sabato 8 aprile 2006

Aspettando il voto



Caro diario, sarà una lunga notte fino a lunedì o forse anche martedì. Oscillo tra ottimismo e pessimismo, incapace di trovare un giusto distacco dagli eventi. Nel silenzio ristoratore di queste ore, però, ci sono molte cose che mi si agitano nella mente e che mi opprimono, perché proprio in questi giorni, che mi auguro siano gli ultimi del suo governo, il nostro primo ministro ha svelato il suo vero pensiero, forse suo malgrado, forse addirittura inconsapevolmente.


" Non è dunque l'innocente volgarità da caserma — cui tutti, pur non presidenti del Consiglio, abbiamo largamente fatto ricorso senza per questo sentirci particolarmente infami — che deve essere bollata. Nella frase di Berlusconi c'è qualcosa di ben più grave e sovversivo, che perverte il senso della politica. Il presidente in uscita ha offeso - poco importa con quanta finezza - chi vota senza pensare solo al proprio interesse.


Con un unico insulto, ha liquidato secoli di pensiero liberale e di riflessione sul rapporto tra l'individuo e lo Stato, fra l'interesse privato e quello pubblico, fra il bene individuale e quello comune." Claudio Magris, Il vero insulto, Corriere della Sera 6 aprile 2006


Diventano importantissime anche per noi le richieste di impeachment per Bush junior, che dall'alto della sua fede cristiana persiste nella sua follìa bellica. Si è parlato della nostra partecipazione alle imprese del "cristiano rinato", ma non abbastanza. L'idea di un conflitto con l'Iran non induce all'ottimismo, anzi è un incubo fra i peggiori. Comunque è molto probabile che un nuovo governo Berlusconi, più forte e tracotante che mai, sosterrebbe la politica dell'ex alcolista e non si unirebbe ai Paesi europei decisi a impegnarsi nella ricerca di soluzioni pacifiche dei conflitti. Come non essere in ansia per la pace, mentre ci si distrae per pochi spiccioli? L'impeachment di mister Bush W. riguarda anche il suo amico italiano, e la sua maggioranza parlamentare, e tutti noi, e queste elezioni, non dimentichiamolo.



 



.





Johann Heinrich Füssli, L'incubo II, 1781 - Il silenzio

9 commenti:

  1. se non ci saranno brogli, credo che vincerà la sinistra:poi si aprirà un periodo duro, di sangue, sudore e lacrime, per ricostruire dopo la bomba b

    RispondiElimina
  2. Davvero un incubo peggiore di quello di Fussli la paventata rielezione di B. e il suo diktat da mercificatore. L'interesse pubblico è anche privato.
    Buon voto! :-)

    RispondiElimina
  3. Questa volta il sig. 1816 subira' una sonora sconfitta e sara' ridimensionato e relegato al suo vero ruolo di bugiardo e spergiuro. Si, l'ammetto, mi piacerebbe tanto. Buonanotte D.

    RispondiElimina
  4. L'ho già scritto altrove: ammesso che perda, e probabilmente sarà così, dovrà essere sconfitto anche all'interno della sua stessa coalizione.
    Altrimenti come Capo dell'Opposizione scasserà la minchia ancor più di quel che ha fatto stando al governo.
    Guardate che un concentrato simile di Potere non te lo togli dalle balle con una semplice tornata elettorale.
    Magari fosse così semplice.

    RispondiElimina
  5. Sono tornata tardi e ti lascio solo ora il mio abbraccio..
    Amabilissima Harmonia..
    In ot. MIo figlio riparte subito dopo il voto.Spero di riuscire a sentirti presto.

    RispondiElimina
  6. nell'attesa propendo per il pessimismo (così in caso di vittoria sarò più contenta);

    hai letto che il new yorker parla di "discrete consultazioni" e piani segreti dell'amministrazione bush per un attacco nucleare all'iran? il fine dovrebbe essere quello di umiliare il regime degli ayatollah per convincere il popolo a cacciarli, a parte che sono convinta che sarebbe un errore gravissimo, un'ennesima violazione del diritto internazionale, per quanto posso capire-ovvero quasi niente-della psicologia dei fieri persiani, un attacco armato non porterebbe altro che al compattamento anche degli oppositori e degli indifferenti attorno al governo.

    RispondiElimina
  7. Cara Pucci, i fieri persiani li ho conosciuti bene: ricordo persone gentili e rispettose. Hanno dimostrato anche di non essere un popolo aggressivo, ma appunto fiero e indomabile. Saddam era fortissimo al tempo della guerra contro l'Iran, era aiutato dal celeberrimo "occidente", uccise un milione di persone, ma non riuscì a vincere.
    Oltre a questo, bisogna considerare tutto il contesto geopolitico in cui l'Iran si trova e le conseguenze su tutti i Paesi circostanti. Ma forse con qualche atomica si potrebbe ottenere un effetto tipo Giappone nel 1945.
    Spero che il "cristiano rinato" sia fermato dalla sua divinità o, molto meglio, da un sano impeachment umano.
    E non dovrebbe farci tremare il pensiero che il nostro "cristiano ridanciano" continui un'alleanza (sudditanza...) con il suddetto "rinato"?
    harmonia

    RispondiElimina
  8. guarda, mi auguro davvero che l'italia si svegli e che faccia la scelta veramente giusta... io, purtroppo, la vedo brutta, perchè le nuove generazioni sono per lo più filo-berlusconiane... forse perchè a forza di guardare quella monnezza di mediaset hanno subito il lavaggio del cervello...

    il problema è che se non si svegliano i giovani, chi può farlo???

    juliet

    p.s. peccato, non posos votare per meno di un anno! :(

    RispondiElimina
  9. Nei miei incubi metto primo quello nucleare; perchè Berlusconi è un disastro, ma Bush può affondare il mondo.

    RispondiElimina