Giorno della memoria per il genocidio
dei Cambogiani sterminati dai Khmer Rossi
Senza giustizia
Il 17 aprile 1975 in Cambogia inizia il cosiddetto “anno zero”, il periodo più buio e senza ritorno della storia del Paese asiatico. I guerriglieri comunisti Khmer Rossi, guidati dal generale Pol Pot, entrano nella capitale Phnom Penh e rovesciano il governo del filoamericano Lon Nol.
Sono anni turbolenti per l’Indocina. Dopo la Corea era esplosa la guerra del Vietnam, la crisi del Laos e il conflitto in Cambogia. Tutti risultati della pressione militare esercitata sull’area dagli Stati Uniti, intenzionati a mantenere una forte presenza politico-militare ai confini della Cina Popolare. In Cambogia governa la giunta di Lon Nol, un esecutivo corrotto e tenuto in vita dagli aiuti di Washington. Il popolo è sfinito dalla violenza, dalla fame, dai combattimenti. Quella che doveva essere una liberazione si rivela nel giro di poche ore un incubo. ... continua
Un massacro evitabile
L’ex reporter di guerra Bernard Hamel, fu uno dei primi a scrivere del genocidio cambogiano nel libro “De sang et de larmes” (“Di sangue e di lacrime”, gennaio 1977): una lunga inchiesta in cui raccolse le testimonianze dei rifugiati cambogiani in Thailandia e poi in Francia, il suo Paese d’origine. Hamel fu corrispondente della Reuters dalla Cambogia dal 1964 al 1975 e lasciò Phnom Penh solo due settimane prima che la città fosse occupata dai Khmer Rossi. Da lì si recò a Bangkok, in Thailandia, per continuare a seguire “un regime incomprensibile”. L’abbiamo raggiunto al telefono nella sua casa di Parigi, alla vigilia della commemorazione del 17 aprile 2005 quando cominciò il genocidio. Sono passati trent’anni, ma il ricordo di quei giorni è ancora vivo e doloroso: “Dopo tanti anni di guerra, quando arrivai a Bangkok ero molto stanco, ma volli trattenermi in Asia altri sei mesi perché ero sicuro che presto sarebbe accaduto qualcosa di tremendo. Sapevo che Phnom Penh sarebbe caduta e che ci sarebbe stato un bagno di sangue”. ... continua
Il ricordo di un sopravvissuto
“Il 17 aprile 1975 fu la fine di me stesso, della mia famiglia, dei miei amici e della Cambogia. Il giorno più nero della mia storia personale e di quella del mio Paese”. Così parla da Bruxelles Ong Thong Hoeung, scrittore cambogiano sopravvissuto ai campi di sterminio dei Khmer Rossi che esattamente trent’anni fa presero il potere in Cambogia durante il loro regime (1975-’79) massacrarono almeno un milione e 700mila persone. Hoeung dal 1982 vive in Belgio con la moglie e la figlia e un anno fa ha pubblicato il libro: “Ho creduto nei Khmer rossi”, una lucida testimonianza su cosa ha significato per lui e per l’Indocina credere nell’illusione di una rinascita e trovarsi poi davanti a un vero e proprio inferno. Lo scrittore ha partecipato alla commemorazione delle vittime organizzata in questi giorni da diverse associazioni di esuli cambogiani e ong francesi. “Siamo qui per ricordare”, dice. “Il mondo ha fatto di tutto per dimenticare il genocidio. Noi, al contrario, cerchiamo ancora le colpe e le cause di uno dei più gravi scandali del Ventesimo secolo”. ... continua
Ho trovato questo dossier in PeaceReporter, all'indirizzo:
memento ...
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Riepilogo versamenti e quote al 17 aprile 2005
RispondiElimina- percentuali -
20 nick sul totale di 40 hanno già effettuato il versamento = 50%
Sono già state versate 36 quote sul totale previsto di 72 = 50%
- Totale teorico previsto per 36 quote = € 285,12
- Totale effettivamente versato
(compresi gli arrotondamenti e le maggiorazioni) = € 312,48
cioè il 54,8% del totale complessivo.
ops scusa, alp è arrivato prima di me e io nella foga di inviare commenti a tutti non hoh neanche letto... pardon!
RispondiEliminasplash!
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lascio un messaggio di pace.
RispondiEliminafeau
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Without words...
RispondiElimina8-(
Without words...
RispondiElimina8-(
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..e che si può commentare. Ricordarsi di questi genocidi è il minimo atto di una giustizia che non appartiene all'uomo ma che dovrebbe animare ogni passo della sua vita!!
RispondiEliminaCiao Harmonia. Ho un po' di arretrati da leggermi. Ti abbraccio. Alain
RispondiEliminaProprio qualche giorno fa avevo fatto un post accennando alla guerra del Vietnam...
