giovedì 5 maggio 2005

Libertà in Rete


"Indymedia sequestrata? Mah!


Ultim'ora


Al momento Indymedia Italia è raggiungibile nonostante l'attacco informatico (DDOS) che sta subendo dal primo maggio 2005 e nonostante le agenzie di stampa ne abbiano annunciato il sequestro.
Ciò non toglie che nelle prossime ore Indymedia Italia potrebbe non essere più raggiungibile a causa dell'ordine di sequestro per il quale è stata inviata una rogatoria internazionale.


Ci risiamo! A pochi mesi di distanza dal sequestro degli hard-disk di Indymedia Italia comandato dal Fbi e nel giorno in cui una sentenza della cassazione dichiara tutte le religioni sullo stesso piano, un solerte pubblico ministero romano, Salvatore Vitello, ipotizzando i reati di vilipendio della religione cattolica e di vilipendio della figura del Papa, chiede a gran voce che indymedia sia chiusa.


Il motivo?


Un fotomontaggio che ritrae il papa con una divisa da nazista. La lunga ondata clerical-nazionale scatenata dalla morte di Giovanni Paolo II e dall'elezione di Benedetto XVI, avrebbe dovuto far omologare tutti.


Adesso ci toccherà spiegare ancora una volta a giudici asserviti il sovversivo concetto di pubblicazione aperta e che Indymedia non opera alcuna forma di censura.


Approfondimenti
Suggerimenti al Pm
p2p sotto attacco || 2
Nuovo ordine digitale
Censura e controllo in rete"


dal sito: http://italy.indymedia.org/

















Indymedia sotto attacco. Lettera aperta al PM Salvatore Vitello
di  Anonimo
04 May 2005
Milano, 04 Maggio 2005.
"Gentile dottor Salvatore Vitello,
apprendo della Sua iniziativa contro Indymedia Italia (www.italy.indymedia.org). Mi pare di capire che nelle Sue intenzioni (e convinzioni) ci sia la volontà di chiudere o di oscurare un canale internazionale di libera comunicazione a causa delle presunte offese al Papa che alcuni utilizzatori del sito web avrebbero pubblicato sullo stesso. Trovo la cosa assai curiosa, Le dirò di più, quasi avventata. Non riesco a capire perchè procedere giudiziariamente contro questo democracy press, dato che le motivazioni che Lei adduce mi appaiono inconsistenti se non, persino, pretestuose".

 


"Su questo canale, libero, passano ogni giorno e da anni, insulti a numerosi capi di stato estero. Su questo sito, libero, numerosi utenti occasionali insultano quotidianamente mullah, rullah, pastori protestanti e preti ortodossi e via enumerando, nella più totale indifferenza. Anche il precedente Pontefice raccolse diversi apprezzamenti di questa natura".


"Farei torto alla Sua intelligenza se credessi che Lei, conosciuto insieme al suo collega Franco Ionta per le indagini sugli anarcoinsurrezionalisti, non sia in grado di comprendere tecnicamente la natura di questo canale di comunicazione. Di conseguenza resto stupìto dalla Sua iniziativa, per me incomprensibile, perchè volta a chiudere un mezzo di espressione usato da centinaia di migliaia di persone nel mondo, con un tale, mi permetta, banale pretesto".


"Resto ancora più stupito del fatto che Lei abbia intrapreso una iniziativa che sa già in partenza essere velleitaria in quanto assolutamente inefficace, visto che l'unico (maldestro) tentativo di oscurare il sito di Indymedia Italia arrivò quasi a provocare un incidente internazionale, e si risolse nel nulla, contribuendo di contro ad aumentarne enormemente la visibilità e la notorietà".


"Mi perdoni se a questo punto mi coglie il sospetto che Lei voglia acquisire notorietà a spese di questo canale, e, a parte pensare che Lei voglia distinguersi come "defensor fidei" agli occhi di qualche bigotto, non trovo davvero giustificazioni di sorta per l’avvio della azione giudiziaria da Lei promossa, fin quì con effimero successo".


"Trovo anzi desolante che nel ventunesimo secolo esistano ancora persone con un buon grado di istruzione (come Lei, presumo) titolate a difendere i diritti dei cittadini sul territorio della nostra Repubblica  (che Le ricordo essere laica e aconfessionale) che si espongano con attacchi tanto plateali al diritto di espressione, in nome della difesa di un capo di stato straniero".


