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Intorno all'ostensione del Crocifisso nei luoghi pubbici in Italia
La sentenza del Consiglio d'Europa e le reazioni italiane
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La sentenza integrale in italiano. (Parte essenziale: QUI)
Memoria del Consiglio di Stato sul Crocefisso: QUI .
AINIS Nessuna legge lo prevede
Crocifissi a "La vita in diretta" Rai 1, parte 1/4...
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Nella prima parte le opinioni e le argomentazioni che concordano con la sentenza o che NON concordano ma con argomentazioni che in parte condivido, nella seconda quelle contrarie dai toni scortesi o violenti o sostenute da argomentazioni che non condivido.
Da laica, "diversamente credente" (), schierata non solo in difesa dei principi di libertà religiosa dello Stato laico ma soprattutto in difesa del Crocifisso, che rispetto profondamente, e della religiosità autentica che non ama le divisioni tra guelfi e ghibellini, raccoglierò dopo le mie piccole idee.
Buon senso e lungimiranza suggerirebbero ai cattolici di sostenere la laicità dello Stato, garanzia di equità per tutti, credenti di religioni diverse e "diversamente" credenti di nessuna religione, soprattutto in considerazione dei cambiamenti sociali, quelli in atto e quelli futuri.
I PARTE
Riteniamo un traguardo di civiltà, laicità, tolleranza, libertà e pacificazione religiosa la sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo che ha detto «no» all’esibizione del crocifisso nelle scuole pubbliche, pronunciandosi sul ricorso di una cittadina italiana. Finalmente una buona notizia dagli Organismi della Unione Europea che restituisce, in parte, quella realtà istituzionale alla democrazia ed ai diritti di cittadinanza.
Sappiamo di essere controcorrente perché la maturazione della società, della realtà religiosa e della politica sul tema della laicità è un percorso lungo e conflittuale. Ma non siamo affatto soli.
“Meno croce e più Vangelo” valeva nella scuola di Barbiana da dove don Milani aveva tolto il crocifisso. ...qui .
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Meno bugie più Vangelo
di Enzo Mazzi
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Ma oggi, dopo gli Accordi del 1984, la religione cattolica non è più la sola religione dello stato. Quindi i simboli religiosi, tutti i simboli religiosi, anche quelli della spiritualità o della fede laica, hanno uguale dignità. Le leggi e chi le interpreta devono adeguarsi di diritto e di fatto.
Ma è proprio vero che il crocifisso ha un valore universale e che è la bandiera dell'identità italiana? Che tutti i cittadini, di qualsiasi religione o credo, possono e devono accettare? Ma allora com'è che Costantino ha messo la croce sui suoi labari e in quel segno ha ucciso e in quel segno ha vinto? Com'è che da quel momento la croce è trionfo e vittoria? E' vero che poi Costantino in omaggio alla croce ha abolito la crocifissione. Non però la sostanza del supplizio. Ha continuato a sacrificare innocenti con altri strumenti avvalendosi della protezione della croce. Si potrebbe continuare sul filo della storia, dalla croce indossata dai crociati alla croce brandita dai conquistatori, usata per accendere i roghi di eretici e streghe, fino alla croce sui simboli di partito e alla croce che s'insinua negli attuali arsenali militari.
Lo so bene che la croce ha alimentato anche la speranza del riscatto storico degli oppressi, la loro lotta e le loro rivoluzioni. Ma per lo più ciò è stato considerato una eresia. In realtà ogni volta che il cristianesimo si è aperto e legato ai movimenti storici che puntavano al riscatto dei poveri e degli oppressi, qui in terra e non solo in cielo, ha subito feroci repressioni. Contro quel cristianesimo ribelle puntualmente si sono accesi i roghi fisici o morali. Fino all'attuale allontanamento di don Alessandro Santoro dalla Comunità delle Piagge di Firenze. Non risulta per niente vero che è consentito vedere nella croce il simbolo della prevalenza dell'amore sul potere, come sostiene un teologo alla moda come Vito Mancuso (la Repubblica di ieri 4 novembre). Tutti i movimenti popolari rivoluzionari animati dal Vangelo che hanno visto nella croce il segno della liberazione storica e non solo della redenzione sacrificale trascendente sono stati repressi spesso nel sangue. Quante croci della teologia della liberazione sono state abbattute e calpestate dai crociati della croce esibita come trionfo! La croce si può anzi si deve esporre solo in quanto è segno del potere.
- Crocifisso braccio di ferro inutile di Gian Enrico Rusconi, La Stampa 5 novembre 2009
- La battaglia di un simbolo di Stefano Rodotà, Repubblica 04 novembre 2009
- Quanto vale quel simbolo di Vito Mancuso, Repubblica, 5 novembre 2009
Ma io difendo quella Croce
di Marco Travaglio, Il fatto quotidiano 5 novembre 2009
Il crocifisso, simbolo di sofferenza che non può offendere nessuno di Claudio Magris, Corriere della Sera 7 novembre 2009
La selva di croci sopra Strasburgo di Lorenzo Mondo, La Stampa 8 novembre 2009
Povero Cristo in mano a Berlusconi
di don Paolo FarinellaSe c’è un'immagine blasfema è quella del Cavaliere che tiene in mano un Crocifisso: colui che ha varato una legge incivile contro i "cristi immigrati", che parla di "difesa dei valori cristiani".
MARTELLI Crocifisso, una sentenza ineccepibile
GIULIETTI Intollerabile assalto alla Corte | CORNAGLIA Morale laica
ODIFREDDI Simbolo offensivo e anacronstico
COMUNITÀ CRISTIANE DI BASE Meno croce e più Vangelo
DON ANTONELLI Il posto della croce è la coscienza di chi crede
FO Dietro al crocefisso una storia di misfatti e violenze
RODOTÀ La battaglia su un simbolo |
NOI SIAMO CHIESA La fede si vive nelle coscienze
DON SCACCAGLIA Simboli religiosi, non togliere ma aggiungere [ link da Micromega ]
II PARTE
lavori in corso
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La caduta del muro nell'Italia di Berlusconi di Eugenio Scalfari, La Repubblica 8 novembre 2009
Quel muro che cadde sulla sinistra di Barbara Spinelli, La Stampa 8 novembre 2009
ciao. penso, che ognuno possa praticare la propria fede, andando in chiesa, o in sinagoga o in moschea., lasciamo anche liberi, quelli che non credono.Non vedo perchè, con tanto problemi ancora sta storia. Nelle scuole pubbliche ognuno è padrone di credere, quello che vuole, altrimenti ci sono le scuole confessionali. Poi è un problema come al solito italiano, perchè all'estero lo hanno, già risolto, noi chiacchieriamo tanto troppo.
RispondiEliminaLa nazione va a rotoli e noi ancora crocifisso o no. non capisco. ciao grazie sempre dei tuoi post. interessanti.
Mi limito ad una considerazione politica: anche questa occasione è sfruttata dalla destra al potere per spaccare il Paese. Mercanti nel tempio, e si sa da che parte stava il Cristo Originale.
RispondiElimina[TpnO, come sempre]