giovedì 13 agosto 2009

VATICANISMO


La verità "assoluta" delle gerarchie vaticane e lo spartiacque tra onestà e disonestà intellettuale


UNA SENTENZA CHE DISCRIMINA I DOCENTI DI RELIGIONE (Osservatore Romano, 13 agosto 2009)


Cominciamo dai documenti per capire la storia dei docenti di Religione Cattolica e per stabilire come e quanto siano discriminati oggi, dopo la sentenza del TAR del Lazio. Gli articoli sull'argomento si sprecano, oggi, e servizi interi vengono dedicati dal servizio pubblico alla vicenda, oggi. Prendo atto che le voci delle gerarchie vaticane, flebili o addirittura silenti sull'immoralità dei fatti riguardanti il nostro primo ministro, si sono fatte fortissime, oggi. Il silenzio di Minzolini è finalmente infranto, oggi. Bene. Ma è davvero possibile capire dove sta la verità grazie a questo rinnovato vigore dell'informazione? L'Osservatore Romano parla di discriminazione dei docenti di religione. Ha ragione. Una discriminazione pesante...tutta a favore dei docenti di Religione.  Cominciamo dai documenti, appunto.


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  • Il reclutamento dei docenti di religione cattolica 





Legislatura 14º - Relazione N. 1877-A


Art. 3. (Nomina dei docenti di religione cattolica, loro trattamento e stato giuridico)



    1. I posti di insegnamento di religione cattolica sono determinati dai provveditori agli studi per cattedre in organico sul numero delle classi funzionanti in ogni scuola.


    2. I docenti di religione cattolica vengono nominati in ruolo in base al numero 5), lettera a), del Protocollo addizionale all’Accordo tra la Repubblica italiana e la Santa Sede di revisione del Concordato Lateranense dell’11 febbraio 1929 tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, ratificato ai sensi della legge 25 marzo 1985, n. 121, dal provveditore agli studi, d’intesa con l’Ordinario diocesano che ha rilasciato l’idoneità, per cattedre in organico di cui al comma 1.
    3. Ogni docente immesso in ruolo gode, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 417, del trattamento economico e dello stato giuridico spettante al personale docente di ruolo nello stesso tipo di scuola per il quale ha ottenuto l’inquadramento.
    4. Fermi restando i casi di decadenza dall’impiego richiamati dall’articolo 111 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 417 del 1974, decade dall’impiego anche chi abbia perso l’idoneità a seguito di revoca da parte dell’Ordinario diocesano che l’ha riconosciuta. (
Legislatura 14º - Relazione N. 1877-A )


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PROTOCOLLO ADDIZIONALE


Al momento della firma dell'Accordo che apporta modificazioni al Concordato lateranense la Santa Sede e la Repubblica italiana, desiderose di assicurare con opportune precisazioni la migliore applicazione dei Fatti lateranensi e delle convenute modificazioni, e di evitare ogni difficoltà di interpretazione, dichiarano di comune intesa: ...



5. In relazione all'articolo 9


a) L'insegnamento della religione cattolica nelle scuole indicate al n. 2 è impartito - in conformità alla dottrina della Chiesa e nel rispetto della libertà di coscienza degli alunni - da insegnanti che siano riconosciuti idonei dall'autorità ecclesiastica, nominati, d'intesa con essa, dall'autorità scolastica.
Nelle scuole materne ed elementari detto insegnamento può essere impartito dall'insegnante di classe, riconosciuto idoneo dall'autorità ecclesiastica, che sia disposto a svolgerlo.


b) Con successiva intesa tra le competenti autorità scolastiche e la Conferenza Episcopale Italiana verranno determinati:


1) i programmi dell'insegnamento della religione cattolica per i diversi ordini e gradi delle scuole pubbliche;
2) le modalità di organizzazione di tale insegnamento, anche in relazione alla collocazione nel quadro degli orari delle lezioni;
3) i criteri per la scelta dei libri di testo;
4) i profili della qualificazione professionale degli insegnanti.



 ( Ministero Dell'Interno - Legislazione Piena e intera esecuzione è data all'accordo con protocollo addizionale di cui ... La Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la ... )




  • L'immissione in ruolo dei docenti di religione cattolica



ADUC - Di' la tua - La Pulce nell'orecchio - IL RUOLO AGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE: OVVERO LE CONTRADDIZIONI DI UNA MANAGER... 15 Dicembre 2001


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TAR LAZIO: ILLEGITTIMI I CREDITI SCOLASTICI PER L’ORA DI RELIGIONE


Rassegna stampa sull'argomento su italialaica.it


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PRIMA LETTERA APERTA AL CARDINALE ANGELO BAGNASCO, PRESIDENTE DELLA CEI. Di Paolo Farinella, prete. Genova 31 maggio 2009

SECONDA LETTERA APERTA AL CARDINALE ANGELO BAGNASCO, PRESIDENTE DELLA CEI
Berlusconi, Cei «te absolvit a peccatis tuis in nomine Ru486». Di Paolo Farinella, prete. 7 agosto 2009



Guelfi e Ghibellini di EUGENIO SCALFARI - La Repubblica, 15 agosto 2009

5 commenti:

  1. Credo che il Vaticano, con le sue ultime uscite da guerra santa, stia scaricando sul Paese la frustrazione derivante dal non poter, per meri interessi di bottega, esercitare la propria funzione etica nei confronti di un potente uomo d'affari con un'alta e influente carica politica.
    Anzi, mi verrebbe da pensare quasi ad un tacito accordo all’insegna di un meschino -ma conveniente- do ut des: metti nel conto la partita sul testamento biologico e l'utilizzo della RU486 da un lato, ed i finanziamenti alle scuole private dall'altro. "Ego te absolvo in nomine RU486", come scrive nell'ultima lettera Don Farinella al cardinale Bagnasco?

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  2. E' questa espressione che è venuta fuori dalla CEI sul "bieco illuminismo" mostrato dal TAR, la cosa più agghiacciante della faccenda. Complimenti per il blog, mi piace molto.

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  3. @ Masso57

    I precedenti politici e affaristici del Vaticano non lasciano ben sperare. Oggi la questione morale della moralità pubblica di un politico è tale da rendermi curiosa: arriveranno davvero a tanto, cioè a sdoganare quei comportamenti immorali? Comportmenti pubblici, ripeto, non privati, visto che alcune signore hanno ricevuto come contropartita beni e prebende di proprietà del popolo, cioè noi.

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  4. @ scudieroJons

    Colpisce quel "bieco illuminismo", non tanto come insulto, quanto come promemoria di tutto ciò che di orrendo le autorità spirituali e temporali infliggevano ai poveri sudditi nella convinzione di averne il diritto che discendeva direttamente dalla loro divinità. Agli intelletti illuminati dell'Illuminismo e, poi, ai principi stabiliti dalla Rivoluzione ffrancese dobbiamo molto del progresso dei diritti umani, per quanto lento e faticoso e incompiuto. Che strano sentire da chi si professa cristiano giudizi di quel genere su un movimento illuminato e illuminante, sia pure con tutti i limiti delle umane cose!

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  5. Harmonia carissima, mi piace che tu abbia sottolineato -cosa che non smetterò MAI di gridare- che le questioni che riguardano l'alta carica dello Stato non sono affatto private, anzi: sintetizzando, potremmo dire che privati erano i piaceri, pubblici i dolori, dato che hanno come conseguenza quella di vedere ricoprire ruoli istituzionali importanti da persone immeritevoli e spesso incapaci di adempiere a tali doveri.

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