"Mi permetta quindi di sorridere di fronte alle Sue denuncie (e alle assurde premesse), e al contempo invitarLa a curare altre ben più gravi distorsioni nell'uso della rete internazionale di Internet".


"Esistono infatti decine di siti web (se non lo sapesse), che quotidianamente offendono le istituzioni democratiche, propagandano il fascismo e l'odio razziale, incitano all’organizzzione di squadracce punitive e auspicano roghi non meno pericolosi di quelli anarcoinsurrezionalisti. Siti web italiani, registrati a nome di nostri concittadini (quindi agevolmente rintacciabili) certamente conosciuti ai casellari giudiziari di mezza Italia".


"Non vorrei sembrarLe pedante, ma non ricordo Sue iniziative in tal senso e questo mi spinge a pormi qualche rispettosa domanda sulla Sua imparzialità e serenità nello svolgere il delicato compito di PM nel quale Lei è quotidianamente impegnato".


"Colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti, sicuro che dopo questa mia Lei non potrà che tornare sui suoi passi circa la richiesta di oscuramento di un mezzo libero per definizione come Indymedia Italia ed indirizzare i Suoi sforzi e la Sua meritoria attenzione nella direzione corretta".


in fede


un anonimo utente abituale di Indymedia Italia


P.s.
Per la questione che attiene al fotomontaggio della figura dell’attuale Pontefice che tanto L'ha inquietata spingendoLa ad attivare le procedure di spegnimento del sito web in questione, La invito cortesemente a rivolgere la Sua attenzione verso i media mainstream britannici che con foga ben maggiore hano scritto, disegnato e pubblicato note di satira sui trascorsi giovanili di Joseph Ratzinger. E non ultimo, avendo tempo, consultare la voce  "satira" – sull’autorevole “Devoto-Oli”. Disponibile anche on-line.


redazione@reporterassociati.org






Un fatto che si ripete e un commento sotto forma di lettera.



Materia su cui riflettere.


Una domanda: io ho il diritto di pubblicare questi due documenti nel mio diario personale, un diario non sistematico in cui esprimo i miei dubbi, le mie incertezze, le mie ingenuità?


E "ingenuità" per me in questo caso è contrario di "cinismo", cioè bisogno di porre apertamente, con "innocenza", interrogativi su qualsiasi cosa, necessità di non stendere veli ipocriti su vicende che ci riguardano tutti.


Come tutte e tutti possono constatare, non sono una giornalista, e spesso faccio uso del copia-incolla per conservare alcune cose che mi colpiscono e per condividerle con i viandanti del web, fra i quali ho trovato amiche e amici che mi aiutano non solo a riflettere, ma anche e soprattutto mi fanno sentire meno sola e smarrita nel turbine di verità e menzogna, giustizia e ingiustizia, pace e guerra ...

8 commenti:

  1. In pratica, il bambino che grida al re nudo, nella pratica quotidiana viene pestato a sangue...
    "Ma non è un regime"...cos'è, allora?

    "Omnia munda mundis"...

    RispondiElimina
  2. In pratica, il bambino che grida al re nudo, nella pratica quotidiana viene pestato a sangue...
    "Ma non è un regime"...cos'è, allora?

    "Omnia munda mundis"...

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  3. gioca con i fanti ma lascia stare i fanti.....Harmonia è la solita soggezione italica al Vaticano che si esprime con questi stupidi eccessi di zelo. Ti abbraccio. Alain

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  4. Se non fosse drammatico, ci sarebbe proprio da ridere di questo zelante fervore clericale... E se questo fervore rispecchia l'altra metà dell'Italia, sono disposto a rsetituire il mio passaporto e la mia carta di identità: l'Italia, questa Italia, non mi rappresenta. Un abbraccio, Harmonia.

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  5. cosa sarebeb sta storia del Papa odierno vestito da nazista??

    feau

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  6. cosa sarebeb sta storia del Papa odierno vestito da nazista??

    feau

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  7. come è difficile, pur nel rispetto totale degli altri, trovare spazio per una identità laica e pensosa.

    grazie Harmonia per questa tua presenza così attenta.

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  8. come è difficile, pur nel rispetto totale degli altri, trovare spazio per una identità laica e pensosa.

    grazie Harmonia per questa tua presenza così attenta.

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