che, per anni, sono state considerate patrimonio giuridico irrinunciabile del Paese. Ed è con questa modificazione di sistema che occorre fare i conti nel momento in cui si vuole esprimere una valutazione complessiva su ciò che, probabilmente, accadrà nei prossimi mesi.


Il disegno di legge in tema di intercettazioni prevede, sul versante dell’informazione, il divieto di rendere pubblico ogni contenuto degli atti di indagine preliminare. Ciò significa che, in spregio al diritto dei cittadini ad essere informati, nessuno potrà più pubblicare alcunché sulle indagini in corso fino al momento in cui esse si saranno esaurite. Viene meno, in questo modo, ciò che è stato considerato, da sempre, uno dei capisaldi della libertà di stampa.

L’essere cioè, la stampa, strumento indispensabile di controllo pubblico sull’esercizio dell’attività giudiziaria fin dal momento in cui iniziano le istruttorie.

Il disegno di legge sulla riforma del processo penale prevede che fino a quando verrà consegnato all’autorità giudiziaria un rapporto sull’esistenza di un reato, la polizia è legittimata a condurre le attività investigative senza controllo o pungolo da parte dei pubblici ministeri. Quello sulle intercettazioni prevede, sul versante delle indagini, che, ad eccezione dei reati di mafia e terrorismo, tale importante strumento di acquisizione probatoria possa essere utilizzato per tempi brevi e soltanto dopo che siano già stati altrimenti acquisiti «gravi indizi di colpevolezza» a carico di qualcuno. Il che significa azzerare, di fatto, la stessa utilizzazione delle intercettazioni, che sono utili, soprattutto, quando esistono soltanto sospetti di reità ed occorre acquisire indizi o prove.


Sulla base di tali innovazioni vengono intaccati quantomeno due importanti cardini del sistema di giustizia vigente: l’indipendenza dell’attività investigativa ed il potere dei pubblici ministeri, l’incisività dell’attività giudiziaria nel contrastare il mondo del crimine. La totale autonomia delle forze dell’ordine nella prima fase delle investigazioni aprirà infatti la strada alla possibilità di interferenze da parte del governo (dal quale la polizia dipende gerarchicamente) sull’esercizio dell’azione penale. L’azzeramento di fatto delle intercettazioni taglierà le unghie a molte indagini per reati gravi, nelle quali l'intercettazione può essere strumento decisivo per individuare i colpevoli. Basti pensare a reati quali la pedofilia, la violenza sessuale, la corruzione.

Il decreto legge che ha riconosciuto l’utilizzazione delle ronde, sia pure non armate, per il controllo del territorio ha determinato un’alterazione delle consuete competenze in materia di sicurezza. Si è attribuito al privato una porzione di ciò che costituisce, da sempre, competenza esclusiva dello Stato sul presupposto che soltanto l’istituzione pubblica sia in grado di assicurare, con le sue strutture, l’indispensabile correttezza nella gestione di settori (delicati) quali sono i servizi sicurezza ed ordine pubblico.



Che dire, infine, della legge sul testamento biologico? Se passerà davvero il principio secondo cui l’idratazione e l’alimentazione artificiale di chi si trova in coma persistente saranno imposte anche a chi ha manifestato, quando era cosciente, la sua volontà contraria a tale tipo di trattamento, risulterà alterato il principio costituzionale per il quale nessuno può essere obbligato, neppure dalla legge, a subire un trattamento sanitario che travalichi i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Ho fatto alcuni esempi di modificazioni «di sistema» conseguenti agli interventi legislativi in cantiere:


1. si intacca la libertà di stampa


2. si consente di fatto al governo d’interferire sulla gestione dell’azione penale alterando la divisione dei poteri


3. si indebolisce l’incisività delle indagini penali


4. si attribuiscono pericolosamente ai privati competenze nella gestione della sicurezza


5. si contravviene al principio di autodeterminazione in materia di interventi sanitari.


Poco conta, a questo punto, auspicare che la Corte Costituzionale, se le menzionate innovazioni diventeranno leggi, le cancelli con le sue sentenze: l’attuale maggioranza parlamentare, con il sostegno della maggioranza popolare che l’ha votata, potrebbe infatti cambiare anche il testo della Costituzione.

Ciascuno di noi, di fronte a ciò che sta accadendo, deve piuttosto domandarsi se è d’accordo, o non è d’accordo, con un progetto politico che, sotto l’etichetta formale delle libertà, nei fatti tende ad intaccare, passo dopo passo, i diritti e le garanzie dello Stato liberale. Di questo è oggi importante ragionare e discutere, al di là degli obiettivi specificamente perseguiti da ciascuna delle nuove leggi programmate.
( La Stampa, 23 febbraio 2009 )


*


Libertà di stampa


Art. 21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. / La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. ...


Indipendenza del poetere giudiziario


Art. 101: La giustizia è amministrata in nome del popolo. / I giudici sono soggetti soltanto alla legge. ...