RispondiEliminaottimo post, ne abbiamo parlato attraverso la propaganda che fece la radio in quegli anni. un saluto cara harmonia
RispondiEliminasi questo sarebbe uno dei giorni della memoria piu' inquietanti per molti che ancora non conoscono questa storia e ce ne sono tanti purtroppo.....
RispondiEliminaun genocidio di proporzioni allucinanti.
si questo sarebbe uno dei giorni della memoria piu' inquietanti per molti che ancora non conoscono questa storia e ce ne sono tanti purtroppo.....
RispondiEliminaun genocidio di proporzioni allucinanti.
si questo sarebbe uno dei giorni della memoria piu' inquietanti per molti che ancora non conoscono questa storia e ce ne sono tanti purtroppo.....
RispondiEliminaun genocidio di proporzioni allucinanti.
Comunismo e rivoluzione... e orrori..ma è possibile un comunismo nonviolento?Invito gli interessati al tema marxismo-nonviolenza a dare un'occhiata la mio blog www.pistorius.splinder.com
RispondiEliminaLorenz
Comunismo e rivoluzione... e orrori..ma è possibile un comunismo nonviolento?Invito gli interessati al tema marxismo-nonviolenza a dare un'occhiata la mio blog www.pistorius.splinder.com
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un saluto. Alain
RispondiEliminaun saluto ed un pensiero silenzioso per le vittime di guerra.
RispondiEliminafeau
un saluto ed un pensiero silenzioso per le vittime di guerra.
RispondiEliminafeau
un saluto ed un pensiero silenzioso per le vittime di guerra.
RispondiEliminafeau
Sai oramai come la penso circa la guerra in genere qualunque sia il colore delle bendiere che l'alimentano.
RispondiEliminaSia rossi che neri la guerra e' sempre la dimostrazione di limitate capacita' intellettive di chi la provoca.
E quel periodo lo ricordo bene.
E mi ricordo della contestazione a Nixon a Roma contro la guerra in Vietnam. E, pur cambiando i presidenti, non mi sembra che attualmente la politica estera dell'america sia cambiata. Ciao Harmonia spero tu stia bene.
Sai oramai come la penso circa la guerra in genere qualunque sia il colore delle bendiere che l'alimentano.
RispondiEliminaSia rossi che neri la guerra e' sempre la dimostrazione di limitate capacita' intellettive di chi la provoca.
E quel periodo lo ricordo bene.
E mi ricordo della contestazione a Nixon a Roma contro la guerra in Vietnam. E, pur cambiando i presidenti, non mi sembra che attualmente la politica estera dell'america sia cambiata. Ciao Harmonia spero tu stia bene.
Sai oramai come la penso circa la guerra in genere qualunque sia il colore delle bendiere che l'alimentano.
RispondiEliminaSia rossi che neri la guerra e' sempre la dimostrazione di limitate capacita' intellettive di chi la provoca.
E quel periodo lo ricordo bene.
E mi ricordo della contestazione a Nixon a Roma contro la guerra in Vietnam. E, pur cambiando i presidenti, non mi sembra che attualmente la politica estera dell'america sia cambiata. Ciao Harmonia spero tu stia bene.
I tuoi post sono sempre interessanti, Harmonia. Ammiro il tuo impegno, la lucidità e l'equilibrio con cui tratti i temi più impegnativi. E soprattutto ammiro la tua sana laicità, in un mondo dove tutti sono pronti ad indossare la prima divisa che gli capiti a tiro. Grazie.
RispondiEliminaUn abbraccio.
I tuoi post sono sempre interessanti, Harmonia. Ammiro il tuo impegno, la lucidità e l'equilibrio con cui tratti i temi più impegnativi. E soprattutto ammiro la tua sana laicità, in un mondo dove tutti sono pronti ad indossare la prima divisa che gli capiti a tiro. Grazie.
RispondiEliminaUn abbraccio.
I tuoi post sono sempre interessanti, Harmonia. Ammiro il tuo impegno, la lucidità e l'equilibrio con cui tratti i temi più impegnativi. E soprattutto ammiro la tua sana laicità, in un mondo dove tutti sono pronti ad indossare la prima divisa che gli capiti a tiro. Grazie.
RispondiEliminaUn abbraccio.
...:::*:::...
RispondiEliminaun abbraccio harmonia.
RispondiEliminaun abbraccio harmonia.
RispondiEliminaun abbraccio harmonia.
RispondiEliminaHarmonia non puoi lasciarci così.....Bacio. Alain
RispondiEliminaciao harmonia,..ti auguro un sereno inizio di settimana..claudio
RispondiEliminabravissima, hai fatto strabene a ricordare questo orrore di cui si parla ancora troppo poco
RispondiEliminasei sempre precisa e puntuale, ti abbraccio
bravissima, hai fatto strabene a ricordare questo orrore di cui si parla ancora troppo poco
RispondiEliminasei sempre precisa e puntuale, ti abbraccio
bravissima, hai fatto strabene a ricordare questo orrore di cui si parla ancora troppo poco
RispondiEliminasei sempre precisa e puntuale, ti abbraccio