Io non mi tengo a religioni o credo,
Non sono dell'est, non sono dell'ovest,
Musulmano o infedele,
Zoroastriano, Cristiano, Ebreo o pagano.
Non vengo dal mare, né dalla terra,
Non ho a che fare con quelli sopra o quelli sotto,
Non sono nato lontano, né vicino,
Non vivo in Paradiso, né su questa terra.
Dichiaro di non discendere da Adamo, Eva, o gli angeli.
Io trascendo corpo ed anima.
La mia casa è oltre lo spazio ed i nomi.
E' con le persone che amo,
In uno spazio oltre lo spazio.
Abbraccio tutti e sono parte di tutto.
Mowlana Jalaluddin Rumi (1207-1273)
Rumi è uno dei più nobili poeti persiani, un mistico Sufi, uno spirito illuminato nel variegato mondo islamico. Musulmano come lui, visse in Iran anche un altro grande poeta, Sa'adi, che scrisse questi versi:
Tutti gli esseri umani in verità sono fratelli;
Tutti condividono una sola origine nella creazione.
Quando il fato assegna a un uomo ansie e dolori,
Non rimane sollievo per alcuno.
Se imperturbabile puoi osservare il dolore di un altro,
Tu non sei degno del nome di uomo.
Sa'adi, (1184-1291)
So che dall'Iran di oggi arrivano proclami di orribile ottuso fanatismo, che purtroppo sovrastano le voci più autentiche e dolenti delle infelici persone che vi abitano. Una per tutte, quella di Shirin Ebadi, coraggiosa donna premio Nobel per la Pace, che rappresenta tuttti gli spiriti liberi del Paese. Ma le citazioni di Rumi e Sa'adi le ho trovate in un articolo che parla di un'altra donna, una che si ritiene parte di un'altra "superiore", la nostra, e che sta dedicando questi anni a spargere odio e fanatismo di marca "occidentale".
La donna in questione è Oriana Fallaci, di cui non mi occuperei se la sua pubblicistica non avesse preso una inaccettabile deriva islamofoba e se la signora non fosse seguita e osannata da molti di noi "occidentali".
"La signora ha ricevuto il premio Annie Taylor, Centro per lo Studio della Cultura Popolare a New York, la scorsa settimana, che onorava: "...il suo eroismo, valore, e lotta di tutta una vita contro l'oppressione e il fascismo. Dal 11 Settembre, Fallaci è stata una forza formidabile nella lotta contro la più grande minaccia alla civiltà occidentale dai tempi della Guerra Fredda, l'Islamofascismo." Scriveva il Front Page Magazine. Il più prestigioso premio di Milano, l'Ambrogino d'Oro, è anche andato alla signora questa settimana. la sinistra in varie altre regioni, in particolare in Toscana, ha bloccato vari altri premi per una persona molto attiva a favore della campagna per l'uccisione di un quarto della popolazione mondiale. "La Fallaci" ha anche avuto una piuttosto lunga udienza con il papa Benedetto XVI il 3 Settembre 2005, nella sua residenza estiva fuori Roma, probabilmente per far pressioni sul pontefice a favore della sua causa. Il 14 Dicembre il Presidente Italiano Ciampi ha "onorato" la signora con un premio significativo per i suo "lavoro coraggioso nella promozione della cultura italiana". Mi dispiace molto per la scelta del presidente Ciampi, che rispetto e apprezzo, ma questa volta ha sbagliato, perché l'odio razziale e culturale non dovrebbe essere accettato come parte della cultura italiana, nemmeno a titolo di ritorsione e di difesa contro gli oggettivi orrori dei terroristi islamici.
Non si difende la propria cultura rinunciandovi.
L'articolo "Odio istituzionalizzato ed istigazione al delitto. L'islamofobia di Oriana Fallaci." di Baheer Ramon nel sito: http://www.zmag.org/Italy/ramon-islamofobiafallaci.htm