Autodeterminazione della persona (testamento biologico)


Art. 2.: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.


Art. 13: La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. ...


Art. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. / Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


10 commenti:

  1. Mia Harmonia carissima, non so quanto e se servano interventi come quello di Benigni a Sanremo ( io l'ho ascoltato via web), ma di certo occorre che non ci perda d'animo, che non si chiuda nel guscio del fatalismo dinnanzi agli scempi compiuti, prima fra tutti quello della vita e della dignità della persona.
    E i tuoi sforzi, la tua energia che leggo qui sono una risposta degnissima e rassicurante: c'è chi non ha addormentato la coscienza con la ninna nanna del potere e del denaro.
    Ti bacio forte

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  2. Mia Harmonia carissima, non so quanto e se servano interventi come quello di Benigni a Sanremo ( io l'ho ascoltato via web), ma di certo occorre che non ci perda d'animo, che non si chiuda nel guscio del fatalismo dinnanzi agli scempi compiuti, prima fra tutti quello della vita e della dignità della persona.
    E i tuoi sforzi, la tua energia che leggo qui sono una risposta degnissima e rassicurante: c'è chi non ha addormentato la coscienza con la ninna nanna del potere e del denaro.
    Ti bacio forte

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  3. Manca un " si" e un "ci" Chiudo gli occhi sugli errori, ok?
    :)

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  4. Manca un " si" e un "ci" Chiudo gli occhi sugli errori, ok?
    :)

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  5. @ Masso57

    Molte persone, se seguissero le sedute della Camera e del Senato, si renderebbero conto di quel che sta succedendo e sarebbero prese da grandi paure o da qualche timore o, almeno, da una certa preoccupazione.
    Ti ringrazio del contributo di Storia delle Dottrine Politiche, soprattutto della denominazione in tedesco. Chi conosce la Storia sa che purtroppo può ripetersi, anche se in forme diverse e irriconoscibili. Quel "decreto dei pieni poteri" è irripetibile ormai, almeno lo spero, ma in altri modi e con altri strumenti può essere neutralizzato lo spirito democratico e liberale di una costituzione. L'azzeramento del principio di uguaglianza è già stato attuato, tanto per dire.

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  6. @ Masso57

    Molte persone, se seguissero le sedute della Camera e del Senato, si renderebbero conto di quel che sta succedendo e sarebbero prese da grandi paure o da qualche timore o, almeno, da una certa preoccupazione.
    Ti ringrazio del contributo di Storia delle Dottrine Politiche, soprattutto della denominazione in tedesco. Chi conosce la Storia sa che purtroppo può ripetersi, anche se in forme diverse e irriconoscibili. Quel "decreto dei pieni poteri" è irripetibile ormai, almeno lo spero, ma in altri modi e con altri strumenti può essere neutralizzato lo spirito democratico e liberale di una costituzione. L'azzeramento del principio di uguaglianza è già stato attuato, tanto per dire.

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  7. @ marzia

    Non ho ancora visto l'intervento di Benigni a Sanremo, ma lo farò presto. Ci sono molte, moltissime persone sveglie e impermeabili agli assalti della propaganda dispiegata su sei reti televisive, praticamente tutte. Ma è dura e sarà durissima. Il premier aveva la possibilità di passare alla storia: ci passerà alla storia, ma come?

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  8. @ marzia

    Non ho ancora visto l'intervento di Benigni a Sanremo, ma lo farò presto. Ci sono molte, moltissime persone sveglie e impermeabili agli assalti della propaganda dispiegata su sei reti televisive, praticamente tutte. Ma è dura e sarà durissima. Il premier aveva la possibilità di passare alla storia: ci passerà alla storia, ma come?

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  9. @ ilvecchiodellamontagna

    Mi permetto di ribadire una considerazione sulla prassi legislativa. L'ESPROPRIAZIONE DEL CORPO e la SOPPRESSIONE DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA LIBERTA' DI CURA costituiscono un precedente pericoloso per il futuro di altri diritti umani e civili. Se passa il ddl Calabrò, evidentemente la Costituzione viene modificata con una legge ordinaria, come è già avvenuto con il lodo Alfano e come sta per accadere con altre leggi ancora da votare. Così altri principi fondamentali potranno essere cancellati o limitati con atti legislativi ordinari, a maggioranza semplice, se si afferma tale prassi. I cosiddetti "credenti", visto che osservano una legge superiore divina anche contro la nostra Costituzione, sono rappresentanti "leali" di tutto il popolo italiano? In che cosa differiscono Binetti, Bianchi, Rutelli, Roccella e compagni, dai teocrati islamici che usano la legge del loro Dio come legge dello Stato?

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  10. @ ozne

    Se non pensassi che i tuoi timori sono fondati, non sarei così concentrata su questo argomento. Il disegno di Berlusconi è chiaro ed è reso ancor più chiaro dalla sua attività di governo e dalla docilità della sua maggioranza.

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